Pane di farro e tumminia integrale

Pane di farro e tumminia integrale con lievito madre. Amo fare il pane e mi piace cambiare e mischiare spesso le variatà di farine, oggi voglio preparare con voi un pane rustico molto saporito e particolarmente idratato, realizzato con lievito madre e mischiando insieme la farina integrale di tumminia o timilia e della farina di farro. Il pane realizzato è risultato gustoso, profumato, rustico e si è mantenuto morbido per 4 giorni. Per chi non conoscesse la farina di tumminia, questa si ricava da una varietà di grano detta tumminia appunto, che ha origini molto antiche ed in passato era coltivata in tutta la regione siciliana. Al giorno d’oggi la sua diffusione, risulta invece essere circoscritta solo ad alcune zone della Sicilia. E’ un grano a ciclo breve, viene solitamente seminato a marzo per poi effettuare la raccolta a giugno. Dalla sua lavorazione si ottiene una farina integrale molto ricca di proteine e povera di glutine. La spiga di questo particolare tipo di grano si distingue dagli altri tipi di grano per diverse caratteristiche: per l’altezza, pari a circa 180 cm e per le spighe, che sono più scure e presentano chicchi irregolari rispetto a quelle tradizionali.  Questo grano, adatto ad essere coltivato in condizioni di siccità, si rivela,  molto resistente ed è in grado di crescere senza richiedere speciali cure o tecniche di coltivazione. La farina ricavata ha un elevato contenuto proteico, e  viene utilizzata per la produzione di pane a pasta. I pani ottenuti sono altamente digeribili e durevoli e possono essere conservati per diversi giorni rimanendo di consistenza abbastanza soffice. Ma adesso, se siamo pronti, rivoltiamoci le maniche e andiamo in cucina!


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  • DifficoltàMedio
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione12 Minuti
  • Tempo di riposo12 Ore
  • Tempo di cottura50 Minuti
  • Porzioni2 kg
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 500 gfarina integrale Tumminia
  • 500 gFarina di farro
  • 25 gSale
  • 1 cucchiainoMiele
  • 150 gLievito madre
  • 900 mlacqua di fiori d’arancio

Come fare il pane con farina di timilia e farro

  1. Rinnovate il vostro lievito madre, mettetelo al caldo e aspettate che sia pronto. Mischiate le due farine all’interno della ciotola della planetaria, aggiungete 400g d’acqua e impastate grossolanamente, lasciate a riposo 30 minuti, questo passaggio che si chiama “autolisi” farà in modo che il glutine si formi più facilmente, aiutando la pasta ad incordare meglio. Trascorso il tempo aggiungete il lievito madre rinnovato e giunto a maturazione, il miele o il malto, il sale e il resto dell’acqua.

  2. Lavorate l’impasto per almeno 20 minuti, dovrà passare da una consistenza semi liquida a una elastica e incordata. Quando l’impasto tenderà a staccarsi della ciotola della planetaria lasciandola pulita e farà il velo, cioè potrete tirarne un lembo e questo non si straccerà facilmente, avrete finito. Rivoltatelo sul piano di lavoro, fate qualche piega, senza aggiungere farina, dividete a metà, formate due palle e lasciate puntare all’aria per 30 minuti.

  3. L’impasto si sarà allargato tantissimo, ripetete pieghe e pirlatura, quindi una per volta, infarinate il piano, allungate l’impasto e allargatelo.

  4. Quindi arrotolatelo come in foto e formate un cilindro, schiacciate il cilindro, allargatelo e riformatelo. Infarinate molto bene la cesta da lievitazione e il pane, esagerate con la farina e riponetevi dentro il pane con la chiusura del cilindro rivolta verso l’altro. Riponete al caldo al lievitare fini al raddoppio, ci potranno volere 6-8ore.

  5. A lievitazione avvenuta scaldate il forno alla massima temperatura, se avete una refrattaria mettetela a  metà altezza e scaldatele molto bene, se serve accendete il grill. A temperatura raggiunta, aprite il forno, fate uscire leggermente la refrattaria, rivoltatevi l’impasto e con un taglierino fate delle incisioni veloci. Siate rapidi in tutto questo, non dovete far raffreddare il forno. Cuocete a massimo per 25 minuti, poi continuate a 180°C per altri 25. Trascorso il tempo spegnete, aprite leggermente lo sportello e lasciate il pane ancora dentro per dieci minuti. Il pane sarà pronto, se battendo sotto, farà un suono cavo come quello di un tamburo. Lasciate intiepidire e portate in tavola. Il pane si conserva bene chiuso in un sacchetto di cotone anche per 3-4 giorni.

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Pubblicato da ilcaldosaporedelsud

Salve, mi chiamo Fernanda, sono siciliana di Catania e sono nata nel 1980. Ho uno splendida brigata composta da mio marito e tre meravigliosi figli. Quando mi annoio o sono triste non perdo tempo, faccio le svolte alle maniche e poi di corsa in cucina a preparare qualcosa di buono e sfizioso. Nel mio blog troverete un ampia varietà di ricette, dalle più semplici alle più elaborate, dalle più golose a quelle più giornaliere per approntare un pasto in maniera semplice, pratica e gustosa, ma troverete anche ricette light per quando occorre rimettersi in forma... Insomma, un diario di cucina adatto ad ogni esigenza, che aspettate allora? Andiamo in cucina e prepariamo insieme qualcosa di buono!!

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