Stecche di Jim Lahey

Le stecche di Jim Lahey sono delle simil baguette ad alta idratazione e senza impasto. Potrei provare a descrivere la loro bontà ma non renderei loro giustizia; l’unico consiglio che mi sento di darvi è: provatele! Per la loro realizzazione non occorrono strumenti particolari, avrete bisogno solo di una forchetta e delle vostre manine. E non è richiesta alcuna abilità particolare; è una ricetta in cui occorre solo il tempo, quello di lievitazione. Perfette da mangiare come sostitute del pane o per realizzare tanti sfiziosi sandwich, quando le sfornerete sentirete il loro profumino in cucina a cui sarà impossibile resistere!

Visto il titolo, alcuni si saranno chiesti: “ma chi è Jim Lahey”? È l’inventore del pane senza impasto, e questa ricetta prende spunto dall’omonimo libro. Devo ringraziare la mia amica Lifferia, da cui ho preso la ricetta e che mi ha dato l’opportunità di sfogliare il libro in questione. La ringrazio soprattutto per avermi incuriosita a realizzare queste stecche. Una volta che le proverete, non potrete più farne a meno!

Stecche di Jim Lahey

Stecche di Jim Lahey

Ingredienti
per 4 stecche

400 g farina 0 (oppure farina di mais o di crusca)
350 g acqua
60 g circa di olio extravergine d’oliva
3 g sale
3 g zucchero
3 g lievito di birra fresco
3 g circa di sale grosso

farina 0 per la spianatoia
semola rimacinata di grano duro

In una ciotola mescolare la farina con il sale. In una caraffa, stemperare il lievito con l’acqua e lo zucchero, quindi aggiungere un po’ alla volta l’acqua alla farina, amalgamando con una forchetta per circa 30 secondi, fino ad ottenere un composto molto umido e appiccicoso. Coprire con la pellicola e far riposare a temperatura ambiente in un luogo al riparo da correnti d’aria, dalle 12 alle 18 ore fino al raddoppio.

Trascorso questo tempo, trasferire l’impasto sulla spianatoia abbondantemente infarinata. Con l’aiuto di una spatola flessibile ripiegare un lembo di pasta verso il centro e ripiegare anche il lembo opposto. Ripetere l’operazione una o due volte, formare una palla piuttosto schiacciata. Pennellare la superficie con poco olio extravergine e distribuire una piccola quantità di sale grosso, che si dissolverà.

Infarinare abbondantemente un panno di cotone pulito con la semola, trasferirvi l’impasto con la giunzione delle pieghe rivolta verso il basso. Se l’impasto dovesse risultare molto appiccicoso, spolverizzarlo con la semola per impedire che si attacchi al tessuto. Ripiegare i lembi del panno sull’impasto e far riposare ancora, da una a due ore, fino al raddoppio. Vi accorgerete che l’impasto è pronto quando, premendo delicatamente con un dito sull’impasto, rimarrà un’impronta profonda di circa mezzo centimetro; se invece scompare immediatamente, l’impasto deve lievitare ancora.

Trascorso questo tempo, foderare una leccarda con carta da forno ed ungerla con l’olio. Trasferire l’impasto sulla spianatoia infarinata e dividerlo in quattro parti. Stirare delicatamente ciascuna porzione fino a ricoprire l’intera larghezza della leccarda, ottenendo così quattro stecche ed avendo cura di mantenere almeno 2,5 centimetri tra l’una e l’altra. Spennellare la superficie delle stecche con l’olio extravergine e distribuire il sale grosso rimanente.

Cuocere in forno preriscaldato a 250° per circa 15-25 minuti, fino a doratura. Lasciare raffreddare 5 minuti sulla leccarda, quindi trasferirle su una griglia fino a raffreddamento completo.

Stecche di Jim Lahey

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