Polpo e patate

Polpo e patate

POLPO E PATATE è un piatto freddo tipico della cucina mediterranea, semplicissimo da realizzare, preparato con il polpo e le patate bollite, il tutto condito da olio extravergine, prezzemolo, limone, sale e pepe. Ottimo da proporre come antipasto, può diventare un piatto unico con porzioni più generose. Lo si può preparare in tutte le stagioni dall’estate all’inverno e per tutte le occasioni. Si prepara in anticipo e la meravigliosa figura è garantita.

polpo e patate
  • DifficoltàBassa
  • CostoMedio
  • Tempo di cottura40 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 1 kgPolpo (congelato)
  • 1 kgPatate
  • q.b.Olio extravergine d’oliva
  • Succo di limone
  • 1 mazzettoPrezzemolo
  • q.b.Sale
  • q.b.Pepe nero
  • q.b.pepe rosa in grani

Preparazione

  1. Per preparare il POLPO E PATATE, sciacquate il polpo e ponetelo in una pentola capiente coperto di acqua fredda. Ponete sul fuoco a fiamma alta e quando l’acqua inizierà a bollire mettetela a minimo e cuocete il polpo per 35-40 minuti.. Lasciatelo raffreddare nella sua acqua. A questo punto, sciacquatelo di nuovo sotto l’acqua corrente ed eliminate grossolanamente la pelle scura.

  2. Tagliate il polpo a pezzetti di circa 2 o 3 cm e tenete da parte. Lessate le patate in acqua leggermente salata (o se volete dargli ancora più sapore, bollirle nella stessa acqua di cottura del polpo) per circa 30 minuti dal bollore, sbucciatele e tagliatele a cubetti non troppo piccoli.

  3. Preparate un’emulsione con olio, succo di limone, sale e pepe. Aggiungete il polpo alle patate, condite l’insalata con l’emulsione e profumate con abbondante prezzemolo tritato e il pepe nero in grani.

    Il polpo e patate è buono mangiato freddo ma anche tiepide ha il suo perché.

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  4. POLPO

    Il polpo è un mollusco molto comune, provvisto di otto tentacoli di uguale lunghezza su ognuno dei quali ci sono due file di ventose: sono quelle che dovete sempre controllare, perché se la fila di ventose è una sola, non si tratta più del famoso e squisito “polpo verace” di scoglio, ma di quello di sabbia, un esemplare grande della famiglia dei moscardini bianchi, molto meno pregiato.

  5. Il “verace” non va neanche confuso con la “polpessa” che presenta due tentacoli più lunghi degli altri: anche la polpessa è meno saporita ed è coriacea.  

    Pulizia e metodi di cottura

    Per pulirli dovete rovesciare la testa, privarla delle interiora, lavarla e rovesciarla nuovamente. Eliminate occhi e becco, che è sotto la testa là dove partono a raggiera i tentacoli, solo dopo la cottura, perché l’operazione sarà molto più facile. Per i polpi è molto indicata la cottura in pentola a pressione, perché più breve e perché risulteranno più morbidi. Lavateli e metteteli in pentola appena sgocciolati senza altra acqua.

  6. Chiudete il coperchio, regolate il fuoco al minimo e calcolate 20-25 minuti dal sibilo per i polpi piccoli e medi, e 35-40 per quelli da un chilo o poco più.

    Per lessare il polpo in pentola normale, portate l’acqua a bollore, prendetelo per la testa e immergetelo per tre volte nell’acqua ritirandolo su ogni volta: vedrete che i tentacoli si arricceranno di più ad ogni immersione. La quarta immergetelo del tutto. Se avete più polpi, fate la stessa operazione con tutti e poi lasciateli sobbollire coperti per 30-40 minuti se sono piccoli o medi e un’ora se arrivano a un chilo di peso. Spegnete e lasciateli nel loro brodo finché non saranno freddi.

  7. Questo è un antico metodo di cottura che trovo eccellente. Molti non amano la pelle del polpo: se siete tra questi, toglietela raschiando il mollusco cotto con una forchetta. Per tagliare il polpo, dividetelo prima in tentacoli e poi tagliate questi a tocchetti.

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