CAROTE – come coltivare, consigli e ricette

come coltivare le carote

Le carote sono un ortaggio tra i meno semplici da coltivare, perché richiedono attenzioni particolari rispetto ad altre specie. Tuttavia, rispettandole, si ottengono risultati molto soddisfacenti.

Sara Petrucci ci spiega come coltivare la carota

carote nella terra

Come coltivare le carote

Terreno

Intanto, è importante assicurare a questo ortaggio un terreno soffice e privo di sassi, meglio se sabbioso o di medio impasto. Se il vostro terreno fosse argilloso potreste comunque aggiungere della sabbia mescolandola bene alla terra, in modo da riequilibrare la tessitura.

In che periodo si piantano le carote?

La carota si semina indicativamente dal mese di marzo, poiché per germinare richiede temperature di almeno 12°C.

Il terreno deve essere lavorato accuratamente e concimato. Se si scelgono ammendanti organici, come compost o letame, questi devono essere ben maturi: la carota risente della presenza di sostanza organica ancora indecomposta, con marciumi e danni da mosca.

Per la semina è consigliata la modalità a file: si tracciano dei solchi longitudinali profondi appena pochi centimetri e si distribuiscono i semi. Essendo i semi molto minuti, è molto importante non eccedere nella quantità, e a questo proposito ci sono dei piccoli strumenti dosa-seme, utili soprattutto per le prime volte.

Tra le file è consigliato tenere una distanza di 25-30 cm, perché le piante delle carote poi sviluppano steli e un fogliame voluminoso, che richiedono spazio.

Irrigazioni delle carote

La prima irrigazione si pratica subito dopo la semina, e se si usa l’annaffiatoio è bene lasciare attaccata la doccia, per una distribuzione delicata dell’acqua. Nel periodo successivo si annaffia al bisogno, senza aspettare mai che il terreno si secchi, ma ponendo attenzione anche ad evitare ristagni idrici.

Da terreni troppo aridi si ottengono carote corte, fibrose e difficili da estrarre da terra, mentre la troppa umidità rischia di farle marcire.

Cure colturali

La pratica sicuramente più importante è il diradamento. Quando le piantine sono ancora molto piccole, alte appena pochi centimetri, bisogna sfoltirle con pazienza, eliminandone molte per lasciare uno spazio di circa 3 cm tra le rimanenti. Questo assicura loro lo spazio necessario per l’ingrossamento della radice.

Anche la pulizia dall’erba spontanea rappresenta una cura significativa. Lungo la fila bisogna scerbare manualmente, ma tra le file si può zappettare o passare il sarchiatoio. In questo modo si ossigena anche il terreno con grande beneficio per le radici.

Prevenzione da malattie e insetti dannosi

Le malattie fungine come la sclerotinia o marciume radicale si prevengono evitando di seminare troppo fitto e di annaffiare troppo. Anche le rotazioni sono una buona norma da ricordare allo scopo.

Al momento della preparazione del terreno, insieme alla concimazione è utile distribuire un prodotto a base del fungo antagonista Trichoderma, che “pulisce” il terreno dai patogeni in modo del tutto naturale.

Tra gli insetti nocivi citiamo la mosca della carota, che da larva scava delle gallerie nella radice carnosa, di cui si nutre. Un rimedio utile per allontanarla è l’irrorazione sulle piante di macerati di aglio o di aglio e cipolla, che si possono comodamente preparare in casa in tempi rapidi.

carote coltivazione e raccolta

La raccolta delle carote: quando e come

Da giugno (dopo 2-3 mesi dalla semina) le carote in genere sono pronte e si può vedere facilmente la sommità della radice che affiora dal terreno. Per saggiarne la maturazione effettiva è possibile iniziare a raccogliere quelle che mostrano steli più grandi e diametro più largo della radice. Nel caso di terreno molto soffice si può anche semplicemente estrarre da terra la carota, afferrandone lo stelo in basso per non strapparlo, mentre nel caso di terreni pesanti è meglio aiutarsi con un forcone.

Non c’è fretta per la raccolta delle carote, se ne possono prendere un po’ alla volta al bisogno, tuttavia bisogna evitare di attendere troppo tempo, altrimenti perdono croccantezza.

Rotazioni e consociazioni utili

Le carote appartengono alla famiglia delle Ombrellifere o Apiacee, pertanto è bene alternarle con specie che non appartengono a questa famiglia. Della stessa famiglia sono finocchio, sedano, prezzemolo e alcune aromatiche come l’aneto.

Tra le consociazioni più note ed efficaci ci sono quelle con cipolle, porri e lattughe, e quindi un’idea può essere quella di alternare le file di questi diversi ortaggi.

🍀🍀🍀🍀

Libri di Sara Petrucci

Ortaggi insoliti” – Più biodiversità nell’orto e più varietà a tavola

Come fare… l’orto biologico. Le buone pratiche per coltivare la terra in armonia con l’ambiente

🍀🍀🍀🍀

Scarica l’APP “Ortaggi che passione

disponibile solo per Android

🍀🍀🍀🍀

non perdere le ricette di stagione sulla HOME

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Sara Petrucci

Dottore Agronomo libero professionista, mi occupo da anni di orticoltura e agricoltura biologica, come consulente, docente in corsi e percorsi e divulgatrice. "La terra è giustissima con tutti", diceva Virgilio, ed è vero: chi si impegna nel coltivare un orto raccoglie sicuramente dei risultati" www.sarapetrucci.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *