La cuccìa Palermitana: versione con crema di latte al cioccolato

Cioccolato, grano, zucchero e latte: in un nome solo “Cuccìa“. Chi non è Palermitano avrà delle serie difficoltà a capire di cosa sto parlando, chi invece è di Palermo non esiterà un attimo! Per un Siciliano non ci sono dubbi, se si accosta il grano al cioccolato allora è il 13 Dicembre, il giorno di Santa Lucia.
E se siamo al 13 Dicembre allora dimenticatevi pane e pasta perché qui a Palermo troverete solo cuccìa, arancine e gateau (o gattò)!
Mio marito lo definisce “il giorno dell’acidità”, perché credetemi…ci vuole davvero uno stomaco di ferro per sopravvivere ad abbuffate a base di arancine e cuccìa! Infondo si sa: noi meridionali amiamo troppo il buon cibo per farci spaventare da problemucci di stomaco. Diciamo pure che siamo addestrati per resistere a giornate come queste  e che non ci facciamo mancare a casa digestivi e antiacidi!
A mali estremi estremi rimedi! :p
Tornando al giorno di Santa Lucia vi dirò che personalmente non sono legata al culto dei Santi perché sostengo che il solo a dover essere venerato sia Dio, ma allo stesso tempo ho rispetto per le tradizioni secolari, anche se queste ultime non appartengono al mio credo religioso e alla mia cultura regionale (chi mi segue sa che sono una napoletana impiantata per amore a Palermo). Se poi parliamo di tradizioni culinarie allora la mia curiosità si moltiplica. Infondo sono un’amante del cioccolato e del buon cibo in generale e pertanto qualunque preparazione culinaria, a prescindere dal giorno in cui viene consumata, desta in me non poca curiosità.
Ed eccomi qui, con la mia prima cuccìa al cioccolato ispirata alla ricetta di mia suocera Ina, Palermitana doc!
In effetti la ricetta non è propriamente la sua, perché da brava massaia lei fa tutto ” a occhio” e le quantità esatte degli ingredienti da lei utilizzati rimarranno sempre un mistero. Fatto sta che mio marito afferma che la cuccìa di mamma Ina è la migliore di tutta Palermo e io non potevo non provare ad imitarla.
Così guidata dal mio gusto e partendo dagli ingredienti base ho creato la mia versione facendone un pentolone che come da tradizione andrà consumato con amici e parenti. E udite udite: ci sono riuscita! L’esperto di cuccìa (mio marito) ha approvato in pieno.

Cuccìa al cioccolato_dolce siciliano
  • DifficoltàBassa
  • CostoMedio
  • Porzioni8-10
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 1 llatte
  • 250 gzucchero
  • 130 gcacao amaro in polvere
  • 200 gcioccolato fondente
  • 700 ggrano cotto (da crudo equivale a circa la metà)
  • 130 gzucca candita (facoltativa)
  • 80 gamido di mais (maizena) (oppure 50 g di amido di mais + 30 g di amido di riso per una cremosità eccellente)
  • 2 pizzichicannella in polvere
  • 1 pizzicovaniglia (o 1 bustina di vanillina)

Strumenti

  • Pentola
  • Frusta a mano
  • Bilancia pesa alimenti
  • Coltello
  • Cucchiaio di legno

Come preparare la cuccìa

  1. grano

    Lava il grano tenero in acqua fresca corrente, coprilo con acqua fredda e lascialo in ammollo per 3 giorni cambiando l’acqua almeno 2 volte al giorno.

  2. Al quarto giorno (dopo quindi 3 giorni completi di ammollo) sciacqua ulteriormente il grano, trasferiscilo in una pentola, coprilo con abbondante acqua fredda e cuocilo a fiamma media per circa un’ora dal bollore o comunque fino a completa cottura*.

  3. Spegni la fiamma, copri con un coperchio e lascia raffreddare il grano nella sua acqua di cottura (anche per una notte intera).

  4. Quando il grano sarà ben freddo scolalo e mettilo da parte.

Come preparare la crema al cacao per la cuccìa

  1. preparazione cuccìa al cioccolato

    Trasferisci In una pentola il cacao amaro, lo zucchero, l’amido, la cannella, la vanillina e il latte. Mescola con una frusta a mano o un cucchiaio di legno fino a completo scioglimento delle polveri.

  2. Trasferisci la pentola sui fornelli e cuoci a fiamma dolce mescolando di continuo fino a ottenere una crema al cacao ben densa.

