La pitta con majo è una ricetta tipica calabrese della tradizione contadina.
Si tratta di un pane/focaccia aromatizzato con i fiori di sambuco che solitamente si raccolgono a maggio ( da cui deriva majo).
La ricetta trasmessami da una cara amica calabrese prevede l’utilizzo dei fiori di sambuco conservati sott’olio.
I fiori raccolti vanno lavati e messi ad asciugare tra degli strofinacci da cucina, anche una notte intera. Non devono prendere la luce perché essendo fotosensibili si anneriscono.
Una volta asciutti si staccheranno facilmente dai loro gambi e potranno essere messi in vasi sterilizzati, versare del buon olio extravergine fino al riempimento, chiudere con il tappo e conservare in frigorifero. Togliere dal frigorifero trenta minuti prima dell’utilizzo per aromatizzare deliziosi pani, focacce o bruschette.
(Per i panini nella foto ho utilizzato 300 gr di Farina 0 e 200 di Farina integrale Bio)
Ingredienti
- 500 gfarina 0
- 180 mlacqua (tiepida)
- 6 glievito di birra fresco
- 1 cucchiaiosale fino
- 3 cucchiaiFiori di sambuco (con il loro olio)
Preparazione
In una ciotola capiente versare l’acqua tiepida e il lievito sbriciolato, mescolare bene fino a farlo sciogliere.
Unire tre cucchiaiate di fiori di sambuco con il loro olio di conservazione ed amalgamare bene.
Unire la farina un po’ per volta fino ad ottenere un impasto molto morbido e idratato, aggiungere al termine il sale.
Lavorare con le mani pochi minuti lasciando il panetto nella ciotola.
Praticare un’incisione a croce sulla superfiie e coprire con una pellicola.
Lasciare lievitare un paio d’ore in un luogo tiepido fino a quando non avrà raddoppiato il volume.
Con l’aiuto di un tarocco trasferire l’impasto su una teglia rivestita con carta fornosuddividendolo in panetti.
Cuocere in forno preriscaldato per una trentina di minuti a 200°, fino a quando i panini avranno la superficie dorata e croccante.
Ho trovato in internet alcuni ricette della pitta che prevedono l’aggiunta di 1 uovo, l’utilizzo di fiori di sambuco essicati, e due cucchiai di olio ma il fiore conservato fresco ritengo abbia un aroma decisamente migliore a beneficio del risultato finale.
La quantità di acqua non è giusta non è giusta. Ce ne vogliono almeno 210 ml per avere la giusta idratazione.
Comunque, grazie per aver pubblicato questa ricetta che mi ha riportato alla mia infanzia.
Grazie Teresa per il tuo suggerimento, la quantità di acqua che ho indicato è quella che ho realmente utilizzato.
Molto dipende dal tipo di farina che si sceglie una farina 00 assorbe meno rispetto ad una semi-integrale o integrale.
Il mio consiglio è di non aggiungere subito tutta la farina all’impasto ma tenerla da parte ed aggiungerla al bisogno.