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Basta una cottura lenta per potersi rilassare?

Basta una cottura lenta per potersi rilassare?

E trovare calore in una giornata grigia?…Forse si, potrebbe bastare.

Ci sono dei giorni che abbiamo bisogno di conforto, allora cerchiamo di fare qualcosa che ci aiuta a stare bene con noi stessi. A volte ci basta cucinare, altre abbiamo bisogno di musica oppure un libro ci apre altre prospettive. Io trovo conforto nel cucinare, nello scrivere oppure nella natura…

Osservo, penso scrivo…Spesso cucino; mi dà sollievo e soddisfazione poter creare con la mente e le mani.

Una buona zuppa, una torta…

Ci sono giorni che si ha bisogno di trovare qualcosa, giorni che cerchiamo risposte…

Abbiamo ognuno di noi dei punti di riferimento.

Anche questo mio scrivere un blog è un punto di riferimento in cui rifugiarmi e scrivere parole.

La cucina serve a trasmettere parole, come una poesia o un racconto…La cura, l’attenzione dei particolari, la fretta.

Avevo messo la sera precedente dei legumi a bagno per poterli cuocere e ricavarne una zuppa…Poi decisi di cambiare rotta. Al mattino quando mi trovai questi legumi tra le mani, pronti per avviare una cottura decisi che cambiavo ricetta, la trasformavo in qualcosa di più di una semplice zuppa come sono solita fare.

Basta una cottura lenta per potersi rilassare?

Una buona ricetta, nata all’improvviso…

Vi serviranno 2 ettogrammi per tipo di legumi secchi; fagioli rossi, ceci, cannellini. Cavolo nero tagliato fine. Carota, sedano cipolla per il soffritto. Costine di maiale, un pezzo di salsiccia buona, un pezzo di due/tre etti di brutto e buono di vitello…vino bianco per sfumare, sale poco olio. Crostoni di pane arrostito e insaporiti con aglio.

Procedimento per cuocere la zuppa per caso…

La sera precedente mettete a bagno i legumi con un pizzico di bicarbonato. Passata la notte, cominciate con la vostra preparazione…Il top si ottiene sulla stufa a legna e nel coccio di terracotta. Il coccio è di casa, la stufa a legna purtroppo ora mi manca. Questo piatto è nato un giorno di fine inverno per far fuori le scorte invernali e far posto al nuovo…Ma come scritto prima, cambio di rotta…Torniamo alla nostra ricetta…Al mattino sciacquate i legumi e scolateli; fate rosolare le carni tutte insieme e sfumate con vino, aggiungete poi le verdure del soffritto tagliate a tocchi non troppo piccoli; ora potete aggiungere i legumi e il cavolo tagliato a listarelle e privato della costa centrale…Ne bastano 6/7 foglie, unite anche un mazzetto di erbe aromatiche e coprite con acqua calda. Portate a cottura lentamente, a fuoco basso e la pentola coperta. Ogni tanto date uno sguardo che non si asciughi troppo. Per ottenere un buon risultato ci vogliono almeno 4 ore…La carne diventa morbidissima e i legumi in parte si sfaldano formando una salsina strepitosa! Servite la zuppa con i crostoni di pane e, eventualmente un pizzico di peperoncino!

Il pensiero di poter modificare le nostre decisioni, di cambiare “rotta” per poter dare una svolta diversa.

La cottura lenta ci serve per pensare e per prenderci cura di qualcosa.

Come coltivare una pianta…Come far crescere un progetto…Per poterlo condividere, per poter guardare ogni prospettiva e modificare il percorso seguendo le necessità, per essere pronti al cambiamento.

A volte una cottura lenta inaspettata ci offre l’occasione di pensare alla nostra vita, a prenderci cura e trasmettere calore. Si credo che una cottura lenta possa offrirci una giornata rilassante.


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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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