Penso che una vacanza sia sempre una vacanza. Ovunque vai puoi scoprire una parte di mondo. Questa volta per spezzare l’anno e il freddo dell’inverno abbiamo scelto di andare a Malta con i nostri figli. Abbiamo preso l’aereo da Pisa in una piovosa mattina di febbraio per arrivare qualche ora dopo nell’isola del sole e del mare blu, del vento, delle case bianche incorniciata dai fili delle antenne delle tv e dalle palme che si incastonano con le loro foglie verdi tra palazzi antichi color ocra. Noi alloggiamo a Sliema, una cittadina molto turistica e pratica per i bambini, ci sono vari parchi giochi all’aperto dove i bambini possono godersi il sole a pochi passi dal mare. Il nostro appartamento è davanti al mare, le grandi vetrate ci permettono di guardarlo fino ad addormentarci col suo rumore. Tra l’altro sia ieri che oggi ci sono stati anche i fuochi d’artificio sul mare a rendere magica l’atmosfera che abbiamo scoperto che erano per la festa Nazionale di San Paolo, santo patrono dell’isola, che si festeggia il 10 febbraio.
Il secondo giorno siamo andati a Marsaxlokk (Marsa Scirocco) visto avevamo letto che c’era di domenica il sunday fish market. L’autobus da Sliema ci ha condotto fino alla Valletta, da li’ un altro autobus, in tutto un’ora di viaggio ma ne è valsa la pena. Scesi infatti dall’autobus, la strada in discesa e dietro l’angolo questa meravigliosa cittadina di case dai colori chiari tra il celeste del cielo e il mare blu dipinto dai colori delle barchette con gli occhi (luzzi) tra il profumo intenso del pesce e il lungo mercato che costeggia i pescatori con banchi d’ogni genere. Il cuore nel vedere tanta meraviglia non può che sussultare.
Il mercato era affollato tra i vari banchi di frutta, verdura, spezie colorate, pesce fresco dei pescatori di Marsaxlokk, vestiti e tendaggi mossi dal vento.
Lo abbiamo percorso tutto fino ad arrivare ad un ristorantino di pesce dove abbiamo gustato spigole e orate fresche locali veramente buone e abbiamo assaggiato come antipasto la bigilla maltese, una crema a base di fagioli e aglio da gustare con le gallette. Il ristorante ha anche una bella corte davanti dove poter mangiare fuori, solo il vento non ce l’ha concesso.
Dopo aver mangiato ci siamo riavviati verso la fermata dell’autobus, pieni di colori negli occhi e nel cuore.
Il terzo giorno siamo andati all’acquario Nazionale di Malta nella baia di San Paolo vicino a Bugibba. Bambini contenti e curiosi, nonostante non sia il primo acquario che vediamo, genitori contenti!
Molto carino, la visita dura un’oretta, quindi neanche troppo e dopo ci siamo concessi un bel piatto di spaghetti marinari nel ristorante dell’acquario davvero ottimi.
Dopo l’acquario abbiamo girato un po’ per il lulgomare di Bugibba, nonostante il forte vento.
Abbiamo poi ripreso l’autobus per Sliema. Prima di rientrare all’ appartamento ci siamo fermati nel giardino dell’ Indipendenza, il parco dei gatti, sul lungomare di Sliema dove ci sono dei gattini lasciati in totale libertà e che i bambini possono avvicinare.
Al ritorno abbiamo cenato in un ristorante di cucina tipica maltese dove l’ambiente era caldo e cordiale, il cameriere un signore di una mezza età, veramente simpatico e dai modi garbati. Ve lo consiglio davvero, ho mangiato uno dei piatti di coniglio in umido più buoni che abbia mai assaggiato accompagnato da un vino rosso altrettanto delizioso. Il fenek stuffat è il piatto nazionale maltese. Io adoro il coniglio, mia madre lo cucina arrosto morto ed anche in umido e fin da quand’ ero bambina non ha mai avuto rivali. Il piu’ buono. Ma da adesso mi devo ricredere, buonissimo questo piatto della tradizione maltese.
