Ragù con gallinella di maiale a modo mio! …….O’fatt è serio! Sono convinta assai che il ragù dipenda da mammà… ci sono piatti che vengono naturali, sono déjà-vu impressi nella memoria che nessun libro di ricette può sostituire….. la domenica ti svegliavi con odore di rraù…..ricordi olfattivi…..che bello……solo che se ci provi adesso non viene mai uguale….dipende dalla manoqualità , non c’è nulla da fare…..però io ci provo sempre! Soprattutto, ognuno si tenesse stretto il ragù suo, proprio perché è un ricordo! La gallinella di maiale si usava spesso a casa mia , come pure le tracchiolelle (costine), o’cuccuvizz , per non parlare poi delle mitiche punte di biff che che mia mamma ammescava sempre! La ricetta vera prevede vari tipi di carni, sia di manzo che di maiale, ma oggi ho fatto così: 3 quarti di gallinella (sovracoscia), una braciola di palettina farcita semplice con aglio, pepe,prezzemolo e formaggio, mezzo bicchiere di Chianti, cipolla , un litro di passata e qualche pomodorino fresco….ora ve lo spiego!
Ingredienti
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Passata di pomodoro 1 l
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Vino rosso 100 ml
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Cipolla 1
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Sovracoscia di maiale 750 g
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Olio evo q.b.
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Pomodori da salsa q.b.
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Sale q.b.
Preparazione
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Olio e cipolla tagliata fine sul fondo, le carni sopra: rosolare a fiamma media per 10 minuti circa girando la carne. Questa dovrá colorarsi, in gergo, “aprirsi” , avere , cioè, un bel colore dorato.
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Quando la carne sarà dorata e le cipolle si imbruniranno, unire il vino e far sfumare.
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Unire la passata di pomodoro ed il sale, coprire ma lasciate uno spiffero. Dopo alcuni minuti la salsa comincerá a pippiare, sobbollire dolcemente. Fate andare cosí mescolando di tanto in tanto. Dopo due ore ho tolto la carne ed aggiunto una manciata di pomodori schiacciati, quelli da salsa. Quando saranno cotti rimettete la carne nel sugo e fate pippiare ancora. Il ragù sarà pronto quando la carne è morbida, dunque conta anche la grandezza dei pezzi. Io ho impiegato circa tre ore. Ovviamente conditeci una pasta doppia oppure gli gnocchi ma non lesinate col formaggio grattugiato.
