La Frittata di Vitalba

Era abitudine, almeno una volta l’anno, andare in pellegrinaggio in uno dei numerosi eremi che costellano le nostre montagne. Ci si andava a piedi e la mattina presto si preparava, tra le altre pietanze, la frittata di Vitalba, da consumare per lo “sdijuno”, il pranzo abbondante delle 11 del mattino, tipico della tradizione rurale abruzzese, che era accompagnato da generosi bicchieri di vino, canti e preghiere rivolte al santo di turno. La frittata di Vitalba era la cosa più ambita del pasto e tutti ne mangiavano e ne offrivano un pezzo ai pellegrini di passaggio, come se fosse un alimento sacro e irrinunciabile per accedere alla dimensione mistica dello spirito eremita e calarsi completamente nella devozione e nella meditazione. Questa frittata, un tempo assai diffusa, è andata quasi del tutto scomparendo, soffocata dalla modernità e dalla perdita della conoscenza del sapere contadino, un patrimonio di inestimabile valore che andrebbe meglio tutelato e valorizzato.

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni2
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

120 g Vitalba (Apici vegetativi)
4 Uova
1 pizzico Prezzemolo tritato
1 cucchiaio Parmigiano Reggiano DOP
10 g Burro (Facoltativo)
3 cucchiai Olio extravergine d’oliva
1 pizzico Pepe bianco (Facoltativo)

Strumenti

1 Padella
1 Pentola
1 Piatto fondo

Preparazione

Raccogliete gli apici vegetativi in zone non inquinate, lontano da strade e campi coltivati. Fatelo il giorno stesso che li cucinerete. Per una buona frittata di Vitalba infatti, i germogli devono essere freschissimi. Se non avete tempo, sbollentateli qualche minuto in acqua leggermente salata e conservateli in frigorifero per il giorno dopo.

La Vitalba (Clematis vitalba) è molto comune in tutte le regioni italiane. Facile da individuare, va cercata nei boschi, negli incolti, nei ruderi abbandonati.

Sbollentate per qualche minuto le cimette di Vitalba in acqua leggermente salata. Ripassatele poi in padella con l’olio e il burro per altri 3/4 minuti.

Nel piatto fondo, sbattete le uova con il prezzemolo tritato, il formaggio, un pizzico di sale e uno di Pepe bianco, se lo gradite.

Versate le uova sbattute sulla verdura, mescolate con cura, e cuocete la frittata da ambo i lati.

Servite la frittata di Vitalba tiepida per assaporarla al meglio. E’ buona anche fredda, a temperatura ambiente, perfetta quindi per una scampagnata o per un buffet freddo.

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