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Il rabarbaro di casa mia continua da molti anni…

Il rabarbaro (genere Rheum) di casa mia continua da molti anni a seguire le mie stagioni, regalandomi gustose costole rossastre.

Una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Poligonacee, originaria dell’Asia, con circa 60 specie.

Mi piace coltivare le piante che consumo con maggior frequenza. Ora il mio orto è piccolo, ma ricco di essenze che completano la cucina di casa mia.

In genere cresce nelle zone montuose, poiché predilige climi freschi e umidi. La pianta del rabarbaro si caratterizza per avere un grande rizoma dal quale, a primavera, si sviluppano le foglie, grandi e con un lungo picciolo carnoso. I fiori, piccoli e numerosi, sono riuniti in infiorescenze a pannocchia e vanno dal bianco al rosa-rosso. I frutti sono acheni a tre spigoli. Il rabarbaro ha un uso sia alimentare sia medicinale.

Sono anni che coltivo il rabarbaro per le sue coste rosse e acidule, che consumo abitualmente fresche, passate nello zucchero al primo assaggio per capirne la giusta acidità, per poi preparare altre conserve.

Il rabarbaro di casa mia continua da molti anni…

È una pianta che non richiede molte attenzioni, giusto un poco di umidità per mantenersi croccante e crescere liberamente. Diventa alta circa un metro e mezzo, facile da coltivare e gustosa da utilizzare nelle crostate abbinate alle fragole, nelle insalate regalando quel tocco di acidulo contrasto, oppure candito da utilizzare per le preparazioni varie in cucina.

Inoltre, si possono produrre amari con proprietà digestive e come miglioratore aromatico di altre essenze per liquori.

Si utilizza soprattutto il picciolo, mentre le radici, che vengono raccolte in autunno, vengono utilizzate a fini terapeutici. Le foglie potrebbero essere un’alternativa agli spinaci, ma per l’alto contenuto di acido ossalico ne viene sconsigliato il consumo.

La sua zona di origine sembra sia la Cina, oltre cinquemila anni fa, e veniva utilizzato a scopo curativo. Intorno al 1700 arriva anche in Europa, utilizzato per preparare decotti e infusi.

Ricette

Infuso per la digestione

5 g di rabarbaro rizoma essiccato, due grammi di genziana maggiore, 10 gr di menta, 10 gr di finocchio.

mescolate le erbe è utilizzate un cucchiaino in 250 ml di acqua bollente. Lasciate in infusione per una decina di minuti filtrate spremendo bene le droghe vi servirà a gestire e digestioni difficili.

Coste in agretto

tagliare le 300 g di coste piccoli pezzi sistemare in una padella con poco olio, aggiungere due cucchiai di zucchero, un pizzico di cannella, mezzo bicchiere di aceto di mele far rosolare delicatamente servire con carni lessate oppure crostini di pane.

Proprietà del rabarbaro

Il rabarbaro ha proprietà antiossidanti, che aiutano a regolare il lavoro degli intestini grazie alla presenza di flavonoidi; ha anche un’azione antinfiammatoria e aiuta a stimolare la produzione di succhi gastrici e facilitare la digestione. Un consumo controllato contribuisce alla depurazione del fegato. Tonico, astringente, per la presenza dei tannini, mentre un uso eccessivo crea effetti purgativi.

Come scritto sopra, il sapore acidulo e amarognolo è ideale per preparare composte per farcire le nostre crostate. Un ottimo abbinamento: confettura di fragole e rabarbaro.

Rabarbaro candito per accompagnare i nostri dolci oppure in agrodolce, come contorno per carne e pesce; mostarda di rabarbaro per formaggi stagionati.

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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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