Il quarto giorno siamo andati al Popeye Village ad Anchor Bay, il villaggio di pescatori costruito per le riprese del film del 1980 di Braccio di Ferro diretto da Robert Atman, dove Braccio di Ferro era interpretato da Robin Williams quand’era ancora giovanissimo. Da Sliema ci vuole circa un’oretta per arrivare. L’autobus che avevamo preso ci ha sceso a circa 1 km e mezzo di distanza, poi avremmo dovuto aspettare un altro autobus che ci avrebbe portato li’, ma abbiamo deciso di avviarci a piedi ed è stata una fortuna perché si è aperto davanti a noi un paesaggio in salita aspro, selvaggio e rurale che non aveva niente di turistico.
Voi mi direte ma non c’è nulla qui..ma io vi dico che proprio in questi luoghi silenziosi e non battuti dal turismo mi sembra di essere più vicina al cielo.
Ed ecco che dopo la salita in una baia circondata di scogli si trova questo meraviglioso villaggio di Braccio di Ferro che i bambini hanno molto apprezzato ed anche noi adulti visto anche il punto mozzafiato dove si trova! Il mare è il protagonista della storia!
La visita al villaggio è durata qualche ora tra scoprire le varie casette, uno spettacolo con le marionette molto simpatico interpretato da attori del villaggio e la vista di spezzoni di film con riprese sulla storia di Braccio di Ferro dentro un cinema in vecchio stile mangiando pop corn che tra l’altro erano compresi nel biglietto! Abbiamo poi pranzato in un chioschetto vista mare dove la vista si perde nella bellezza delle rocce e delle onde. Al ritorno abbiamo preso l’autobus lì davanti al villaggio. A metà strada, siccome era presto ci siamo fermati a visitare la cattedrale di Mellieha che si erge dopo una strada in salita a picco sulla baia di Gadhira Bay, un luogo silenzioso di culto e preghiera.
Al rientro ci siamo fermati a mangiare in un bar bistròt a luci soffuse sul lungomare di Sliema dove io ho assaggiato un trancio di salmone con panatura croccante su un letto di risotto allo zafferano alle erbe locali che era veramente gustoso accompagnato da un buon Pinot grigio maltese.
Il giorno dopo..
poi ci sono luoghi che ti fanno battere il cuore, in cui ti senti a casa, ti senti piu te stessa, ti fanno entrare in contatto con la vera natura dell’essere, nonostante abbiano colori, architetture e sfumature diverse dai luoghi in cui sei nato. Tutto questo per me e’ stata Mdina, una cittadina che avevo sentito dire che era bella e si è rivelata una scoperta tra tutti i suoi angoli, tra tutte le sue pietre color ocra e i cocchieri a cavallo che la attraversavano riportandola in un’altra epoca. Il cuore a tanta meraviglia non puo’ che cedere. La ricchezza di quello che ho vissuto quel giorno la porterò sempre con me.
Dopo aver visitato Mdina siamo andati a Rabat, paesino molto carino proprio attaccato a Mdina, dove ci siamo fermati a mangiare nella piazza della cattedrale di San Paolo un buon pastizzio al prosciutto cotto e formaggio, sorseggiando della birra locale maltese. Il pastizzio maltese è una specie di fagottino croccante di pasta sfoglia ripieno ed e anche uno dei cibi da strada più diffusi a Malta.
The last day
La Valletta, la capitale dell’isola, la città dei balconi colorati. Un gioiello di storia che mantiene i caratteri tipicamente inglesi, la classica cabina telefonica inglese, i giardini di Barrakka’ inferiori e superiori, che guardano il mare e da cui è possibile assistere alla Saluting Battery, dove si sparano colpi di cannone a salve.
Questa terra la porterò nel cuore per la sua suggestiva alternanza di culture, dalle cabine inglesi ai portoni turchi fino ai colori del mediterraneo