L’ aloe fa bene, rinfresca, purifica e deterge. Esiste in forma gel, ma viene assunta anche assoluta in forma liquida o di compresse. L’aloe è una pianta grassa, che deriva dallo stesso ceppo della famiglia dell’aglio. Essa ha numerose proprietà, soprattutto antinfiammatorie e rinfrescanti. L’ aloe contiene nelle sue foglie una sostanza, la beta-barbaloina, che svolge una potente azione lassativa. E’ indicata soprattutto nei casi di stichezza ed intestino pigro. Inoltre, la pianta è ricca di resine e tannini, che hanno un effetto astringente nel caso di eccessiva diarrea.
L’aloe, la pianta della guarigione
L’aloe è double face. E’ di recente scoperta -e gli studi a riguardo sono ancora in corso di accertamento scientifico- che l’acemannano, sostanza presente nell’aloe, possa essere a tutti gli effetti un antitumorale. Intanto, la medicina alternativa consiglia l’assunzione di 2 cucchiaini tre volte al giorno di un frullato preparato con 35 gr di foglie di aloe, 50 gr di miele e 1 cucchiaio di grappa o whisky. L’aloea-emodina, anch’essa oggetto di studio, avrebbe efficacia contro la leucemia.
Le proprietà dell’aloe
Il liquido estratto da questa pianta grassa è utilizzata dai fumatori nella prevenzione dei tumori ai polmoni. L’aloe è anche ottima come digestivo, se assunta abitualmente a piccole dosi. E anche la sua azione purgativa è riconosciuta dagli esperti, ma va sempre presa con moderazione, perché potrebbe avere anche l’effetto opposto, cioè diarrea e forti crampi addominali. Anche il fegato beneficia dell’azione rinfrescante dell’aloe, poiché contribuisce ad aumentare la secrezione di bile. In forma di gel, l’aloe è ottima per curare le infiammazioni e guarire le ustioni di primo e secondo grado, causate dai raggi X o dal sole. Il gel della pianta grassa è un efficace antisettico contro vari tipi di batteri ed in particolare per eliminare la candidosi da funghi.
Quando non assumere aloe?
L’aloe è una pianta a doppia faccia, nel senso che, se da un lato rinfresca e cura, dall’altro può provocare disturbi in determinati soggetti, come: nelle donne in gravidanza o che allattano l’aloe può provocare dissenteria e crampi nel neonato; se assunta nel periodo mestruale l’aloe può determinare l’insorgere di contrazione e stati dolorosi; nelle persone carenti di ferro ed altri minerali è meglio evitare di assumerla perché contrasta con l’assimilazione di questi.