In Abruzzo, un tempo, “ammazzare il Maiale” significava riempire la dispensa, e ci voleva “la luna buona” per compiere questo rito che si ripeteva ogni anno a cavallo tra dicembre e gennaio. Gli uomini si dedicavano al lavoro più cruento e le donne a quello più ingegnoso, ovvero confezionare, con l’abbondanza di cibo che questo animale è capace di fornire, prosciutti, salsicce e salsicciotti, lonze e “ventricine” e tanti altri insaccati che la loro capacità creativa riusciva a ottenere. Nemmeno il sangue veniva sprecato e con esso si preparavano “sanguinacci”, sorta di insaccato condito con aglio, pepe, e peperoncino. Dalla sapienza ed esperienza di queste mitiche massaie, nasce questo piatto “povero”, il Cif e Ciaf di Maiale, un piatto della memoria, qui rivisitato secondo la mia ricetta personale, che preparavano per gli uomini e i bambini con i ritagli e le parti non utilizzate per la stagionatura.
- DifficoltàMedia
- CostoMedio
- Tempo di preparazione15 Minuti
- Tempo di cottura20 Minuti
- Porzioni2 persone
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti
L’antica ricetta del Cif e Ciaf di Maiale prevedeva perlopiù ritagli e parti inutilizzate dell’animale, ossa comprese da rosicchiare. In questa versione del Cif e Ciaf di Maiale, un piatto della memoria a me tanto caro, ho scelto la parte più tenera e succulenta dell’animale, così da poter gustare, un piatto unico e magistrale.
Strumenti
Preparazione
Procuratevi due belle fette spesse di coppa di Maiale. Calcolate una fetta di almeno 200 grammi per porzione.
Per prima cosa fate un trito di Prezzemolo e Rosmarino e tenete da parte.
Pulite i Peperoni, eliminate semi e filamenti interni. Fateli a pezzetti e tenete da parte.
Tagliate a cubetti non troppo piccoli la carne.
Aggiungete la carne e a fiamma vivace cuocete qualche minuto. Poi regolatevi con il sale.
A metà cottura, aggiungete i Peperoni, uno spicchio d’Aglio, il trito di Rosmarino e Prezzemolo e un cucchiaio scarso di Origano. Continuate a cuocere il tutto fino a quando la carne sarà rosolata al punto giusto.
Servite subito e accompagnate il “Cif e Ciaf” con del buon pane casareccio, perché il suo intingolo è così gustoso che merita una laboriosa “scarpetta”. Non fate mancare ai vostri commensali anche del buon Montepulciano d’Abruzzo per coronare il tutto.
Buon Appetito!
Note
Dosi variate per porzioni
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Ottima pietanza, veloce e saporita!
Grazie Sara.