Poke bowl, il piatto unico… in una ciotola!

Più che un semplice piatto, la Poke Bowl è una vera e propria filosofia di vita. La sua preparazione è simile ad un rito antico in cui ogni singolo gesto ha la propria valenza e gli ingredienti di cui si compone hanno colori, forme, sapori e consistenze diversi: una vera e propria esperienza multisensoriale che coinvolge il gusto ma ancor prima la nostra sensibilità estetica.
Come comporre una Poke Bowl? Non esiste una regola precisa, puoi scegliere ogni volta di provare una nuova combinazione, senza mai scadere nella ripetitività e nella monotonia. Ti garantisce (in una sola ciotola!) tutti i nutrienti di cui hai bisogno, dai carboidrati del riso o del cereale, alle vitamine, sali minerali e fibre di frutta e verdura, alle proteine di pesce, carne o latticini e legumi. È semplice e veloce da preparare, garantisce un bel risparmio di tempo ed energia nel gestire i tuoi pasti e, inoltre è pratica da trasportare, magari in ufficio per la pausa pranzo.
Da food trend planetario a valida ed insostituibile alleata in cucina il passo è davvero breve. Naturalmente privo di glutine e lattosio, questo piatto è adatto per chi soffre di intolleranze o segue un regime alimentare vegano o vegetariano.
Ecco la mia Poke Bowl: una volta provata, non riuscirai più a farne a meno!

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàMolto facile
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • PorzioniPer 4 persone
  • Metodo di cotturaBollitura
  • CucinaSalutare

Ingredienti perla Poke Bowl:


Le versioni di questo piatto sono tantissime e personalizzabili e quindi anche gli ingredienti utilizzati possono essere innumerevoli! Qui di seguito trovi quelli che ho scelto io, ma tu puoi inserire ciò che vuoi e comporre a piacimento il tuo piatto!
  • 320 griso per sushi
  • 1avocado
  • 100 gmais, dolce, in scatola, sgocciolato
  • 12ravanelli
  • 1cipolla rossa di Tropea
  • 1cetriolo
  • 100 gsalmone affumicato*
  • q.b.semi di sesamo nero
  • q.b.olio extravergine d’oliva
  • q.b.sale fino
  • q.b.pepe nero

Per condire la Poke Bowl:

  • q.b.salsa di soia

Preparazione della Poke Bowl:

  1. Per prima cosa sciacqua il riso sotto abbondante acqua corrente fin quando non ha perso tutto l’amido e ponilo in un colino a scolare bene. Nel frattempo in una pentola metti a scaldare l’acqua leggermente salata e quando bolle tuffa il riso, mescola delicatamente, abbassa la fiamma al minimo e lascia cuocere con il coperchio per il tempo di cottura indicato (all’incirca 15 minuti, o fin quando non ha assorbito tutta l’acqua di cottura). Una volta pronto, lascialo raffreddare completamente, sistemalo in un contenitore chiuso e riponilo in frigo. In questo modo sarà bello fresco e subito pronto all’utilizzo.

  2. Una volta che il riso è pronto dedicati alle verdure. Sciacquale con cura, pelale se necessario e tagliale in cubetti (avocado, cetriolo), striscioline (carote), fettine (cipolla rossa) o rondelle (ravanelli). Sistemale in vari contenitori chiusi con il coperchio e riponile in frigo.

    Ti consiglio di condire il cetriolo come un’insalata con olio, sale e pepe: in questo modo acquisterà sapore e potrai utilizzare il suo liquido come condimento per il tuo Poke.

  3. E’ il momento di comporre il Poke! In una ciotola metti del riso e al di sopra sistema a tuo piacimento gli ingredienti preparati in precedenza: il salmone tagliato a striscioline, la julienne di carote, le rondelle di cetriolo, le fettine sottili di cipolla rossa, il mais in grani, l’avocado a cubetti. Ultimo tocco: una spolverata di semi di sesamo nero per aggiungere nutrienti e un po’ di contrasto al tuo piatto. Puoi insaporire il tuo Poke a piacimento: con della salsa di soia oppure con dello yogurt o dello Skyr o, semplicemente, con l’olio dei cetrioli.

Note, conservazione, variazioni, curiosità

* La ricetta originale del Poke prevede l’utilizzo di pesce crudo (in genere tonno, polpo o anche salmone) lasciato marinare per qualche ora. Io utilizzo al suo posto del salmone affumicato e non me ne vergogno affatto. Lo preferisco perché lo trovo più pratico, più saporito e, non per ultimo, è minore il rischio di contrarre infezioni per la naturale presenza di parassiti al suo interno, magari non debellati a dovere dall’abbattimento o dalla marinatura stessa. Datemi pure della paranoica ora 😅

Sarebbe opportuno conservare tutti gli ingredienti singolarmente, chiusi nei loro rispettivi contenitori, per poi assemblarli al momento opportuno… ma comprendo che non è sempre possibile! Perciò puoi conservare il Poke già pronto per qualche ora prima di consumarlo, meglio se in ambiente refrigerato come il frigorifero o, nel caso di pranzo da asporto per l’ufficio, in una pratica borsa frigo.

Puoi variare a tuo piacimento gli ingredienti e comporre il Poke che più ti piace utilizzando, ad esempio, il mango, l’edamame, la feta, puoi sostituire il salmone con altri tipi di pesce come il tonno o il pesce spada o, addirittura, il pollo fatto a bocconcini. Puoi inserire frutta secca come noci, anacardi o nocciole, semi come lino o chia, bacche come quelle di Goji… Insomma, le combinazioni sono infinite!

Poke, o Pokè come molti usano scrivere, è un termine hawaiano che si pronuncia “Poh-Kay” e significa “tagliare il pesce a pezzi“. Nasce come spuntino dei pescatori delle Hawaii che usavano, appunto, tagliare il pesce appena pescato a pezzi, lo lasciavano marinare con sale e alghe e lo mangiavano con il riso. Da piatto tipico il Poke è diventato negli ultimi tempi una vera e propria moda che ha letteralmente conquistato i palati e le tavole di tutto il mondo.

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