Ghoriba Bahla e darija atay (Marocco)

Il ghoriba, o Ghriba o Ghriyba, è un biscotto di pasta frolla a base di mandorle tritate.

Esistono molte versioni nel mondo arabo, con varie forme e ricette.

Nel Maghreb e in Egitto sono serviti con tè libico, caffè arabo o tè alla menta: darija atay.

Oggi molto diffuso soprattutto in Marocco, dove viene preparato e consumato più volte durante la giornata. Viene considerato la bevanda dell’ospitalità e rifiutarlo è considerato un gesto scortese. 

Viene preparato dal capofamiglia maschio e offerto agli ospiti, almeno tre bicchieri di tè.

In lingua marocchina Ghoriba significa “misterioso”, e bahla :”stupido sconosciuto”.

Il Ghoriba Bahla è una sorta di “biscotto con le crepe” perchè una volta sfornato, forma delle crepe. Molto spesso viene usata la semola al posto della farina.

Ho assaggiato i ghoriba durante la meravigliosa cena araba al ristorante “La Casbah” di Sanremo proprio accompagnati da tè alla menta marocchino e da altri pezzi di pasticceria araba.

Sotto trovate alcune foto e potete vedere il video della diretta di ViaggiandoMangiando On air del 21 agosto 2022: QUI.

La ricetta dei Ghoriba è stata introdotta nella cucina marocchina da un gruppo di Andalusi fuggito in Marocco, assomiglia infatti a quella dei:

  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura20 Minuti
  • Porzioni40 biscotti
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaMarocchina
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

Per i ghoriba bahla:

500 g farina (o semola)
125 g zucchero
125 g burro (a temperatura ambiente)
40 g sesamo
40 g mandorle
q.b. cannella in polvere
1/2 limone (la scorza)
1 pizzico sale

Per il darija atay:

2 cucchiaini tè verde
500 ml acqua
5 cucchiai zucchero (1 ogni 100 ml)
10 foglie menta

Strumenti

Esiste uno stampo speciale per cuocere i ghoriba, ma in alternativa i biscotti possono essere modellati a mano.

Passaggi

Per i ghoriba bahla:

Tostare il sesamo e le mandorle in forno o in una padella.

Macinare le mandorle.

Unire il burro ammorbidito all’olio, allo zucchero, alle mandorle, al sesamo, quindi aggiungere la farina, il lievito, un pizzico di sale, la cannella e la scorza del limone.

Lavorare l’impasto, quindi ricavare delle palline di circa 3,5 cm, appiattirle e posizionarle sulla teglia foderata di carta da forno.

Cuocere in forno statico a 170°, nella parte bassa, per 15/20 minuti.

Fare raffreddare prima di consumare accompagnati da tè alla menta marocchino.

Per il darija atay:

La teiera deve essere prima riscaldata.

In seguito viene aggiunto il tè che viene pulito mettendo una piccola quantità di acqua bollente che viene scartata dopo un minuto circa.

Dopodiché si mette zucchero e menta, riempiendo la teiera di acqua bollente, che viene messa sul fuoco per due o tre minuti ancora.

Viene versato nei bicchieri dall’alto per far roteare le foglie di tè sciolte sul fondo del bicchiere.

La menta per il darija atay:

La menta verde nativa naʿnāʿ ( نعناع) possiede un aroma chiaro, pungente e delicato, ed è la menta tradizionalmente utilizzata nel tè alla menta magrebino.

Il tè è talvolta venduto come una miscela pronta da cuocere di tè e menta secca, che è più facile da conservare e da preparare, ma ha un sapore meno intenso.


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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.

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