Chiacchierando con le mie amiche ho potuto notate che il Dolce Mattone è il dolce che più ricorda la nonna, la famiglia, la casa e soprattutto l’infanzia. E’ un dolce semplice, che non richiede cottura, quindi alla portata di tutti, grandi e piccini. Questi ultimi assistiti e vegliati dalle amorevoli cure della nonna o della mamma.
Credo che sia la cosa più calorica che una persona possa mangiare, ma del resto lo è tutta la cucina emiliana, e questo dolce con la sua burrosità e morbidezza appaga tutti i sensi.
Ultimamente ho visto che alcune pasticcerie della mia zona lo stanno riproponendo, con la sua forma un po’ vintage.
Dolce mattone
Ingredienti (per 4 persone)
Una confezione di Oro Saiwa
4 rossi d’uovo
250 g di burro morbido
3 cucchiai di cacao amaro
6 cucchiai di zucchero bianco
6 tazzine di caffè
Sassolino e Marsala q.b.
Preparazione
Montate i rossi d’uovo con lo zucchero fino a renderli gonfi, chiari e lucidi.
Aggiungete il burro e continuate a montare fino a ottenere un composto omogeneo.
Dividete il composto in due e aggiungete ad una delle due parti il cacao amaro. Mescolate delicatamente e con cura.
Versate in una ciotola il caffè, che avrete nel frattempo zuccherato a piacere, e immergetevi brevemente i biscotti. Disponeteli in un piatto da portata e formate uno strato.
Versate la crema al burro gialla, pareggiate per bene.
Versate in un’altra ciotola il Sassolino e il Marsala, io di solito faccio un pochino più di Sassolino, ad esempio 1 bicchierino di Sassolino e mezzo di Marsala, e bagnate i biscotti. Disponeteli sopra lo strato di crema gialla, cercando di mantenere la stessa posizione del primo strato di biscotti.
Versate la crema al burro e cacao e pareggiate.
Ricoprite con uno strato di biscotti non bagnati. Anche in questo caso cercate di rispettare la posizione dei biscotti.
Coprite con la pellicola trasparente o con un foglio di alluminio e riponete in frigorifero a rassodare per almeno un ora.
Servite il dolce mattone, la porzione si ricava tagliando un rettangolo esattamente grande come il biscotto.
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Ciao Micaela, eccomi qui a visitare il tuo blog. Vedo che anche tu sei una sostenitrice di quelle ricette di famiglia un po’ vintage e molto tipiche. Come questa che proponi oggi: chi non l’ha fatta almeno una volta sotto la guida di una nonna?
Tornerò presto a trovarti,
Veronica
Grazie per la tua visita. Anche io tornerò presto a trovarti.
grazie adoro questo dolce nella versione con caffè e alchermes..una confezione di oro saiwa sai quanto pesa o quanti biscotti sono?
Io utilizzo la confezione classica da 250 g, sul numero dei biscotti non sono sicura, non ci ho mai fatto caso.
grazie gentilissima