Siciliane fritte catanesi, con prosciutto e mozzarella, i calzoni fritti della rosticceria catanese. Fanno parte della famosa rosticceria siciliana come pizzette, cartocciate, bombe e arancini e da noi vengono chiamate “siciliane”, si tratta di morbidissima pasta brioches (siciliana) farcita e fritta e sono davvero una di una bontà indescrivibile. Le “siciliane” hanno origine a Catania intorno agli anni venti prodotte per la prima volta in una pasticceria rinomata di Zafferana Etnea, e la versione originale prevedeva nel ripieno solo tuma, acciughe, cipolla fresca e olive, inoltre venivano rigorosamente fritte nello strutto. Oggi invece, questa versione si trova davvero raramente, essendo stata sostituita dalla versione più semplice, che vede un ripieno a base di formaggio a pasta morbida e prosciutto, alle volte con l’aggiunto di pomodoro, tanto da diventare delle vere e proprie pizzette fritte, ma nell’olio di semi.Se siete curiosi di conoscere queste bontà, seguitemi in cucina, le prepareremo insieme, ma prima date un’occhiata alla ricetta delle siciliane al pistacchio e delle torciglioni con wurstel , vi ricordo inoltre che se volete restare aggiornati su tutte le mie ricette, potete seguire mia pagina Facebook (qui) e il mio profilo Instagram (qui).
- DifficoltàMolto facile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione20 Ore
- Tempo di riposo4 Ore
- Tempo di cottura5 Minuti
- Porzioni20 Calzoni (Potrete tranquillamente dimezzare le dosi)
- CucinaItaliana
Ingredienti per fare le siciliane fritte catanesi
Per l’impasto base
- 500 gsemola rimacinata di grano duro
- 500 gfarina 0
- 3.5 glievito di birra secco (0 12g fesco)
- 680 glatte (tiepido o acqua o un mix)
- 100 gstrutto
- 50 gzucchero
Farcitura secondo la ricetta originale
- 500 gtoma (siciliana o formaggio a pasta morbida)
- filettiacciuga
- q.b.Olive nere (siciliane)
- q.b.Sale
- q.b.Pepe nero
- q.b.Cipollotto fresco
Farcitura che trovate nei bar
- 500 gmozzarella per pizza (o pasta filata)
- 350 gProsciutto cotto (buona qualità)
- q.b.olive nere infornate (facoltative)
Strumenti
- Ciotola
- Forno
- Canovaccio
- Padella
Come si fanno le siciliane fritte catanesi con prosciutto e mozzarella
Versate la farina in una ciotola, fate una fontana e versatevi poca acqua o latte e il lievito, mescolate per scioglierlo, poi aggiungete il lo zucchero, amalgamate e finite con il sale e lo strutto, aggiungendo i liquidi fino a terminarli tutti. Lavorate in ciotola con un cucchiaio, poi con la mano.
Impastate qualche minuto, coprite con con un canovaccio, lasciate riposare dieci minuti, poi riprendete ad impastare fino ad ottenere un impasto liscio, elastico e omogeneo. Pirlate, riponete in una ciotola e mettete in forno con la lucina accesa a lievitare fino al raddoppio, ci potrebbero volere circa 3 ore, ma il tempo è indicativo e dovrete in ogni caso attendere almeno il raddoppio della massa.
Trascorso il tempo, rivoltate l’impasto che dovrà essere elastico e incordato sul piano da lavoro, dividetelo in pezzi da circa 110-120 g. Formate delle palline d’impasto e riponetele nuovamente a lievitare fino al raddoppio, intanto preparate il condimento.
Stendete le palline col mattarello, fatele spesse circa 7mm, riempitele con la farcitura che avete scelto, chiudetele a mezza luna e sigillatele, ripiegando i bordi verso l’interno. Lasciate riposare al caldo dieci minuti, in forno con luce accesa, poi scaldate l’olio e cominciate a friggere. L’olio dovrà essere caldo, ma non fumante, perché dovrete cuocere le siciliane lentamente, altrimenti resterebbero crude dentro, l’ideale sarebbe avere un termometro da cucina e mantenersi intorno ai 180°C, in alternativa governate la fiamma alzandola ed abbasandola fino a cuocere bene ogni pezzo, ci vorranno circa 5-6 minuti per ognuna. Per evitate che in cottura le siciliane si gonfino troppo, fate qualche buchino con uno stuzzicadenti da entrambi i lati. Una volta cotte, poggiatele su della carta assorbente, lasciate riposare dieci minuti, quindi servite ancora cale e filanti.
Conservate quelle avanzate a temperature fresche per 24h al massimo e consumatele dopo averle scaldate.
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