Come creare il lievito madre

Se stai cercando un metodo semplice per creare da zero il tuo lievito madre, sei nel posto giusto.

Non é difficile, basterà una buona dose di pazienza, un po’ di attenzione e un pizzico d’amore.

Non perdiamoci in chiacchiere.. cominciamo!

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Ingredienti

Per iniziare ti occorreranno soltanto:

100 g di farina 0

50 g di acqua naturale

1 cucchiaino di miele

La farina dovrà essere di tipo 0 con 12-13 di proteine, meglio se la trovi biologica e macinata a pietra.

Il cloro può disturbare il processo di creazione quindi utilizza quella minerale in bottiglia oppure acqua filtrata con una caraffa.

Strumenti

1 ciotola per impastare

1 cucchiaio per mescolare

1 barattolo per conservare il lievito

1 elastico

pellicola per alimenti

La scelta del barattolo giusto è fondamentale: sceglilo di vetro, che abbia una forma cilindrica con la base della stessa ampiezza della pallina di impasto che preparerai.

È importante che abbia una capienza tale da poter contenere comodamente il tuo lievito per tre volte il suo volume iniziale.

Qui puoi trovare degli esempi per capire bene la forma che deve avere.

Sarà meglio averne a disposizione un paio.

Potrebbe essere una buona idea appuntare le varie fasi su un quadernino.

PROCEDIMENTO

Adesso hai tutto quello che ti occorre per creare il tuo lievito madre.

Un bel respiro e si parte!

La procedura durerà nove giorni: seguila alla lettera mi raccomando!

Giorno 1

  • Mettiamo in una ciotola l’acqua, la farina e il miele.
  • Mescoliamo con cura.
  • Diamo all’impasto una forma sferica, riponiamolo nel barattolo e incidiamo una croce sulla superficie con un coltello o un taglierino.
  • Copriamo il barattolo con un pezzo di pellicola per alimenti e bucherelliamo la superficie con uno stuzzicadenti (il lievito deve respirare).
  • Mettiamo il contenitore al riparo da spifferi, in un luogo della casa dove non ci siano sbalzi di temperatura.

Non tocchiamolo per 48 ore

In inverno sarà opportuno tenere al caldo il nostro barattolo mettendolo vicino ad una fonte di calore avvolto da una sciarpetta.

In estate la temperatura calda dei mesi estivi faciliterà la fermentazione, quindi possiamo riporre il barattolo in dispensa fino alla fase successiva.

Giorno 2

Non facciamo assolutamente nulla, possiamo solo dare una sbirciatina al lievito per capire se sta iniziando a crescere un pochino.

In estate sarà facile trovarlo già lievitato.

In inverno probabilmente sarà fermo come lo abbiamo lasciato.

Giorno 3

Quando saranno passate le 48 ore riprendiamo il nostro barattolo e procediamo con il primo rinfresco.

Potremmo trovare la pallina di impasto lievitata oppure ferma al punto di partenza.

In tutti e due i casi procediamo così:

  • Rimuoviamo la parte superiore che si sarà indurita.
  • Preleviamo dal cuore 100 grammi di lievito.
  • Mettiamoli in una ciotola insieme a 100 g di farina e 50 g di acqua.
  • Mescoliamo, impastiamo finché la superficie non sarà bella liscia.
  • Formiamo il nostro panetto e riponiamolo in un barattolo pulito (possiamo usare lo stesso di prima dopo averlo lavato solo con acqua e asciugato).
  • Facciamo un taglio a croce, copriamo con pellicola e rimettiamo il barattolo al suo posto.

Giorno 4

Ripetiamo tutte le operazioni del giorno 3.

Giorno 5

Ripetiamo tutte le operazioni del giorno 3.

Giorno 6

Ripetiamo tutte le operazioni del giorno 3.

Nel corso dei giorni, noteremo che il nostro lievito crescerà sempre di più e svilupperà delle bollicine al suo interno (gli alveoli).

Giorno 7

Adesso iniziamo a fare due rinfreschi al giorno invece che uno solo.

Quindi ripetiamo le operazioni del giorno 3 ma facciamole la mattina e poi di nuovo la sera.

Giorno 8

Ripetiamo il doppio rinfresco come il giorno 7.

Giorno 9

Siamo arrivati alla fine del nostro procedimento.

Facciamo un rinfresco, mettiamo un elastico sul nostro barattolo per segnare a che livello arriva il lievito e monitoriamo la situazione.

Dobbiamo controllare in quante ore raggiunge il doppio del suo volume iniziale.

Se succede in 3 ore in estate o 5 ore in inverno, vuol dire che la procedura è andata a buon fine. In questo caso, possiamo fare un altro rinfresco e riporre il barattolo in frigo.

Se dovesse essere più lento o peggio ancora se non dovesse lievitare affatto, non ci perdiamo d’animo e continuiamo a rinfrescarlo ogni 24 ore finché non lieviterà nei tempi giusti. Poi anche noi potremo riporre il lievito in frigo.

In ogni modo sarebbe consigliabile proseguire con i rinfreschi giornalieri per 30 giorni consecutivi prima di utilizzare il lievito e l’esubero (la parte che viene scartata quando rinfreschiamo). Questo perché nel primissimo periodo i prodotti sfornati potrebbero avere un fastidioso retrogusto acido.

Tabella riassuntiva

giorno 1impasto iniziale
giorno 2/
giorno 31 rinfresco
giorno 41 rinfresco
giorno 51 rinfresco
giorno 62 rinfreschi
giorno 72 rinfreschi
giorno 82 rinfreschi
giorno 91 rinfresco
giorni seguenti fino al trentesimo1 rinfresco

Il tuo lievito finalmente è nato, adesso scegli un nome e leggi QUESTO articolo dove ti spiego come si conserva e come si utilizza negli impasti.

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Pubblicato da tu_valentina

Pittrice, Gattara, Fornarina della domenica. Con me scoprirai tutti i segreti della lievitazione naturale! #credonellefavole

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