Questa ricetta è stata letta 213volte

Dopo aver assaggiato quelli famosi di Sassello ho cercato in giro una ricetta valida che fosse, non dico uguale (sarebbe impossibile) ma almeno parecchio somigliante ai famosi ameretti morbidi. Risultato? Decine di prove fallite. Eppure sembrano semplici da fare. Sembrano, appunto, ma non è così. Il sapore ovviamente era ottimo ma l’aspetto e la morbidezza erano lontani mille miglia dagli originali. Ogni volta che li mettevo in forno si scioglievano come neve al sole. Alla fine ho pensato ma possibile che lo chef  Luca Montersino non li abbia fatti? Eh eh ma perchè non ci ho pensato prima, mi son detta!!! Eccoli, belli, perfetti come gli originali ma soprattutto buonissimi, uno tira l’altro. Ovviamente le dosi non sono quelle da caserma del grande maestro, ma le ho tutte ridotte con qualche ritocchino. Anche durante l’esecuzione della sua ricetta ho apportato qualche modifica. Ma il risultato è davvero straordinario. (Sono sicura che il Maestro mi perdonerà)

Ingredienti per 15 amaretti:105 g di mandorle intere spellate
5 g di mandorle amare (io ho usato l’essenza di mandorle amare e quindi ho usato 110 g  di mandorle in totale)
95 g di zucchero semolato
27 g di albume d’uovo
un pizzico di sale
abbondante zucchero a velo
 

In un mixer tritare con la funzione ad impulsi le mandorle con lo zucchero fino a ottenerne una farina più o meno fine.

In una ciotola versare la farina di mandorle e zucchero e versare l’albume (io ho aggiunto anche un pizzichino di sale. Lavorare fino a ottenere un impasto omogeneo.

Far  riposare l’impasto per una quindicina di minuti. Con abbondante zucchero a velo sulle mani, prendere la quantità di impasto grande come una noce, pesarla, dovrà essere 15-16 grammi, lavorarla tra i palmi delle mani e creare tante palline da ripassare nello zucchero a velo e da  mettere a riposare su una teglia coperta da carta forno. Aiutarsi sempre con lo zucchero a velo se l’impasto dovesse attaccarsi alle mani.Lasciare gli amaretti a riposo per una notte intera.

Il giorno seguente cuocerli in forno già caldo a 160° C per circa 10-15 minuti. Devono rimanere chiari.Si conservano in una scatolina di latta per alcuni giorni mantenedosi morbidi e aromatizzati.

 

Amaretti morbidi

 

Ecco gli errori che commettevo nelle precedenti ricette:
 
1) Montavo gli albumi a neve
2) lasciavo il composto troppo morbido
3) non lasciavo riposare gli amaretti per una notte
4) cuocevo i dolcini ad una temperatura troppo alta che me li faceva sciogliere.
 
Spero di essere stata di aiuto per chi volesse cimentarsi in questa che ormai per me era diventata una mission impossible!

Questa ricetta è stata letta 213volte

Print Friendly, PDF & Email