Conosciamo le ciliegie

Sarà perchè il suo periodo di maturazione coincide con la fine della scuola, ma quando si pensa alle ciliegie vengono subito in mente le vacanze, le giornate di sole all’aria aperta, i primi caldi e le passeggiate nella natura.

Conosciamo meglio le ciliegie, un frutto amato da grandi e bambini, dalle numerose virtù salutari e molteplici utilizzi in cucina.

La raccolta di questo frutto inizia proprio nel mese di giugno e tradizionalmente si conclude il 24 giugno, festa di San Giovanni, periodo in cui, secondo la credenza popolare si sviluppano i “giuanin”, le piccole larve bianche del Dittero Rhagoletis cerasi che si trovano nei frutti infestati in tale periodo, detti appunto “giovannini”, o l’equivalente, nei vari dialetti o lingue locali. In realtà questo è vero per le varietà precoci, ma esistono anche varietà di ciliegie che maturano più tardi, come per esempio la ciliegia S.Giacomo che, come suggerisce il nome, matura il 25 luglio, appunto nel giorno di San Giacomo il Maggiore, diffusa sopratutto nel sud Italia.

Se da noi in Piemonte le più conosciute sono quelle di Pecetto (anche se non appartengono ad un unica varietà), nel resto d’Italia molte sono le tipologie famose, alcune anche accompagnate dal marchio DOP o IGP: si va dalla ciliegia di Vignola IGP alla ciliegia dell’Etna DOP, alla ciliegia di Marostica IGP, ma anche le più note come i graffioni, i duroni o le amarene, che appartengono ad una diversa varietà di pianta (il Prunus cerasus) e insieme a visciole e marasche, sono genericamente definite come ciliegie acide.

Le ciliegie che troviamo abitualmente sul mercato sono i frutti del Prunus avium, conosciuto anche come ciliegio dolce, tuttavia anche se questi frutti sono particolarmente dolci e saporiti, non dobbiamo pensare che siano ricchi di zuccheri e calorie: 100 grammi di ciliegie apportano infatti solo 30 Kcal e il suo zucchero, il levulosio, non presenta controindicazioni nemmeno per i diabetici. Le ciliegie sono ricche di vitamine A e C e di sali minerali, tra cui soprattutto calcio, fosforo, potassio, sodio e magnesio. Tra i benefici per l’organismo importante è la presenza di antocianine, potenti antiossidanti, che rende questi frutti un importante alleato nel bloccare l’accumulo di depositi lipidici nelle arterie e nel combattere l’azione dei radicali liberi. Inoltre sono utili contro infiammazioni e dolori alle articolazioni. Le ciliegie sono diuretiche, aiutano a depurare il fegato e favoriscono il buon sonno. Sono dissetanti e, infine, poiché sono ricche di fibre aiutano chi soffre di stipsi.

Sembrano ormai provati notevoli effetti anti colesterolo: in base ad esperimenti svoltisi nel Michigan (Usa) il loro consumo ridurrebbe il livello di colesterolo nell’organismo grazie alla presenza di sostanze antiossidanti.

Le virtù delle ciliegie non sono racchiuse solo nei frutti: con i peduncoli è possibile infatti realizzare decotti e tisane utili per purificare i reni e calmare la cistite. Nel primo caso sarà sufficiente portare ad ebollizione un litro d’acqua e poi immergervi una manciata di gambi secchi di ciliegia, lasciare in infusione per circa 10 minuti e poi bere la tisana. In caso di cistite si può preparare invece un infuso facendo bollire una manciata di peduncoli spezzati di ciliegio selvatico in un litro d’acqua per 10 minuti, filtrare e bere due tazze al giorno lontano dai pasti.

Infine le ciliegie sono un prezioso alleato della bellezza, grazie alla presenza di caroteni e sali minerali, sono infatti il frutto ideale per proteggere la pelle dal sole e ottenere una tintarella naturale e omogenea. Con la loro polpa inoltre è possibile preparare maschere di bellezza per il viso con un ottimo effetto rivitalizzante per la pelle, soprattutto se irritata, oppure per combattere la tendenza grassa.

In cucina le ciliegie si prestano ad un infinità di preparazioni: confetture, sciroppi, succhi, canditi, sorbetti e liquori (oltre al Maraschino, tipico italiano, altri liquori sono il Kirsch tedesco, il Cherry Brandy e la Ratafìa, di tradizione biellese) e naturalmente dolci, torte e biscotti.

Infine qualche curiosità su questo dolce e succoso frutto: il nome latino Avium fa riferimento al fatto che i semi, i cosiddetti noccioli, contenuti all’interno dei frutti, vengono disseminati soprattutto per opera degli uccelli, attratti dal colore e dal sapore. In molti dialetti italiani, la ciliegia è indicata col termine cerasa, evidente eredità latina. Il ciliegio viene anche coltivato per il suo legno rosato, particolarmente apprezzato nei lavori di ebanisteria, per la produzione di mobili fini e per la fabbricazione delle pipe.

Adesso che conosciamo meglio le ciliegie, provate a preparare questa golosa crostata.