Pardulas ricetta originale sarda dei dolci di ricotta più apprezzati. Quest’anno sono andata nuovamente in Sardegna per le mie vacanze estive, come l’anno scorso sono riuscita a prendere 4kg in 20 giorni e vi assicuro che farlo non è stato affatto difficile! In Sardegna si mangia bene, ma i dolci, quelli fatti da mani esperte, sono uno spettacolo! Li ho amati tutti, ma quelli che ho apprezzato di più sono state le pardulas di ricotta, che in alcune parti della regione si chiamano anche casadinas, ricottelle o formagelle (perchè si possono fare anche col pecorino fresco). Queste piccole chicche di bontà, tradizionalmente legate al periodo pasquale e ora consumate tutto l’anno, sono dei piccoli cestini di sfoglia sottile a base di semola, acqua e strutto, ripieni di cremosa ricotta dolce, profumatissima di zafferano e agrumi. Le pardulas, ho chiesto la ricetta a tutte le signore che incontravo per strada e ognuna mi dava la sua versione, sono abbastanza facili da fare, ma richiedono degli accorgimenti preziosi, come quello di utilizzare ricotta fresca asciutta, anzi molto asciutta e che permetta di formare le palline, e quello di tirare la sfoglia detta anche pasta violada o pasta violata in modo che risulti il più sottile possibile. Adesso, se siete stati in Sardegna e cercate la ricetta per delle pardulas come quelle che avete mangiato lì- io le migliori le ho assaggiate ad Alghero- provate questa ricetta che ho quasi estorto alla venditrice che le confezionava con le sue stesse mani e vedrete che l’amerete. Anche perché io, prima di trovare la chiave delle riuscita quasi perfetta, ho dovuto rifarla tre volte ed ho dovuto chiedere parecchi consigli ad una mia lettrice Sarda!
Andiamo in cucina adesso, le nostre pardulas di ricotta ci attendono! Vi ricordo che se volete restare aggiornati su tutte le mie ricette potete seguire la mia pagina Facebook (qui) e il mio profilo Instagram (qui).
Guarda pure:
- DifficoltàMedia
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione12 Ore
- Tempo di riposo2 Ore
- Tempo di cottura10 Minuti
- Porzioni35
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
- StagionalitàPrimavera
Ingredienti per le pardulas ricetta originale sarda
Ingredienti per fare il ripieno delle pardulas
Ingredienti per fare la base delle pardulas
Per la finitura
Strumenti
Passaggi
Come fare le Pardulas, i dolci di ricotta sardi
Per fare il ripieno delle pardulas dovete partire dalla ricotta, che deve essere fresca di un paio di giorni, ma molto molto asciutta. Più asciutta infatti sarà la ricotta, meno farina dovrete aggiungere alla crema e più morbide risulteranno alla fine. Una volta comprata la ricotta, se troppo fresca e umida lasciatela scolare ancora nella sua fuscella ed eliminate il primo siero, poi avvolgetela nei canovacci e lasciate che siano questi ad assorbire quanto più altro siero possibile. Considerate che 1,5 kg di ricotta fresca, nel mio caso è diventata 1kg e che a dirla tutta, se si fosse asciugata ancora un po’ sarebbe stato meglio. Durante tutto il tempo che la ricotta impiegherà a scaricare il siero, questa dovrà sempre riposare in frigo, protetta da pellicola.
Trascorso il tempo, passatela a setaccio e ottenete una crema fine, unite i tuorli, lo zafferano, l’essenza di vaniglia, la scorza degli agrumi e il succo d’arancia, lo zucchero e amalgamate tutto.
Unite la farina, vi consiglio vivamente di non superare la dose indicata, perché otterreste delle palline da pig-pog dure e gommose (come nel mio primo esperimento). Se vi sembrasse poca e il composto fosse troppo morbido, pazienza, vuol dire che la ricotta era ancora troppo umida e quindi poi, doserete la crema con il cucchiaio o la sac à poche. Amalgamate il tutto e riponete due ore in frigo nella parte più fredda.
Mentre la crema di ricotta per le pardulas riposa, dedicatevi alla preparazione della base di pasta violada. Versate la farina in una ciotola, unite l’acqua e il sale e amalgamate, unite lo strutto e poi passate alla spianatoia.
Impastate vigorosamente per una decina di minuti e fino ad ottenere una massa perfettamente liscia, elastica e omogenea. Avvoltela nella pellicola e lasciatela riposare fino a che non terminerà il riposo della crema.
Trascorso il tempo, stendetela in una sfoglia sottilissima di circa 1mm, potrete fare col mattarello, ma con la macchina della pasta sarete sicuri di ottenere una sfoglia uniforme e perfetta. In questo caso però dovrete passarla più volte, passando da uno step più ampio a uno via via più stretto, io ho posizionato la mia nonna papaera (leggi macchina per la pasta) allo step 4.
Coppate l’impasto con dei coppasta e formate dei dischetti dal diametro di 8cm. Riprendete la crema e delicatamente formate delle palline di ricotta grandi un po’ di più di una pallina da ping-pong. Adagiate una pallina su ogni dischetto.
Se la base tendesse a seccare perché fa troppo caldo, pennellatela con poca acqua, poi procedete a formare i cestini formando delle pieghe d’impasto tutto attorno alla pallina, come a creare dei raggi. Fate attenzione che la pasta sia davvero sottile e poca rispetto al contenuto, infatti questa serve solo a sostenere il ripieno e non darà un valore aggiunto al dolce se fosse troppa.
Cuocete in forno ventilato a 160°C per 30 minuti o fino a che le pardulas prenderanno un colore leggero.
Una volta pronte, pennellatele con il miele e lasciatele freddare. Se gradite potrete anche decorarle con le codette colorate, anche se dopo un po’ tenderanno a sciogliersi e diventare davvero poco gradevoli.
Conservate le pardulas in una vassoio coperto da un canovaccio di cotone e consumatele entro 3-4 giorni.
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Dosi variate per porzioni