Il Gelo di limone siciliano è un dessert fresco e leggero tipico della bella stagione,
Un dolce al cucchiaio, servito spesso a fine pasto o ” per pulire la bocca“, come un pre-dessert, tra una portata e l’altra, in particolare nelle cene o nei banchetti a base di pesce.
Tuttavia è perfetto anche per una merenda estiva, fresca e più leggera rispetto ad un gelato o un dolce vero e proprio perchè senza latte, senza uova, senza farina, senza grassi come burro o olio… insomma diciamo che il Gelo di limone siciliano è un dolce al cucchiaio versatile e rinfrescante sopratutto nella bella stagione.
Una ricetta della tradizione che annovera in realtà molte varianti.
La lista del “gelo siciliano” nel tempo si è allungata, si è arricchita, a partire dal tradizionale Gelo di mellone palermitano, al sofisticato e antico gelo di gelsomino, all’aromatico gelo alla cannella, gelo all’arancia, gelo al caffè e cosi via…
Io li voglio provare davvero tutti!
Per una come me che ama i piatti scenografici e adora decorare tutto quello che si porta in tavola quando si tratta di piatti tradizionali, il gelo di limoni si aggiunge alle portate “wow” dall’effetto sorpresa, da decorare e arricchire con fiori e frutta, anche per questo ho preferito uno stampo unico (ma sono carinissimi anche piccoli bicchieri fingerfood magari di gusti diversi da presentare a fine pasto come dessert alternativo al solito gelato o alla tradizionale granita di limone).
La ricetta è molto semplice, e come in tutte le preparazioni semplici a fare la differenza sono sicuramente gli ingredienti, in questo caso i limoni…
Scegliete limoni siciliani possibilmente bio, si bio perchè useremo le bucce oltre al succo!
Ecco come ho preparato questo fantastico Gelo di limone…
Sul mio profilo Instagram vi aspetta un video/reel dove vedere tutti i passaggi della ricetta, vi aspetto!
Se volete vi lascio altre idee a base di limoni:
Ingredienti per preparare il gelo di limone siciliano
Strumenti per preparare il gelo di limone siciliano
Passaggi
Iniziate a lavare bene i limoni, io ho adoperato dei limoni media misura.
Aiutandovi con un pelapatate sbucciate i limoni avendo l’accortezza di non prelevare la parte bianca che renderebbe amara la preparazione.
Prendete una pentola di medie dimensioni e mettete tutta l’acqua e le bucce ricavate precedentemente.
Portate ad ebollizione, dopo 5 minuti spegnete e fate riposare almeno mezz’ora.
(In alternativa potete non bollire le bucce ma lasciarle in infusione per un’intera notte e filtrarle la mattina seguente).
Spremete i limoni sbucciati e usate circa 200 ml del loro succo (potete anche diminuire il succo, l’intensità del limone dipende dal vostro gusto, il mio consiglio è di versarlo gradualmente e assaggiare, stesso discorso per lo zucchero.)
Una volta eseguiti tutti i passaggi versate l’amido dentro il succo e mescolate senza formare grumi.
Dopo aver filtrato l’acqua con le bucce aggiungete il resto degli ingredienti, mescolate tutto e rimettete sul fuoco moderato.
Continuate a mescolare fino ad addensare il composto che spegerete dopo cinque minuti che sfiorerà il bollore.
Passate lo stampo o gli stampini sotto l’acqua corrente e sgocciolate bene, questo permetterà al gelo di sformarsi senza alcun problema.
Mettete una rondella di limone sul fondo dello stampo come decorazione, se volete, e versate tutto i gelo.
Battete sul tavolo lo stampo per fare uscire le bolle d’aria.
Fate raffreddare e poi conservate almeno 5/6 h o meglio tutta la notte in frigo.
Sformate all’occorrenza e se volete decorate come più vi piace, con granella di pistacchi, mentuccia, foglie di limone, fiori di gelsomino o frutta di stagione.
Ecco pronto il “gelo di limone siciliano”,
Se vi è piaciuta questa ricetta della tradizione seguitemi sui Social, taggatemi inviandovi le vostre foto, ne sarei davvero felice!
Note….
Il gelo di limone si conserva perfattemente in frigo per 3/4 giorni.
Se non vi piace la nota alcolica potete omettere il limoncello.
Un’idea carina da presentare a tavola è sicuramente quella di usare gli stampi tradizionali siciliani se avete la fortuna di possederli, quelli che si usano per la cotognata siciliana.
Dosi variate per porzioni