Le Gorditas sono specialità messicane a base di masa di mais nixtamalizzata e un ripieno solitemente di formaggio, carne o altro.
Gordita significa “paffuto” in spagnolo.
Esistono due varianti, una fritta in un comal profondo simile ad un wok , consumata principalmente nel Messico centrale e meridionale, l’altra è cotta su un comal classico.
La variante più comune è la “gordita de chicharrón” , ripiena di chicharron (cotica di maiale fritta), come le pupusas salvadorengne.
Noi a Città del Messico le abbiamo assaggiate due volte con un ripieno a base di carne di maiale: gorditas de carnitas.
La ricetta che segue è quella base, che potete utilizzare poi con la farcitura che preferite.
Sono molto simili alle arepas venezuelane, ma non vanno confuse con le omonime messicane dolci:
Ingredienti
Strumenti
Passaggi
Per la masa:
• Mescolare l’amido di mais e il sale.
• Aggiungere la margarina (o lo strutto).
• Aggiungere gradualmente l’acqua continuando a mescolare e ad impastare, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
• Dividete l’impasto in 12 o 14 palline e coprirle. Lasciare riposare per 15 minuti.
• Utilizzando una pressa per tortillas, un mattarello o manualmente, premere ciascuna pallina tra due fogli di carta da forno (o pellicola trasparente) per formare un cerchio di circa 12 cm di diametro e 5 mm di spessore.
Per cuocere le gorditas, metterle ciascuna su una comal (piastra o padella calda) preriscaldata ricoperta d’olio.
Cuocere ciascuna per ogni lato per 2 o 3 minuti, fino a quando saranno leggermente dorate e cotte.
Una volta cotte tutte le gorditas, prenderle ciascuna e tagliarle da un lato con un coltello imbevuto di acqua, ogni volta.
Dovrebbe essere tagliata solo la metà della tortilla, come un per la pita.
FAQ (Domande e Risposte)
Che cosa è la masa di mais nixtamalizzata?
Un impasto preparato con farina di mais che viene preparata con chicchi di mais essiccati, ammollati e cotti in una soluzione alcalina come acqua con calce viva.
La nixtamalizzazione è un procedimento molto antico, inventato dalle popolazioni mesoamericane che si accorsero che cuocendo il mais in una miscela di acqua e calce viva (o cenere) l’impasto si conservava più a lungo.
Dosi variate per porzioni
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