PIGNA DOLCE PASQUALE

La pigna dolce pasquale, anche chiamata Casatiello dolce, è un lievitato dolce tipico campano che si prepara nel periodo di Pasqua. I dolci di Pasqua Napoletani sono molti e sono tutti buonissimi e alcuni di essi sono a buon diritto diventati dolci tipici di Pasqua italiani.

La Pigna è chiamata anche Casatiello Dolce ed è appunto uno dei dolci pasquali per eccellenza della tradizione napoletana e campana.

La Pigna o Casatiello è un dolce lievitato a forma di ciambellone alto oppure di torta alta, profumato delicato ed insaporito da una ghiaccia leggermente liquorosa. Il tutto è decorato con confettini e zuccherini colorati.

La Pigna pasquale dolce prevede una  lavorazione ed una lievitazione abbastanza lunghe, ma è proprio grazie ad esse che acquista la classica trama e consistenza.

Qui in Campania non è Pasqua senza Pigna dolce e se la proverete, sicuramente anche ogni vostra Pasqua futura sarà addolcita da questo delicato dolce napoletano.

Per la ricetta della pastiera napoletana originale cliccare QUI   .

Per la ricetta del casatiello salato cliccare QUI .

Per la ricetta del tortano cliccare QUI .

 

PIGNA DOLCE PASQUALE ricetta casatiello dolce di Pasqua
PIGNA DOLCE PASQUALE ricetta casatiello dolce di Pasqua

Pigna dolce pasquale

 

COSA SERVE?

Ingredienti per 2 casatielli di circa 24 centimetri:

  • Per il “criscito”:
    150 g di farina 00
    1 tazzina di latte (circa 80 ml)
    20 g di zucchero
    1 cubetto (25 g) di lievito di birra fresco
  • Per l’impasto:
    550 g di farina 00
    8 uova
    280 g di zucchero
    150 g di burro fuso
    3 bustine di vanillina o 1 bacca di vaniglia
    1/2 bicchiere di rum scuro
    1/2 bicchiere di liquore anice
    buccia grattugiata di 1 limone
    buccia grattugiata di 1 arancia
    1 pizzico di sale
  • Per decorare:
    200 g di zucchero a velo
    2 cucchiai di succo di limone
    3-4 cucchiai di liquore Strega oppure Vermouth
    confettini colorati q.b.

 

 

PIGNA DOLCE PASQUALE ricetta casatiello dolce di Pasqua
PIGNA DOLCE PASQUALE ricetta casatiello dolce di Pasqua

Pigna dolce Pasquale

 

 

COME SI PROCEDE?

Preparare il “criscito”. Sciogliere il lievito in latte tiepida e zucchero. Lasciarlo riposare per 5-10 minuti in modo che si attivi (per scoprire tutti i segreti della attivazione del lievito di birra cliccare QUI ).
In una grossa scodella unire la farina e il lievito attivato. Amalgamare bene gli ingredienti tra di loro e far riposare per un paio di ore o comunque fino a che non abbia raddoppiato il proprio volume.

Preparare l’impasto del casatiello dolce. A questo punto, aggiungere alla ciotola del “criscito” tutti gli ingredienti dell’impasto nell’ordine seguente: farina, buccia grattugiata di arancia e limone, semi di vaniglia, liquori e burro fuso ed iniziare ad impastare; quindi incorporare le uova una per volta sempre impastando (non aggiungere l’uovo successivo fino a che il precedente uovo non sia stato completamente assorbito dall’impasto).
Lavorare moltissimo l’impasto così ottenuto. Io l’ho lavorato a mano per circa 30 minuti, se avete una impastatrice usatela!!

Distribuire il composto della Pigna di Pasqua in due stampi a ciambella oppure in due teglie del diametro di circa 24-26 centimetri e dell’altezza di almeno 12 centimetri ben imburrati.

Coprire le teglie con una pellicola oppure con un panno umido e far riposare le Pigne dolci Pasquali in luogo caldo fino al raddoppio di volume. Il raddoppio di volume richiederà tempi lunghi in quanto il burro e le uova ne rallentano la lievitazione. Quindi non temete se dopo 2-3 ore non sarà raddoppiato di volume, armatevi di pazienza e aspettate. I risultati si vedranno, ci vorrà solo un po’ di tempo. Quando la pigna sta per arrivare al bordo, togliete la pellicola o i panni umidi in modo che non si attacchino all’impasto.

Quando i casatielli dolci pasquali saranno raddoppiati di volume, infornarli in forno già caldo a 180°C e far cuocere per circa  30-45 minuti in base alla potenza del forno.

Sfornare e far raffreddare completamente le Pigne dolci Pasquali prima di toglierle dalle teglie.

 

 

PIGNA DOLCE PASQUALE ricetta casatiello dolce di Pasqua
PIGNA DOLCE PASQUALE ricetta casatiello dolce di Pasqua

Pigna dolce pasquale

 

 

Poggiare ciascuna pigna dolce pasquale sui piatti da portata.

