Khubz bil A3chab (Libia)

Lo Stato della Libia è uno Stato del Nordafrica.

Nel 1911 l’Italia di Giolitti dichiarò guerra all’Impero ottomano per ottenere il controllo della Tripolitania e della Cirenaica.

Nel 1969 re Idris venne deposto da un gruppo di ufficiali nasseriani.

Il paese fu ribattezzato Repubblica araba di Libia e Mu’ammar Gheddafi resse il governo provvisorio, che avviò un programma di nazionalizzazioni delle grandi imprese e dei possedimenti italiani, chiudendo inoltre le basi militari statunitensi e britanniche.

Solo nell’ ottobre 2011 Gheddafi fu catturato e l’uccisione portò alla caduta del suo regime e alla fine della guerra.

La Libia è precipitata da allora nel caos, con molti Paesi stranieri che vogliono far sentire la loro influenza sul territorio libico, come Turchia, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita ed Egitto, ma anche la Russia e alcuni paesi europei, come la Francia e l’Italia che tenta di ritagliarsi un ruolo nel tentativo di avviare un processo di pacificazione tra le attuali milizie in campo che sono il governo guidato da al-Sarraj, sostenuto dall’Onu, e l’esercito guidato dal generale Haftar.

Senza dimenticare le zone sotto il controllo dei combattenti Tuareg, quelle guidate dalle milizie Tubu e una parte del territorio libico in mano allo Stato islamico.

La cucina libica è un misto di cultura araba e mediterranea con una forte influenza italiana, con un occhio alla tradizione ebraica (impiego di frattaglie e la marinatura di carne e pesce) e alla cultura coloniale francese.

Il popolo libico preferisce mangiare a casa, eccetto il venerdì, quando sulla costa si fanno dei picnic consumando il cibo da un grande piatto comune dal quale i commensali si servono utilizzando come posate mani e pane.

Tra questi il bazin, un pane azzimo preparato con orzo, acqua e sale, il Ka’k maleh, una sorta di focaccina all’olio, e il Khubz bil A3chab خبزة بالأعشاب il cui impasto è fatto con una combinazione di farina, olio d’oliva, zucchero, sale e lievito.

Può essere aromatizzato con ingredienti come timo, prezzemolo, rosmarino, olive, peperoncino, formaggio o paprica.
Khubz vuol dire “pane” in arabo.

Ricetta Khubz bil A3chab Libia
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo1 Ora
  • Tempo di cottura35 Minuti
  • Porzioni8 persone
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaMediorientale

Ingredienti

  • 650 gfarina
  • 50 mlolio di oliva
  • 250 mlacqua calda
  • 25 glievito di birra fresco
  • 4 cucchiainizucchero
  • 2 cucchiainisale
  • q.b.aromi (timo, prezzemolo, rosmarino)
  • q.b.peperocino e paprica
  • q.b.olive denocciolate e/o formaggio (opzionale)

Preparazione

  1. Unire tutti gli ingredienti liquidi e mescolare con lo zucchero.

    Aggiungere la farina con il lievito fatto sciogliere in 1/2 bicchiere di acqua calda e il sale.

    Aggiungere gli aromi e le spezie (e le olive e/o il formaggio).

    Coprire e lasciare riposare in un luogo caldo circa un’ora.

    Ungere una tortiera larga (circa 20 cm per 20 cm), versare l’impasto. Spennellare generosamente con olio d’oliva.

    Cuocere in forno a 220° C fino a doratura (circa 35 minuti).

    Togliere dalla tortiera e lasciare raffreddare.

    Servire con un classico tè alla menta.

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Khubz bil A3chab خبزة بالأعشاب , si traduce in italiano come “pane alle erbe” .

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.

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