E’ una tradizionale pasta all’uovo, di forma quadrata, il cui ripieno è lo stesso dei cappelletti.
Viene chiamata lorda (cioè sporca) perchè, quando alle massaie rimaneva un po’ di ripieno dei cappelletti, preparavano una sfoglia e la spalmavano con ciò che era rimasto, giusto quanto bastava per sporcarla.
Oggi si prepara, solitamente, alla domenica o per le feste perchè la preparazione è abbastanza lunga.
Questa è la ricetta in dialetto romagnolo trovata su Romagna in cucina.
per la sfoglia:
5 uova
500 g. di farina per sfoglia
per il ripieno:
250 g. di squacquerone
200 g. di parmigiano
1 uovo
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di noce moscata grattugiata
1,5 l di brodo di carne
Procedimento
Disponete la farina a fontana sul tagliere, rompete al centro le uova (foto 1), impastate il tutto fino a ottenere un impasto sodo e liscio e lasciatelo riposare per 30 minuti coperto da un piatto.
In una terrina mescolate lo squacquerone con il parmigiano grattugiato, una presa di sale, l’uovo e la noce moscata amalgamando bene gli ingredienti (foto 2).
Con il mattarello tirate una sfoglia abbastanza sottile (foto 3) e spalmate il composto su metà della sfoglia (foto 4), copritela con l’altra metà e passate sopra il mattarello, pressando bene (foto 5).
Con la rotella dentata ricavate tanti quadratini di 1 cm, tagliate piano la sfoglia in modo che non si rompa (foto 6).
Portate a bollore il brodo e cuocetevi la minestra imbottita per alcuni minuti.
Servitela ben calda
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