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Misteriosamente sambuco…Fiori foglie e bacche

Misteriosamente sambuco…Fiori foglie e bacche.

Nel medioevo “Sambuco” si utilizzava per indicare diversi strumenti musicali; flauto, cornamusa, alcuni strumenti a corda.

Con il suo legno si costruiscono cerbottane e zufoli, il famoso “Flauto magico” leggenda germanica, era ricavato proprio da un ramoscello svuotato di sambuco.

Nell’antica tradizione cristiana si poneva sul capo del defunto una corona di fiori o bacche di questa piante come ponte efficace per l’aldilà.

I fiori riuniti in una densa ombrella bianca dal profumo intenso e ricca di minuscoli fiorellini.

In seguito, si trasformeranno in piccole bacche violacee dal sapore dolce acidulo.

La pianta può raggiungere i cinque metri di altezza, cresce in tutta Italia fino ai 1500 mt

Si utilizzano fiori, bacche e corteccia.

La marmellata favorisce lo svuotamento intestinale. Utile anche per i bambini.

Si crede che le bacche siano utili a far arrivare la montata lattea.

Lassativo, diuretico, sudorifero.

Si consiglia di non abusare di nutrirsi di questa pianta; per non incorrere a eventuali dolori addominali, nausea.

Misteriosamente sambuco…Fiori foglie e bacche.

Sciroppo di sambuco

Lavare e asciugare 500 grammi di bacche di sambuco, passare al setaccio, raccogliere il succo pesarlo e unire la stessa quantità di zucchero. Bollire lentamente per dieci minuti, imbottigliare e sterilizzare. Si beve puro o diluito con acqua.

Questa pianta è residenza dal Piccolo Popolo, protegge se piantata vicino alle case, da ogni male.

Si utilizza per la costruzione di talismani contro negatività e problemi.

Legno ideale per la costruzione di bacchette magiche

La legna utilizzata nei falò dei Beltane proviene da nove alberi, tra cui il sambuco.

Sciroppo di fiori di sambuco

20 fiori (ombrelle) di fiori di sambuco

1 litro di acqua

15 grammi di acido citrico

1 chilogrammo di zucchero

2 limoni non trattati

In un vaso di vetro sistemate i fiori dopo averli scrollati per allontanare eventuali ospiti; non si lavano, per non portare via tutti gli aromi,

coprite con i limoni tagliati a fette e l’acqua. Lasciate macerare per 48 ore.

Al termine del tempo necessario, setacciate tutto il liquido e strizzate bene tutte le parti, fiori e limoni. Aggiungete lo zucchero e l’acido citrico, mescolate bene e fate sciogliere sul fornello fino a ebollizione. Bollite per due minuti e imbottigliate in bottiglie di vetro a chiusura ermetica. Conservare al buio. Dopo aperta la bottiglia consumatela nel giro di un mese.

Fiori di sambuco fritti preparate una pastella con 100 grammi di farina, due uova, acqua. Immergete i fiori puliti e non lavati, friggete in olio bollente e cospargete di zucchero o sale.

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Pubblicato da Enza Squillacioti

Enza amante della vita all’aria aperta e della natura da cui trae ispirazione per i suoi hobby Da pochi anni ha smesso di cucinare, pur restando con la testa e il cuore nel mondo del cibo. Specializzata nella cucina tipica piemontese, rustica. Ha collaborato come coach organizzando corsi di cucina. Appassionata di erbe spontanee mangerecce che utilizza e risalta nelle sue preparazioni La passione e la ricerca del buon cibo fanno da base. Coltiva il suo orto, con una particolare attenzione alle erbe aromatiche, alleva le sue ”polle” per avere uova fresche. Insieme al marito ha trasmesso la stessa passione ai figli che conducono le proprie aziende agricole, con allevamento ovino e caprino e produzione di formaggi e carni. Nasce o meglio rinasce come autrice, in tempo di “clausura” dovuti a molteplici fattori. Scrive e descrive con passione; le sue poesie raccontano stati d’animo e sensazioni. Non sempre elaborati sulla propria persona, ma come riflesso della nostra società. Un gioco di parole, consapevole a volte ripetitivo, poiché innamorata delle parole stesse. Riporta ciò che la circonda, nella quotidianità, tra la folla o semplicemente nelle sue peregrinazioni nella natura. Solitaria seppur estroversa, poliedrica nei suoi interessi, che mette in risalto in momenti alterni; tutti legati da un filo conduttore, il legame con la terra e le emozioni; che interagiscono con il plasmare forme ceramiche o legnose oppure circondarsi di sassi e forme naturali. Confluisce la stessa passione nel rapporto con le erbe, le piante e la cucina, passando per la musica i libri e la curiosità… Nel tempo libero si occupa di trascrivere il suo mondo sul blog Variabilicontaminazioni.blog

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