Pasta e fagioli alla Veneta

Pasta e fasói, quando lo dicevano i vicentini, o pasta e fasiòi, come lo diceva mia nonna veneziana. Molto simile, poche varianti, sempre buona..

È un piatto semplice e sostanzioso, perfetto per i mesi più freddi dell’anno.La base principale di questo piatto è costituita dai fagioli, tipicamente fagioli borlotti di Lamon, o qui nel vicentino i fagioli di Posina, che vengono prima sbollentati e poi cotti insieme a soffritto di cipolla, sedano e carota, in aggiunta a pancetta o lardo (o un osso di prosciutto) per dare un sapore più intenso. La consistenza cremosa e leggermente densa del piatto viene ottenuta schiacciando una parte dei fagioli durante la cottura.

La pasta scelta a casa mia sono in genere i ditali – detti garibaldini (a motivo della loro forma simile al cappello dei Mille) o gàrgati (un termine veneto che indica un qualsiasi formato di pasta corta bucata) da mia nonna – o gli spaghetti spezzati, ma sono di uso comune anche le tagliatelle. La pasta viene cotta direttamente nella zuppa di fagioli, assorbendo i sapori e diventando morbida e quasi fondente.

La pasta e fagioli alla veneta viene spesso condita con un filo di olio d’oliva extravergine e una generosa spolverata di pepe nero macinato fresco. Alcuni preferiscono aggiungere del formaggio grana grattugiato per un tocco di sapore extra.

Questo piatto semplice è molto piacevole, grazie alla sua bontà, alla facilità di preparazione e alla sua capacità di saziare. È un piatto che unisce la ricchezza delle leguminose con la semplicità della pasta, creando un’armonia di sapori e consistenze molto apprezzata.

Può essere considerato un piatto completo, in quanto combina carboidrati, proteine e verdure, adatta a qualsiasi tipo di dieta.

In conclusione, la pasta e fagioli alla veneta è un piatto gustoso e nutriente, perfetto per le giornate più fredde. La sua semplicità e versatilità lo rendono un classico, amato e apprezzato.

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O regina de tute le minestre,
che a qualchidun te pari volgarota,
parchè ti movi un poco le balestre,
lassa che te saludi a la fraiota
e te proclama sensa petulansa
la gran Regina de la nostra pansa
!


Anonimo

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  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di cottura1 Ora 20 Minuti
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaRegionale Italiana
  • StagionalitàAutunno, Inverno e Primavera
  • RegioneVeneto

Ingredienti

200 g ditaloni rigati (o spaghetti spezzati o tagliatelle)
350 g fagioli borlotti freschi (di Lamon o di Posina)
1 costa sedano
1 cipolla
1 carota
400 patate bianche (farinose)
30 g lardo (o grasso di prosciutto crudo)
q.b. olio extravergine d’oliva
q.b. erbe aromatiche (alloro, salvia rosmarino)
q.b. sale
q.b. pepe
q.b. acqua (500)

Strumenti

Pentola
Passaverdure

Passaggi

Porre i fagioli in una pentola con acqua fredda e mettere sul fuoco; quando saranno cotti scolarli.
Nel frattempo mondare e lavare le verdure, tagliarle grossolanamente e fatele soffriggere in una pentola con poco di lardo e gli aromi. Coprire a filo con acqua, lasciando cuocere a fuoco lento sino a quando tutte le verdure saranno tenere.

Aggiungere poi i fagioli, togliendone uno o due mestoli (serviranno guarnire il piatto) e coprire con dell’acqua se necessario e far cuocere ancora per alcuni minuti, affinché i sapori si fondano; passare poi il tutto col passaverdure.

Riportare a bollore il passato e cucinarvi quindi la pasta.

Appena la pasta sarà cotta, aggiungere i fagioli tenuti parte e condite con un filo d’olio.

È preferibile servire la pasta e fagioli dopo un riposo qualche minuto, meglio ancora il giorno dopo. Per chi desidera si può aggiungere, al momento di servire. macinata di i pepe nero, un filo di olio extravergine o una spolverata di grana padano grattugiato.

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