Gli spaghetti alla trappitara è un piatto tipico che si prepara in Abruzzo, ma c’è anche da dire che varia anche un po’ da zona a zona….so che in alcuni posti si aggiungono al soffritto anche i peperoni secchi, ma non è il nostro caso.
La ricetta che vi riporto è quella che si prepara nella mia zona abruzzese, ossia nella provincia dell’Aquila.
Trappitara sta per “trappit” che in dialetto sta ad indicare il frantoio dove appunto si portano le olive e si ottiene l’olio e.v.o. nostrano.
Quando ero piccola l’olio di prima spremitura si raccoglieva più spesso, perché era quello che si dava ai bambini durante lo svezzamento, dato che la sua composizione in quello stadio è simile ai grassi del latte materno.
In Abruzzo ci sono tantissime varietà di olive, ma quello che si produce dove sono nata io posso dire che non ha eguali, un po’ per campanilismo (pure quello ci vuole) e un po’ perché ho avuto anche collaborazioni per via del blog, con diversi oli e.v.o. e molte le ho rifiutate perché era davvero impossibile da usare.
In genere l’olio d’oliva raccolto in zone più fredde è migliore di quello in zone più calde, ma il discorso sarebbe troppo lungo per poter spiegare le tante sfaccettature dell’olio.
Al di là se ci faremo la pasta o altro, a casa mia si fa la corsa ad assaggiare il primo olio uscito da frantoio per fare pane e olio, che soprattutto nei primi giorni sprigiona un odore e un sapore che con il passare dei mesi affievolisce.
Kcal 215 circa a persona
A tal proposti ho voluto allegare anche una foto che mi piace molto del sindaco del mio paese, nonché anche mio stretto parente, mentre bagna il pane nell’olio appena spremuto, anche per farvi vedere il colore corposo che ha l’olio in quel momento.
Ovviamente se lo preparate a casa con tutta la tranquillità è una cosa, ma se fate come spesso accadeva nel frantoio del mio paese che il vicino cuoce la pasta, il frantoio ti porta l’olio e tu al volo fai il soffritto con olio e alici e tutte queste cornici difficilmente si riescono a fare.
Una ricetta semplice e veloce, ma spesso mi dilungo nei racconti, perché mi piace sempre raccontare le origini di una ricetta.
Se realizzate qualche mia ricetta, inviatemi le foto che le pubblicherò sulla mia pagina a vostro nome.
- DifficoltàFacile
- CostoEconomico
- Tempo di cottura10 Minuti
- Porzioni4 persone
- Metodo di cotturaBollitura
- CucinaItaliana
Ingredienti per realizzare gli Spaghetti alla trappitara
Preparazione degli Spaghetti alla trappitara
Se realizzate il piatto con tutta la tranquillità del mondo, vi consiglio di pulire le alici, diliscarle, lavarle bene, scolare e mettere con un po’ di olio in frigo il giorno prima, io se posso faccio così.
Mettere a bollire l’acqua salata per la pasta e nel frattempo preparare il soffritto con gli spicchi di aglio e una volta che l’aglio è quasi rosolato, metteteci anche le alici a pezzetti, finite di cuocere ancora qualche secondo e spegnete.
Mettere gli spaghetti nell’acqua che oramai avrà raggiunto la bollitura, scolate la pasta abbastanza al dente e ripassatela con il condimento in una padella per farla insaporire bene, aggiungete il prezzemolo fresco sminuzzato e il peperoncino fresco.
Impattate e servite.
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Dosi variate per porzioni
Molto saporito questo primo e bello piccante, anche, lo proverò!!
Grazie, poi mi dirai se ti e’ piaciuto.
Mi piace molto questo piatto….è ricco di gusto
Grazie