“Queste pastine sogliono farsi per la commemorazione dei morti e tengono luogo della fava baggiana, ossia d’orto, che si usa in questa occasione cotta nell’acqua coll’osso di prosciutto.
Tale usanza deve avere la sua radice nell’antichità più remota poiché la fava si offeriva alle Parche, a Plutone e a Proserpina ed era celebre per le cerimonie superstiziose nelle quali si usava. Gli antichi Egizi si astenevano dal mangiarne, non la seminavano, né la toccavano colle mani, e i loro sacerdoti non osavano fissar lo sguardo sopra questo legume stimandolo cosa immonda. Le fave, e soprattutto quelle nere, erano considerate come una funebre offerta, poiché credevasi che in esse si rinchiudessero le anime dei morti, e che fossero somiglianti alle porte dell’inferno.”
La ricetta che vi lascio è quella preparata dalla mia famiglia e il sapore prevaricante è sicuramente quello dell’anice.
Si preparano in molte regioni d’Italia ma, in ogni città, troverete ricette diverse che variano soprattutto nel modo di aromatizzarle (anice, limone, cannella). A mio parere sono biscottini deliziosi che non hanno la consistenza morbida o friabile ma bensì abbastanza sostenuta.
Ingredienti
200 g di farina
100 g di zucchero
100 g di farina di mandorle
25 g di burro (io ho messo olio di semi di arachide)
1 uovo
2 cucchiaini di semi di anice
3 cucchiai di liquore all’anice
6 g di lievito per dolci
1 cucchiaino di cacao amaro
Procedimento
La realizzazione di questa ricetta è molto semplice e veloce.
In una ciotola unite la farina, il lievito, lo zucchero, la farina di mandorle, l’olio (o il burro), 1 uovo, i semi di anice e il il liquore. Impastate il composto fino a ottenere una pasta omogenea.
Dividete l’impasto a metà e, in una delle due parti, aggiungete un cucchiaino di cacao amaro per realizzare le fave di due colori.
Ricavate tante palline dello stesso peso (20 g), appoggiatele su una leccarda ricoperta da carta forno e schiacciatele un poco con il palmo della mano.
Cuocetele in forno preriscaldato a 170/180° per 13/14 minuti. Non devono dorare in superficie ma rimanere bianche.
Fatele raffreddare e servitele. Potete conservarle in sacchetti alimentari o scatole di latta per alcune settimane.