Ceci cotti in pignata

I ceci cotti in pignata sono un mio ricordo di bambina… e non solo mio, ma di chiunque abbia la mia età. Eh sì, perchè è una tradizione quasi sconosciuita alle nuove generazioni.

Intanto facciamo chiarezza su cosa sia la pignata ovvero u pgnetidd, come lo chiamiamo a Molfetta. Si tratta di una pentola in coccio che ha la forma di una giara con due manici nella parte alta. Ai tempi dei miei nonni, quando in casa si cuoceva tutto sul fuoco, i legumi venivano cotti in questo particolare recipiente, sulla brace lontano dalla fiamma, lentamente e per diverse ore. Infatti mia nonna sistemava u pgnetidd sulla brace e si dedicava alle faccende domestiche, controllando la cottura di tanto in tanto.

Ormai in casa abbiamo il gas metano e questo tipo di cottura non è più usato, a meno che non si abbia il camino. A Molfetta siamo più fortunati perchè abbiamo i forni nostrani, delle stanze con un grande forno a legna, in cui il fornaio (mestiere che va scomparendo) cuoce qualunque tipo di pietanza, pagando una piccola somma. Ed è proprio in questo forno che faccio cuocere i miei legumi.

I ceci cotti in pignata possono essere gustati con un filo di ottimo olio di oliva e del buon pane casereccio oppure mescolati con della pasta corta e il solito filo di olio buono.

Ovviamente, per chi non ha la possibilità di cuocere i legumi “al forno”, indicherò come fare la cottura sui fornelli.

Provate anche…

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo8 Ore
  • Tempo di cottura3 Ore
  • Porzioni6 persone
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

500 g ceci secchi
2 spicchi aglio
1 ciuffo prezzemolo
3 foglie alloro
100 g pomodori, maturi, freschi
q.b. sale
1 pizzico pepe
q.b. olio di oliva

Strumenti

Ciotola
Pentola di coccio grezza

Passaggi

Per poter gustare un buon piatto di ceci cotti in pignata è necessario cominciare dalla sera prima e mettere i legumi in ammollo con acqua e una presa di sale grosso.

Al mattino scolate i ceci e versateli nella pentola per la cottura; utilizzate u pgnetidd per la cottura nel forno a legna, la pentola in terracotta per la cottura sul fornello. In questo caso utilizzate uno spargifiamma che andrete a posizionare tra il fornello e la base della pentola di terracotta.

In entrambi i casi condite i ceci con l’aglio e il prezzemolo tritati finemente, i pomodori a pezzetti, le foglie d’alloro, il pepe e coprite con acqua.

Quindi mettete la pentola di terracotta sul fuoco (non dimenticate lo spargifiamma!) e cuocete i ceci a fiamma bassa, controllando la cottura di tanto in tanto e rabboccando con acqua calda se necessario. I ceci, come qualunque altro tipo di legume, non devono bollire ma sobollire. A fine cottura regolate di sale.

Se cuocete i ceci nel forno a legna o nel camino, sistemate la pignata sulla brace lontano dalla fiamma, controllando la cottura, rabboccando con acqua calda e ravvivando la brace se necessario.

Se invece, come me, lasciate cuocere i ceci dal fornaio, aggiungete anche il sale quando li condite… a tutto il resto ci penserà lui, l’importante è pagarlo!

Una volta cotti, eliminate eventualmente dell’acqua di cottura residua e condite con del buon olio extravergine di oliva e gustate i ceci con del buon pane.

In alternativa, cuocete della pasta corta a parte, aggiungetela ai ceci (non dimenticate di eliminare eventualmente l’acqua di cottura residua), condite con l’olio d’oliva e … buon appetito!

***

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