Lo Scirò è un semplice piatto, tipico della cucina eritrea, preparato con una farina ottenuta da il trattamento di alcuni legumi, in particolare ceci e piselli, che vengono essicati, abbrustoliti e tritati, la miscela ottenuta viene poi speziata e salata e venduta nei mercati locali.
La farina per lo scirò è molto piccante, difficilmente la potete reperire in commercio, tuttavia potete utilizzare la comune farina di ceci salarla e aromatizzarla a vostro piacimento con il berberè, poi cucinarla come prevede la ricetta tradizionale.
(La dose della spezia indicata nella ricetta è indicativa, in commercio esistono molti tipi di berberè più o meno piccanti, iniziate con quantitativi minimi e poi regolatevi di conseguenza secondo i vostri gusti personali)
La purea ottenuta, piccante e speziata, viene solitamente servita su un pane spugnoso e acidulo chiamato injera , solitamente accompagnata dal tradizionale zighinì, tipico spezzatino di carne speziato e piccante.
In alternativa potete servire lo scirò con dell’insalata o della verdura lessata.
I legumi sono coltivati principalmente sugli altipiani eritrei, grazie a condizioni agroalimentari più favorevoli, altro piatto tipico è il tuntumò preparato con le lenticchie.
Ingredienti
- 200 gfarina di ceci
- 60 gcipolla bianca (tritata finemente)
- 1 spicchioaglio
- 1 cucchiaioberberè
- 1 cucchiainosale fino
- 10 gburro chiarificato (in alternativa olio extra vergine d’oliva)
- 500 gpassata di pomodoro
- 1 lacqua
Preparazione
In una pentola scaldare il burro e rosolare a fuoco lento la cipolla e l’aglio.
Unire la passata e l’acqua e portare a bollore.
Mescolare alla farina di ceci il berberè e il sale.
Versare a pioggia la farina e mescolare con una frusta. Proseguire la cottura per 10/15 minuti fino a quando si sarà formata una purea omogenea.
Questa ricetta mi ha venire una gran nostalgia dell’Africa!!!! Ho il berbere’ in casa che arriva da Addis Abeba. Chissà se riuscirò a tornare in quei luoghi unici… proverò a preparare questa ricetta,x sentire il profumo di quel continente che mi ha rubato un pezzo di cuore!
Grazie per aver visitato il mio blog! Sei fortunato ad avere il berberè originale, direttamente da Adis Abeba! Io fatico molto a trovarlo in Italia e quello che acquisto in internet è molto diverso da quello che si trova in Africa, a volte trovo negli ingredienti la paprika che nulla a che fare con la spezia originale.
Ti consiglio di dosarlo con cautela non vorrei che risultasse troppo piccante per i tuoi gusti, occorre un palato allenato al peperoncino! 😉
Ti auguro presto di poter ritornare in quella meravigliosa terra, anch’io soffro di mal d’Africa e ti capisco benissimo!
Ho buttato tutto, la quantità di berberé e improponibile, ho anche aggiunto acqua e passata di pomodoro per attutire il piccante, ma ho dovuto buttare tutto perché immangiabile.
Eppure l’ho già mangiato piccante al ristorante e non era così, vi consiglio du rivedere le proporzioni della ricetta
Cara Fabiana,
grazie per il tuo commento, mi spiace che tu abbia dovuto “buttare” la preparazione il cibo non deve mai essere sprecato!
Premetto che la cucina eritrea fa parte delle tradizioni della mia famiglia, mio marito è nato e vissuto parecchi anni ad Asmara e ti assicuro che prima di essere pubblicate le mie ricette sono attentamente collaudate.
Il berberè è un mix di varie spezie, ne esistono differenti tipi, più o meno piccanti. Basti pensare che ogni famiglia eritrea ha una suo ricetta, in Italia è molto difficile reperirlo e solitamente è molto meno piccante e aromatico di quello che tradizionalmente si trova in Eritrea.
In Italia, nei ristoranti etnici, si tende poi a servire piatti meno piccanti in quanto il nostro palato non è abituato a determinate spezie.
Detto questo, per evitare in futuro che altri abbiano la tua esperienza, rettificherò la ricetta diminuendo a 1 i cucchiai di berberè anziché 2, suggerendo di diminuire o aumentare la dose a seconda del proprio gusto personale.
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