Caponnadda ligure

A Moneglia, al ristorante “La Grotta” abbiamo assaggiato un piatto tipicamente ligure che però per noi era nuovo: la caponnadda ligure con mosciame di tonno (pronunciato mösciame in genovese, apprezzato al punto da far pensare che il nome derivi dal termine dialettale muscio, ovvero le persona dai gusti difficili, anche se la spiegazione più plausibile porta al vocabolo arabo mossammed, tradotto in”cosa dura e secca”, diventato mojama in spagnolo).

Nonostante il nome, non ha nulla da spartire con la caponata di melanzane, e si inserisce semmai nella vasta famiglia delle “insalate di pane”. Veloce da preparare, non richiede cottura e valorizza gli alimenti disponibili in mare e nell’entroterra della Liguria.

Ci sono molte varianti della ricetta, questa è la più comune. L’ingrediente di base sono le “gallette del marinaio”, utilizzate per altre ricette liguri come il cappon magro, il condiglione e il bagnun de anciue.

  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo1 Ora
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 3acciughe salate
  • 150 gtonno all’olio di oliva ( scolato)
  • 30Olive taggiasche
  • 3Uova
  • 1cipolla
  • 4Pomodori
  • q.b.Aceto di vino bianco
  • q.b.Capperi
  • q.b.Olio extravergine d’oliva
  • q.b.Sale

Preparazione


  1. Pulite le acciughe sotto sale, levate lisca e coda, lavatele, mettetele a bagno in acqua fredda o latte (per togliere il sapore troppo salato) per circa 15 minuti, asciugatele con carta da cucina e fatele a pezzetti.


    Affettate sottilmente il mosciame.

    Fate cuocere le uova fino a quando saranno ben sode, passatele sotto l’acqua fredda, sgusciatele e tagliatele a spicchi o a fettine.


    Sbucciate la cipolla, lavatela, asciugatela e affettatela sottilmente.


    Lavate, asciugate i pomodori, levate loro i semi e tagliateli a fette o a pezzi.


    Spezzate le gallette del marinaio, mettetele in una ciotola, bagnatele con una miscela composta con 1 parte d’acqua e 1 di aceto bianco e, una volta che saranno ammorbidite al punto giusto (non devono risultare mollicce, ma rimanere ancora un po’ croccanti), scolatele del liquido eccedente.

    Prendete una terrina o insalatiera capiente e trasferiteci dentro tutti gli ingredienti, olive re capperi compresi.
    Girate il tutto con un cucchiaio di legno, condite con olio extravergine di oliva, aceto di vino bianco, sale e mescolate ancora affinché si amalgami bene e in modo omogeneo

    Lasciate riposare almeno 1 ora, per permettergli di insaporirsi bene degli aromi del mare e della terra, prima di essere servito in tavola fresco di frigo o a temperatura ambiente.

Origini…

È possibile che la sua prima apparizione sia avvenuta sui leudi, le imbarcazioni a vela con le quali i pescatori di Camogli andavano a pescare le acciughe in mare aperto. Proprio a San Rocco di Camogli hanno avuto l’idea di allestire una sagra della capponadda.

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.

3 Risposte a “Caponnadda ligure”

  1. Mi sembra però solo una versione semplificata del classico “cappon magro” (di cui condivide l’etimologia)

    1. Sì certo trattandosi anch’essa di una ricetta Ligure, assomiglia in parte al Cappon magro sicuramente ha meno verdure e una costruzione meno scenografica ..

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