Rustico, facile e gustoso! Il baccalà alla napoletana è un piatto tipico della tradizione gastronomica campana. Si prepara in poche mosse e accontenta un po’ tutti! Mi raccomando: munitevi di pane per fare la scarpetta e attenti alle lische!
Ingredienti
- 800 g di baccalà dissalato
- 1/2 cipolla
- 40 g di capperi
- 60 g di olive nere di Gaeta Ficacci
- 2 acciughe sott’olio
- 300 g di pomodori pelati
- 300 g di pomodorini (freschi o in scatola)
- una manciata di origano
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 2 spicchi di aglio
- 1 giro di olio extra vergine di oliva
- un pizzico di peperoncino
- pepe q.b
Vino consigliato
Preparazione
- Tagliare il baccalà in pezzi di media dimensione, lavarlo sotto acqua corrente e infine asciugarlo per bene con carta da cucina.
- Dissalare i capperi lasciandoli a bagno in acqua fresca per circa 15 minuti.
- In un’ampia casseruola soffriggere un paio di cucchiai di olio extra vergine di oliva, 2 spicchi di aglio, 1/2 cipolla affettata finemente, un pizzico di peperoncino e 2 filetti di acciughe.
- Aggiungere i pelati schiacciati, i pomodorini, i capperi dissalati, le olive, una presa di origano e un po’ di prezzemolo e lasciar cuocere per una ventina di minuti. Se necessario aggiungere un bicchiere di acqua tiepida.
- Unire il baccalà al sugo, abbassare la fiamma, coprire con un coperchio e lasciar cuocere il tutto ancora per 10-15 minuti, o comunque fino a cottura del baccalà.
- Servire con abbondante prezzemolo fresco tritato e pepe macinato al momento.
NOTE
O’ baccalà arrecanat
Hai amici napoletani? Ti hanno promesso di cucinarti “o stocc arrecanat” e hai asserito senza avere la più pallida idea di cosa fosse? Niente paura, probabilmente stiamo parlando di qualcosa che hai già mangiato, e magari ti piace pure!
L’arcano è tutto racchiuso nella banalissima differenza tra i più comuni metodi di conservazione del merluzzo. Non tutti infatti sanno che a seconda di come viene conservato, il merluzzo assume il nome di baccalà o di stoccafisso.
- Quando il merluzzo eviscerato viene salato, seccato e conservato in barile, questo assume il nome di BACCALA’.
- Quando il merluzzo eviscerato viene seccato all’aria aperta e affumicato, assume il nome di STOCCAFISSO.
Il termine “baccalà” al napoletano piace già così com’è, ma lo stesso non vale per “stoccafisso”, che a Napoli si trasforma nel più breve e emotivamente sentito “stocc”, che per coloro che si impegnano a parlare la lingua madre diventa “stocco”, mentre per quelli dall’animo internazionale diventa “stock” (probabilmente qualcuno si lascia ispirare dal noto brandy Stock 84). :p
Etimologia a parte, se non sei particolarmente attento alla linea e se le preparazioni un po’ lunghette non ti spaventano ti consiglio una variante molto utilizzata a Napoli: ‘o baccalà arrecanat.
In questa preparazione il baccalà, dopo essere stato spellato, tagliato e lavato sotto acqua corrente, viene asciugato con carta da cucina, infarinato e fritto in abbondante olio di semi. Fatto ciò si passa alla preparazione del sugo, come indicato sopra.
A questo punto le alternative sono due:
- Il baccalà fritto viene unito al sugo ancora in cottura e viene lasciato insaporire per circa 10 minuti.
- Il baccalà fritto viene disposto in una pirofila da forno su patate affettate (facoltativo) ricoperto con il sugo preparato precedentemente, cosparso con una manciata di pan grattato e poi messo in forno una quindicina di minuti.
Il baccalà così preparato è detto “arrecanat” in quanto insaporito con l’origano. Probabilmente l’origine di questa ricetta è legata alle tipiche preparazioni napoletane del periodo Natalizio. Il baccalà “indorato” (infarinato) e fritto viene preparato quasi sempre la sera della Vigilia di Natale e data l’indole della massaia napoletana a preparare cibo per un reggimento, puntualmente resta. Per la mamma napoletana il cibo non si spreca mai e per questo l’indomani per dare una nuova identità a quel povero baccalà fritto ormai freddo e triste, lo addobba a festa impreziosendolo con pomodoro, olive nere di Gaeta e capperi. Così, grazie o’ baccalà arrecanat pure quel povero Don Salvator che si è svegliato alle 4.00 di mattina per andare al mercato del pesce di Pozzuoli a comprare quanto ordinato dalla moglie, sarà sazio e contento! ;p
Alla prossima ricetta!
Valeria 🙂
Sarà buonissimo cucinato così!
Un bacio
Claudia
http://www.beautylicious.it
Ciao Claudia! Piacere di averti tra le mie lettrici! Eh si…..ti confermo che il baccalà preparato così è davvero ottimo! Mio marito ne va ghiotto! Noto con piacere che sei una blogger, vengo subito a dare un’occhiata da te! 🙂