Alici marinate

Alici marinate: un antipasto di pesce che delizia il palato (una tira l’altra).

Le alici sono definite comunemente “pesce azzurro” come sgombri, sardine, e sono ricchi di acidi grassi Omega3, da considerare un cibo sano, da consumare regolarmente.

Le alici marinate sono un antipasto prelibato che non può mai mancare durante una degustazione a base di pesce.

Le alici fresche si riconoscono dal corpo rigido e color argento brillante, occhio brillante con pupilla nera non arrossata e senza che le interiora fuoriescono dalla pancia del pesce.


…differenza tra sardina e alice:


Ingredienti:

  • 400 grammi di alici fresche
  • aceto di mele
  • succo di limone
  • olio extravergine d’oliva 100% italiano
  • aglio
  • prezzemolo
  • pepe nero a piacere

Preparazione:

  • Pulire le alici eliminando la testa con le interiora.

  • Risciacquare le alici in acqua fredda.

  • eliminare la spina dorsale con la coda e adagiare i filetti di alici in un contenitore in plastica con coperchio.

  • congelare i filetti di alici a -20 gradi per 7 giorni (per evitare il rischio di ingerire il pesce crudo con l’eventuale presenza del parassita “anisakis”).

…dopo 7 giorni aprire il contenitore dove ci sono le alici congelate…

…scongelare le alici…

  • Dopo averle scongelate, metterle in una ciotola di vetro e aggiungere succo di limone e aceto di vino bianco (o meglio aceto di mele) poi conservare in frigorifero a 4 gradi per 24 ore

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  • Scolare i filetti di alici dall’aceto e succo di limone

  • Condirle con emulsione di olio extravergine di oliva & limone; aglio, pepe (a piacere) e prezzemolo.

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. emulsionare…

  • tritare prezzemolo e aglio

  • In una ciotola di vetro (con coperchio) adagiare i filetti di alici a strati alternati e conditi…

  • Condire con emulsione di olio extravergine d’oliva e succo di limone, prezzemolo tritato, aglio tritato e pepe nero a piacere …

  • Ed ecco le alici marinate sono pronte…

  • Farle riposare in frigo chiudendo la ciotola di vetro con il suo coperchio…

  • Degustare le alici marinate con delle fette di buon pane casereccio. Buon appetito!

L’Anisakis simplex è un nematode normalmente presente come parassita intestinale in numerosi mammiferi marini (balene, delfini, foche, etc.) le uova non fecondate di Anisakis vengono rilasciate in mare tramite le feci. Nell’acqua le uova di Anisakis maturano (vengono fecondate); successivamente, escono dall’uovo e si diffondono le larve. Le larve vengono ingerite da un ospite intermedio (es. crostaceo planctonico), ospite intermedio perché mediante la predazione, le larve passano da pesce a pesce, tra cui tonno, pesce sciabola, salmone, triglie, ricciola, pesce spada, rana pescatrice, aringa, sardina, acciuga, lampuga, merluzzo, nasello e sgombro. L’anisakis è estremamente diffuso, poiché è presente in più dell’85% delle aringhe, nell’80% delle triglie e nel 70% dei merluzzi.

Questi nematodi migrano dalle viscere del pesce alle sue carni se, quando catturato, non viene prontamente eviscerato. Quando l’uomo mangia pesce infetto crudo, non completamente cotto o in salamoia, le larve possono impiantarsi sulla parete dell’apparato gastrointestinale, dallo stomaco fino al colon. Per difendersi dai succhi gastrici, attaccano le mucose con grande capacità perforante, determinando una parassitosi acuta o cronica. La parassitosi acuta da anisakis insorge già dopo poche ore dall’ingestione di pesce crudo e si manifesta con intenso dolore addominale, nausea e vomito. Semplici accorgimenti sono necessari per consumare il pesce in totale sicurezza: il trattamento termico (congelamento oppure la cottura) per un tempo sufficientemente lungo, è indispensabile per prevenire le anisakiasi.
Si raccomanda sempre di congelare il pesce destinato al consumo a crudo, alla temperatura di (almeno) –35°C per 15 ore, oppure di -18°C per 7 giorni.  Anche una buona cottura garantisce l’uccisione del parassita dal pesce. (la temperatura all’interno del pesce deve raggiungere i 60°C per almeno un minuto)

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