  3. Spegni la fiamma e unisci il grano.

    Se preferisci un risultato più cremoso utilizza 650 g di grano cotto, se invece lo preferisci più compatto usane 750 g.

    Lascia raffreddare.

  4. Quando la crema al cioccolato e grano sarà ben fredda aggiungi la zuccata tagliata a dadini e il cioccolato fondente tagliato a pezzi grossolani.

  5. Mescola con un cucchiaio di legno.

  6. La cuccìa siciliana al cioccolato è pronta.

  7. Servila decorata a piacere con scaglie di cioccolato e cannella.

Note & consigli

Come conservare la cuccìa al cioccolato

La cuccìa alla cioccolata va conservata in frigo in un contenitore ben chiuso.

Varianti

Un’altra versione molto amata, e forse ancor più emblematica della tradizione siciliana, è la cuccìa alla crema di ricotta (rigorosamente di pecora).Cuccìa alla crema di ricotta

Storia e tradizione Palermitana: Santa Lucia tra devozione e abbuffate.

A Palermo, dopo Santa Rosalia, la santa più venerata è Santa Lucia, Patrona di Siracusa, e protettrice degli occhi. La leggenda narra che nel bel mezzo della carestia fu proprio lei, impietosita dalle richieste dei fedeli palermitani, a far giungere al porto di Palermo un bastimento carico di grano. Si racconta che i palermitani, in preda alla fame, all’arrivo del grano non lo sottoposero a molitura per farne farina, bensì lo bollirono e lo consumarono condito con un filo d’olio per sfamarsi  nel più breve tempo possibile. Nacque così la cuccìa! Da quel momento i palermitani il 13 Dicembre di ogni santo anno, nel giorno di Santa Lucia preferiscano astenersi dal mangiare pane e pasta in segno di memoria e rispetto abbassando addirittura le saracinesche dei panifici che restano puntualmente chiusi tutto il giorno. Ma si sa…il siciliano non è per niente dedito al digiuno, e così tutti gli anni il giorno di Santa Lucia si trasforma in un giorno di abbuffate! La stessa cuccìa, nata come pasto semplice, si trasforma in un ricco e gustoso dessert a base di crema al cioccolato o alla ricotta. A completare il menù di quello che definisco il giorno dell’acidità, ci pensano poi arancine dai mille succulenti ripieni e ricchi gateaux di patate conditi con salumi e formaggi. Devozione o abbuffate autorizzate?! A voi la sentenza! ^_^

Cuccìa: perché si chiama così.

Dal siciliano “cocciu”, ovvero “granello”. La cuccìa è infatti fatta da tanti “granelli” di frumento.

Cottura del grano con la pentola a pressione

*Per risparmiare tempo puoi cuocere il grano tenero per dolci con l’aiuto della pentola a pressione. Lascia il grano in ammollo come di consueto dopodiché scolalo, trasferiscilo nella pentola a pressione, coprilo con acqua fresca e cuoci 35 minuti dal fischio. Qualora non avessi tempo per l’ammollo puoi comunque cuocere il grano in pentola a pressione ma dovrai aumentare il tempo di cottura (cuocerà almeno il doppio del tempo).

Cuccìa: più o meno dolce?

Sai che a rendere dolce la cuccìa non è solo lo zucchero che utilizzi per fare la crema al cioccolato? C’è un altro ingrediente che aggiunge ulteriore dolcezza ed è la zuccata. Pertanto se ami le creme particolarmente dolci, le quantità indicate sono perfette (250 g di zucchero + 130 g di zuccata). Se invece preferisci una dolcezza un po’ meno spinta puoi usare 225 g di zucchero e la zuccata; oppure lasciare la quantità di zucchero invariata e omettere la zuccata. Qualunque sia la tua preferenza ti consiglio comunque di non scendere sotto la soglia dei 200 g di zucchero onde evitare un risultato troppo amaro.

Cosa è la zuccata?

La zuccata, anche detta “cucuzzata”, altro non è che zucca candita, ovvero zucca cotta con zucchero e cannella.

Anticamente la zuccata veniva ricavata dalla “virmiciddara”, un particolare tipo di zucca dalla caratteristica forma di tromba. A Palermo e dintorni questa zucca è ancor oggi coltivata, ma soprattutto a livello industriale non è insolito anche l’utilizzo della “zucchina lunga” al limite della maturazione, della parte bianca della buccia dell’anguria o della zucca gialla.

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