Zeppole Calabresi o Crispelle senza patate

Zeppole calabresi o crispelle senza patate, è difficile chiamarle con un nome solo, in Calabria da paese a paese hanno un nome diverso, tanto che sono le crispedde, o grispedde, cullurielli, zippule, insomma tanti nomi, ma un’ unica preparazione, un impasto lievitato fritto, a forma di ciambella o di pallina che in Puglia diventano le pettole. Le zeppole calabresi, o crispedde, per molti, sono un semplice impasto di acqua e farina, per altri sono un impasto lievitato di farina e patate. E’ difficile dire quale sia la ricetta classica delle zeppole o crispelle calabresi, la versione con patate o quella senza? Di famiglia in famiglia si apre la controversia, pertanto dopo aver visto la ricetta delle crispedde con le patate (io le chiamo col nome che uso solitamente io ) vediamo quella nella versione più povera, senza patate. Anche le zeppole calabresi, come le pettole pugliesi, si preparano in varie ricorrenze, in particolar modo in Autunno e Inverno, non possono mancare il giorno dei Morti, e ancora a San Martino, all’Immacolata, e ancora alla Vigilia, da Natale fino all’Epifania, anche se ormai hanno preso posto sulle nostre tavole in ogni occasione, per accompagnare gli antipasti sott’olio, formaggi o i salumi tipici calabresi, dalla soppressata al capocollo. Si tratta di una ricetta semplice, preparata in ogni casa, ma è importante preparare il giusto impasto, per avere delle buone zeppole fritte salate. Io ho trovato la mia ricetta perfetta, non c’è altro da aggiungere, golosa così anche senza patate, poi possiamo anche farcirle, ma vediamo una cosa alla volta, presto arriveranno altre ricette per farcirle a più non posso, promesso.

Possiamo prepararle anche in versione dolce, praticamente usando la stessa ricetta con una piccola variazione finale, qui la ricetta per crespelle dolci calabresi. Qui le zeppole farcite al salmone affumicato, idea per un aperitivo delle feste. Crespelle calabresi dolci e salate
  • DifficoltàMedia
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di riposo3 Ore
  • Tempo di cottura5 Minuti
  • Porzioni4 Persone (16 pezzi minimo)
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana

Ingredienti zeppole calabresi

  • 400 gFarina 00
  • 300 gAcqua
  • 5 gLievito di birra
  • 15 gSale
  • q.b.Olio per friggere

Preparazione zeppole calabresi o crispelli senza patate

Impasto e lievitazione

  1. cuddurieddi senza patate

    Mettiamo la farina  in una ampia ciotola, capace di contenere l’impasto lievitato. Aggiungiamo il sale e mescoliamo la farina.

  2. crispelle calabresi

    Versiamo l’acqua con il lievito di birra nella ciotola con la farina, e cominciamo a girare con una forchetta, o a mano direttamente, e procediamo a lavorare per qualche minuto, fino ad ottenere un impasto abbastanza molliccio e che si appiccica, non preoccupatevi se si attacca alle mani, va bene così, non stiamo preparando una pizza o una pagnotta di pane, ma le crispelle senza patate, o zeppole senza patate, una delle più antiche ricette calabresi, tipica delle festività invernali, e il segreto per averle belle soffici  e gustose è proprio questo impasto appiccicoso e molliccio, che però va lavorato, allungandolo fra le mani, o anche con un cucchiaio, in modo da far sviluppare il glutine, che renderà morbidissime le nostre crispelle.

  3. zeppole calabresi o crispedde senza patate

    Copriamo e mettiamo a lievitare l’impasto in un luogo caldo e lontano da correnti d’aria. Io l’ho lasciato lievitare 7 ore a temperatura ambiente, fino a che non risultava gonfio e presentava sulla superficie delle bollicine, segno di una perfetta lievitazione. A seconda della temperatura dove lo mettiamo a lievitare occorrono meno o più ore, da un minimo di 3 ad un massimo di 7-8 a meno che non fa proprio freddo. In tal caso lasciamo lievitare in forno con la luce accesa, così in 3 ore l’impasto sarà pronto.

  4. I tempi di lievitazione possono variare in base alla temperatura della stanza dove conserviamo l’impasto, oltre che al quantitativo di lievito che usiamo, meno lievito va nell’impasto più lenta è la lievitazione, più lievito usiamo  e più la lievitazione è veloce, ma una lievitazione veloce non è sinonimo di bontà, anzi, meno lievito usiamo, più i nostri impasti sono leggeri e digeribili, quindi cerchiamo di usare sempre poco lievito, ma anticipiamo i tempi, impastiamo presto e poi aspettiamo la lievitazione giusta, senza fretta.

  5. zeppole calabresi o crispedde senza patate

    Per la frittura possiamo usare una padella, o un tegame, mettiamo abbondante olio, io uso olio di semi, la tradizione vuole olio d’oliva, ma c’è anche da dire che una volta la spesa si faceva nell’orto, e non si andava certo a comprare l’olio di semi per friggere, c’era quello d’oliva fatto in casa. Non voglio discutere sulla bontà dell’uno o dell’altro, io che lo compro in gran parte preferisco usare quello di semi per le fritture.

  6. Per formare le crispelle, possiamo dare la forma che vogliamo, allungate, a palluzza, o a ciambella, per lavorare l’impasto appiccicoso ci ungiamo le mani con olio, come facevano le nostre nonne, potremmo usare anche l’acqua, ma l’acqua a contatto con l’olio caldo schizza, e rischiamo di ustionarci, meglio l’olio come facevano le nonne, sicuro al 100%.

  7. Preleviamo quindi un pezzettino di impasto con le mani unte, e formiamo una ciambella, basta fare un buco all’impasto tirarla un po’, e calarla nell’olio caldo. Non vi preoccupate di dare una forma perfetta, nell’olio le crispelle gonfieranno e verranno perfette. Riempiamo la padella  e le giriamo fino a che non sono gonfie e dorate, in circa un minuto son già cotte. Possiamo formare delle semplice palline, basta prelevare un pezzo di impasto, mi raccomando piccolo, e calarlo nell’olio, senza dargli una forma, nell’olio gonfierà a formare una palla. Possiamo anche farcire quest’impasto per preparare le zeppole farcite, lo vedremo nella prossima ricetta.

  8. Mangiamole ancora calde, accompagnate con un bicchiere di vino, e magari due caldarroste, come si fa spesso in Calabria, nelle sere d’autunno. Ottime anche le crispelle con le patate.

    Se dovessero avanzarne, si possono conservare anche un paio di giorni, meglio in frigo, così poi al momento di metterle in tavola le scaldiamo un attimo in forno a media temperatura per pochi minuti, e saranno buone, non proprio come appena fatte, ma quasi, metodo che possiamo usare, anche solo per scaldarle, se le prepariamo un po’ in anticipo.

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Note

Come anticipato si possono anche farcire, un classico è quella farcita con l’acciuga, ma si possono farcire veramente con ogni ingrediente, dal formaggio, alle olive, pomodori secchi, o ‘nduja.

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