Oggi vorrei condividere on voi un problema che ho con Krissa da qualche mese: magari qualcuno è nella mia stessa situazione e il mio caso può aiutarlo. Da poco abbiamo cambiato casa e lei non vuole stare sola nel nuovo appartamento. Ulula, piange, gratta il portone. Questo mi costringe a portarla con me in ufficio tutti i giorni (poco male, perchè dorme tutto il tempo). Non posso assentarmi nemmeno 5 minuti per andare a fare la spesa che quando torno trovo gli occhi dei vicini puntati addosso. Non vuole nemmeno stare con altre persone che conosce.
Ho deciso di prendere la situazione in mano e da qualche settimana sembra che le cose vadano meglio, anche se non riesco ancora ad assentarmi per periodi più lunghi di 10 minuti. Mi hanno detto che il cammino è lungo e devo avere pazienza, così vorrei condividere con voi gli esercizi che sto facendo nella speranza che possano aiutare altri.
Cosa fare quando il cane ulula in nostra assenza
- Per prima cosa: interrompere qualsiasi rituale quando ce ne andiamo o ritorniamo a casa. Ignoriamo completamente il cane, nessuno sguardo, nessuna carezza e nessun saluto per almeno 10-15 minuti (da parte di tutte le persone che vivono con lui!). In ogni caso, dandogli attenzione dopo un quarto d’ora dal nostro ritorno, il cane imparerà che in effetti non gli daremo subito ed automaticamente attenzione ogni volta che torneremo a casa. Questo lo aiuterà molto ad imparare a gestire l’eventuale ansia e riuscirà a rilassarsi meglio quando non saremo con lui.
- Ridurre, in generale, la quantità di attenzione e di lodi che diamo al cane senza motivo. Se il cane viene lodato costantemente o gli viene data spesso attenzione anche quando non ha fatto nulla, comincerà ad aspettarsi sempre lodi o attenzione in ogni momento della giornata. Figuriamoci la sua reazione quando è solo e nessuno lo considera… In alternativa, se come scritto sopra gli facciamo capire che avrà attenzione solo quando se la sarà meritata (cioè quando si sarà calmato), ne sentirà meno la mancanza quando saremo fuori casa per diverse ore.
- Assicuriamoci che il cane faccia la giusta dose di esercizio fisico al giorno. Se non soddisfiamo i suoi bisogni primari lui non sarà soddisfatto e pronto ad affrontare le ore di solitudine
- Cominciamo con il lasciarlo solo 1 o 2 minuti e poi ritorniamo nella stanza in modo che ci possa vedere e possa capire che siamo “ritornati”. Aumentiamo gradualmente il tempo in cui lo lasciamo solo a 3 o 4 minuti, senza fretta, fino ad arrivare a 10 minuti e più, finché non arriviamo a lasciarlo solo per un’ora o due senza che si lamenti.
- Infine, quando il nostro cane è particolarmente agitato, possiamo dargli una pipetta di Rescue Remedy (fiori di Bach). Si tratta di un rilassante anche per umani e dovrebbe aiutare a calmarlo.
Un consiglio: evitiamo di dare una risposta immediata, come un grido o un rimprovero da lontano, perché potrebbe interpretarlo come conferma o rinforzo (“io abbaio e mi rispondono”) o come un ricevere attenzione a richiesta. La cosa che più sbagliavo con Krissa era il mio atteggiamento sempre eccessivamente permissivo. Cercate di essere duri, altrimenti non funzionerà niente e vi ritroverete a essere succubi del vostro cane.
Per altri consigli sull’argomento vi rimando a questa pagina: Se il Beagle abbaia quando non ci siamo