Preparare la ghiaccia per la decorazione. Mettere lo zucchero a velo in un piatto, aggiungervi il succo di limone e, a goccia a goccia e sempre mescolando, aggiungere anche il vermuth fino a che non si sarà ottenuta una cremina.

Decorare i casatielli dolci pasquali. Spalmare immediatamente la cremina così ottenuta sulla pigna dolce pasquale e decorarla subito con gli zuccherini colorati. La ghiaccia tende ad indurire in pochi secondi, perciò siate rapidi nello spalmare la cremina sul casatiello dolce e nel decorarlo con gli zuccherini, altrimenti non riuscirete né a stendere la ghiaccia né a decorarla con gli zuccherini colorati.

A questo punto, se riuscite a resistere al profumino intenso del casatiello dolce, fatelo riposare per 18-24 ore in modo che si stabilizzi e raggiunga la sua consistenza ideale. Altrimenti tagliatelo subito e cominciate a mangiarlo, tanto è grande probabilmente per le 24 ore successive riuscirete a conservarne qualche fetta e a capire qual è la vera consistenza della pigna dolce pasquale!

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Pubblicato da inventaricette

Inventaricette è il blog di ricette di Maria Della Vedova, Medico per professione e Food blogger per passione.

11 Risposte a “PIGNA DOLCE PASQUALE”

  1. Veramente la pigna è un dolce tipico di CASERTA, assolutamente non di Napoli! Non capisco per quale motivo si continui a dire che sia napoletano, così come la mozzarella di bufala…!!! Anzi, se alla maggior parte dei napoletani parli della pigna o casatiello dolce, non lo conoscono nemmeno e ti rispondono dicendoti che esiste un solo casatiello a Napoli, ossia quello salato……………….quasi si arrabbiano. Quindi, date a Cesare quel che è di Cesare.

  2. Veronica, spesso si parla di dolci napoletani per intendere dolci della regione Campania perché in Italia e nel Mondo l’aggettivo Napoletano è ormai utilizzato per qualsiasi cosa che interessi la Campania. Ma hai fatto bene a precisare 🙂

  3. Ciao…vorrei provare a fare questa ricettina. Vorrei sapere secondo te con una planetaria se viene bene…perchè so che si deve sbattere a mano l’impasto per molto tempo finchè non fa le bolle…ed è proprio questo che mi fa desistere.
    Grazie e complimenti per la spiegazione!

    1. Ciao Sally 🙂 Certo, se hai una planetaria il lavoro diventa veramente molto molto semplice. Sei fortunata, quindi utilizzala e vedrai che in poco tempo e con il minimo sforzo il tuo impasto sarà pronto! Grazie a te …. spero ti piacerà, tienimi aggiornata! 🙂

        1. Donatella dipende dall’ambiente in cui si fa lievitare, anche 8-12 ore … non c’è un tempo preciso. Ma ci vuole tempo perchè i grassi la rallentano molto. Comunque se dopo 10-12 è sotto 1 centimetro dal bordo, puoi infornarla lo stesso.. il calore dal forno darà un colpo finale alla lievitazione e la aiuterà a crescere ancora

          1. Donatella mi sembra veramente stranissimo. Forse l’ambiente di casa tua è un pò freddo? Comunque a questo punto mettila in forno, accendi il forno alla minima temperatura e lascia che cresca così. Quando avrà raggiunto il bordo, alz la temperatura del forno a 180°C. Fammi sapere

  4. Allora eccomi…ho fatto un impasto, se mi riesce bene ne farò ancora. Ho scelto questa ricetta tra tante perché mi sembra la più vicina a una che mi diedero anni fa , ma spiegata benissimo. Allora ho fatto il criscito mi sembrava un po’ liquido ma…wow è cresciuto bene e tanto! Poi ho messo tutti gli ingredienti insieme nell’impastatrice e me ne sono andata in un’altra stanza…a un certo punto sono andata a controllare e l’impasto si era attorcigliato attorno alla pala…ho capito che forse era pronto perché mi dicevano che quando lo sbatti a mano l’impasto si deve staccare dalle mani. Ora l’ho messo a crescere, la mia paura è che si attacchi alla pellicola e quando la vado a togliere si abbassi l’impasto. Riguardo il forno inizialmente spento…mi fa un po’ paura…speriamo bene. Ma finora la tua ricetta è super e ho assaggiato l’impasto ed è molto buono . Grazie

    1. Sally leggo ora il commento. Allora come è venuta? Io di solito durante la lievitazione quando vedo che sta raggiungendo il bordo tolgo la pellicola in modo che non si attacchi all’impasto. Ora lo specifico bene anche nella ricetta, è stata una sciocca omissione! Tienimi aggiornata!

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