Macaron facili

I macaron, questi dolcetti colorati e dispettosi, mi hanno rubato il cuore qualche anno fa.
Inutile dirvi che ho provato e riprovato e spesso gli insuccessi sono stati tanti.
All’inizio, nella mia inesperienza pensavo fosse il bilanciamento della ricetta e devo dire, ne ho provate tantissime.
Ho visto e studiato tanti tutorial di youtube ed anche comprato manuali utilissimi come “Macaron” di Christofer Felder oppure “Macaron. Ingredienti, tecniche ricette” di José Maréchal.
Dopo aver seguito un corso e con tanta pratica, ho compreso che la riuscita dei Macaron è in realtà tutta…..TECNICA!
Così, se vi va di cimentarvi e provare, vi lascio questa ricetta (che non è mia, ma non conosco l’autore) ma che io trovo molto facile ed ho fatto mia nella pratica, perchè usa la meringa francese che è di semplice esecuzione.

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàMedia
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di riposo15 Minuti
  • Tempo di cottura13 Minuti
  • CucinaItaliana

Ingredienti

PER I GUSCI

53 g Albumi (invecchiati in frigo per una settimana circa)
53 g Zucchero (semolato)
69 g Farina di mandorle
69 g Zucchero a velo

Strumenti

1 Tritatutto
1 Setaccio
1 Planetaria
1 Teglia
Carta forno
1 Sac a poche
1 Bocchetta liscia 10 mm

Preparazione

Iniziamo…

Per il TPT (tanto per tanto)

Il TPT non è un ingrediente misterioso ma è un composto formato dalle stesse quantità di due ingredienti.

In questo caso farina di mandorle e zucchero a velo.

Per prepararlo cominciamo a frullare bene e ridurre in polvere sottilissima la Farina di mandorle. Per farlo io utilizzo il frullatore ad immersione della silvercrest in vendita da Lidl.

Si può utilizzare anche il Bimby ad esempio.

Metto a frullare la farina di mandorle con lo zucchero a velo dando piccoli colpetti per non fare uscire l’olio dalla mandorla.

Successivamente passo al setaccio le polveri per ottenere uno sfarinato sottilissimo.

PER LA MERINGA

A parte, in planetaria ho montato a neve fermissima gli albumi con lo zucchero semolato ottenendo una meringa francese.

Creiamo il composto

Con una spatola morbida cominciamo ad incorporare le polveri al composto di meringa francese cercando di non smontarla completamente.

Se siete alle prime armi, non vi consiglio di colorare. Il colorante potrebbe alterare il composto ed il macaronage.

Se invece volete colorare potete farlo anche adesso utilizzando coloranti in polvere o in gel. Assolutamente no per i coloranti liquidi.

Per un perfetto macaronage il composto preso su una spatola deve scendere formando una specie di nastro.

Inserire il composto nella sac à poche con bocchetta liscia di circa mm 10 e cominciare e dressare sulla teglia ricoperta con carta forno, facendo dei mucchietti rotondi.

La misura ideale dei macaron è di 4,5 cm. Per cercare di farli tutti uguali ci si può aiutare con un template con i cerchietti già disegnati da mettere sotto la carta forno.

Oppure conto, per es. 1,2,3 e stacco.

Lascio asciugare all’aria a temperatura ambiente fino a quando la loro superficie non sarà asciutta e nel frattempo accendo il forno.

Io ho un forno a convezione (cioè è un ventilato) .

In questo forno cuocio i macaron a 115 ° per circa 7 minuti poi abbasso a 110° per altri 7 minuti circa.

In un forno casalingo vi consiglierei 140 ° per circa 15 minuti. Posizione della griglia centrale. Una teglia per volta.

Una volta cotti li faccio raffreddare sulla teglia e poi li accoppio.

I macaron in foto li ho colorati di oro con l’aerografo e poi li ho farciti con il caramello salato.

Conservazione

I gusci dei macaron si conservano in una scatola chiusa in frigorifero per una settimana o 10 giorni.

Se i macaron sono già farciti, con ganache a base di cioccolato, con crema al burro o caramello salato è necessaria la conservazione in frigorifero per qualche giorno.

3,5 / 5
Grazie per aver votato!

Hai voglia di aiutarmi a migliorare la ricetta, rispondendo a qualche domanda? Grazie!

* Domanda obbligatoria

Pubblicato da Chiara Serafina Caputi

Vivo a Reggio Calabria ed ho fatto della mia passione per i dolci, un lavoro. Dopo gli studi umanistici, sono Laureata in Storia dell'Arte, e dopo avere fatto vari lavori come guida turistica ed agente di viaggi, ho ripreso ad esprimere la mia creatività con zucchero e farina. Lavoro come aiuto pasticcere ma mi definisco soprattutto una Pastry Decorator. I dolci sono un bene di grande soddisfacimento e quindi si mangia prima con gli occhi e poi con il palato.