Patate roste in tecia – patate arrosto in padella (ricetta facile)

“Vuto do patatine?”

Queste patate erano quelle che faceva sempre mia nonna. Così né più né meno… oh, forse la proporzione tra olio e burro era leggermente diversa e le erbe variavano con la disponibilità. Però sono loro. E sono le patate della mia infanzia. Per questo sono buonissime, perché sanno di quello che sono ancora, in fondo in fondo, sotto gli strati del mio io adulto.

La nonna non aveva un forno moderno; cioè ce l’aveva, ma lo usava pochissimo, perché era più nelle sue corde la cottura “antica” quando né i forni a gas né quelli elettrici esistevano e si cuoceva sul focolare o sulla cucina economica – che aveva un forno molto piccolo e poco adatto. Quindi la cottura arrosto si faceva o sotto la cenere o in tegame.

Col tempo ho scoperto che ogni zona può avere una variante locale… Sono comunque diverse dalle patate in tecia della Venezia Giulia, che prevedono l’uso di patate prelessate. Sono le patate di mia nonna, ecco!

E poichè così parlava mia nonna, così vi scrivo la ricetta.

🖋

La nonna è come un albero d’argento
che la neve ripara e muove il vento.
Dice «no» con la testa, e «sì» col cuore.
sta presso il fuoco e prega a tutte l’ore.
Quando la mamma sgrida, lei perdona…
Chi sa perchè la nonna è così buona!

L. Nason

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  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di cottura30 Minuti
  • Porzioni2
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

450 g patate (de quełe poco farinose)
1 cucchiaio olio extravergine d’oliva (ojo bon)
15 g burro (na noxe de buro)
1 spicchio aglio (No spigołeto de ajo)
1 cucchiaio erbe aromatiche (tritate [osmarin, salvia…])
q.b. sale (sałe)
q.b. pepe misto in grani (pevare)

Strumenti

Pelapatate
Coltello
Padella di ferro

Passaggi

Pełare le patate e tajarle a tochi quadrati no massa grosseti e tuti compahni Lavarli ben soto l’acqua fresca e sugarle che no le gabia gnanca na giossa.

Pelare le patate e tagliarle patate a cubetti di (circa 1,5 cm di lato) quanto più possibile uguali. Lavarle bene sotto l’acqua fredda in modo che perdano l’amido e asciugarle bene e completamente (possibilmente con un canovaccio che non sia stato lavato con l’ammorbidente – che mica c’era una volta!).

In una bea farsora, metare l’ojo col buro e quando che i sfritega butarghe uno spigolo de ajo, e le patate.
Smisiarle ben col mescolo, o se si boni scorlando la tecia, a fogo vivace, par diese minuti, cussì che le se vela de ojo e le se rosola par ben. Consare con un poco de sale pevare.

In un tegame capiente mettere l’olio col burro e quando comiciano a sfrigolare aggiungervi uno spicchio d’aglio e le patate.
Mescolarle molto bene o con un cucchiaio di legno o – meglio ancora – facendole saltare (vedi video all’inizio), in modo che si rivestano bene del grasso di cottura, e continuare così per 10 minuti circa a fuoco vivace o finchè sono rosolate all’esterno. Salare e pepare.

Quando che le xé bele rosolae, sbassè el fogo e metighe el coercio, in modo che le finissa de cucinarse pian pianin par altri dieşe minuti, un quarto d’ora,  smissiandole ogni tanto che no le se taca. Ala fine dovì vere dele patate crocantine fora e morbide par dentro.
Co le xé cote, stuè el fogo e giustełe de sale e de pevare e sontèghe le erbe romatiche che gavì o che ve piase.

Mescolarle molto bene o con un cucchiaio di legno o – meglio ancora – facendole saltare, in modo che si rivestano bene del grasso di cottura, e continuare così per 10 minuti circa a fuoco vivace finchè sono rosolate all’esterno. Ridurre il fuoco e coprire con un coperchio e portarle a cottura per altri 10-15 minuti circa, mescolandole di tanto in tanto.
Il risultato devono essere patate ben rosolate fuori e morbide all’interno.
Quando sono cotte, spegnere e aggiustarle di sale e pepe e aggiungerr un trito di erbe aromatiche a piacere.

Metiłe in tel piato calde e magnełe con queło ca vołì .

Servirle calde per accompagnare i piatti che preferite.

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