Savoiardi (Ricetta di Iginio Massari)
Ingredienti per 3 persone:
- 65 g di tuorli
- 55 g di zucchero
- 1 baccello di vaniglia
- 95g di albumi
- 45 g di farina di grano tenero tipo 00
- 15 g di fecola
Preparazione:
- Con le fruste elettriche montare a schiuma i tuorli, 30 g di zucchero e i semi prelevati dal baccello di vaniglia per 8/10 minuti a media velocita’.
- A parte, in un` altra bacinella, montare gli albumi a neve ferma con lo zucchero rimasto; quindi amalgamate le due masse incorporando successivamente a pioggia la farina e la fecola setacciate.
- La massa deve presentarsi lucida,soffice,leggere e sostenuta. Con un sac a` poche con bocchetta liscia n.10 cm modellate, su teglie coperte da carta da forno, dei bastoncini lunghi 8\10 cm, spolverizzateli con lo zucchero setacciato e successivamente con un leggero strato di zucchero a velo.
- Cuocete immediatamente in forno a 220 gradi C. per 12 minuti con valvola aperta. Il savoiardo si presentera’ di un bel colore dorato chiaro e potra’ essere conservato per 4\5 giorni. Prolungando la cottura di 2 minuti, il biscotto puo’ essere conservato per 30 giorni in una ciotola a chiusura ermetica, o avvolto nella pellicola e conservato al fresco.
CONSIGLI: Metodo tecnico semplice. Incorporate 1/3 di albume montato a neve con lo zucchero nei tuorli che avrete montato con lo zucchero e la vaniglia.Mescolate con un cucchiaio a spatola facendo movimenti rotatori dal basso verso l’alto, poi incorporate meta’ farina e fecola setacciate, un altro terzo di albumi e successivamente la restante farina setacciate, un altro terzo di albumi e successivamente la restante farina e fecola, per finire con l’albume rimasto.
Curiosità:
I savoiardi sono conosciuti in tutte le regioni italiane che hanno subito l’influenza dei Savoia. Per tale motivo sono diffusissimi e tipici in Piemonte, dove venivano prodotti in passato nelle famiglie (anche con il nome di “pistoccus de caffè”) e dove fanno tuttora parte della tradizione dolciaria artigianale.
Sono diffusi anche in Sicilia, che ebbe un re sabaudo nel Settecento, dove la ricetta è stata reinterpretata dalla tradizione pasticcera isolana, in particolare a Caltanissetta dove vengono chiamati raffiolini e sono venduti insieme alla carta da forno.
Savoiardi (Ricetta di Iginio Massari)