Struffoli napoletani tutti i segreti passo dopo passo ! Ricetta infallibile di mia nonna

Struffoli napoletani tutti i segreti passo dopo passo

La ricetta di questi struffoli napoletani DOC è della mia nonna paterna, conservata gelosamente in famiglia e tramandata di generazione in generazione.

Gli struffoli sono il dolce natalizio per eccellenza immancabile a Napoli tra il Natale e Capodanno, dolce allegro e festoso, decorato con frutta candita e confettini colorati, si usa anche portarlo in dono (sempre graditissimo) a parenti e amici.

L’impasto è facilissimo da preparare, è necessaria solo un po’ di pazienza e attenzione nell’esecuzione e durante la frittura, ma se seguirete la mia ricetta originale e i suoi SEGRETI passo dopo passo, non avrete problemi di sorta, è una ricetta infallibile.

Tengo a precisare che i veri struffoli napoletani NON sono morbidi, e NON ci va assolutamente il lievito, infatti è importante utilizzare il miele grezzo, piuttosto che quello liquido. Quando si taglia la fetta: deve essere compatta e gli struffoli devono essere uniti tra loro, non slegati.

Se volete preparare questi magnifici struffoli in grandi quantità, per velocizzare la preparazione vi consiglio (invece di formare i filoncini di pasta a mano) di stendere la pasta in sfoglie sottili con la sfogliatrice per la pasta e poi tagliarla in pezzettini (ve la regalate a Natale e ve la ritrovate già per le chiacchiere di Carnevale ed in generale per la pasta fatta in casa).

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CUCINA NAPOLETANA DOC

Struffoli napoletani tutti i segreti passo dopo passo
Struffoli napoletani
  • DifficoltàMedia
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione40 Minuti
  • Tempo di riposo30 Minuti
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni8 persone
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàNatale

Ingredienti per gli Struffoli napoletani tutti i segreti passo dopo passo

Per l’impasto degli struffoli

500 g farina 00
80 g strutto (o burro, MA lo strutto conferisce friabilità)
5 uova
2 tuorli
60 g zucchero semolato
10 g sale fino
5 ml estratto di vaniglia
1 limone (grattato)
1 g cannella in polvere
20 ml liquore all’anice

Per la frittura e assemblaggio degli struffoli

400 g miele (grezzo)
30 g zucchero semolato
2 arance
2 mandarini
1 limone
1.5 ml olio di oliva (per friggere)

Passaggi per gli Struffoli napoletani tutti i segreti passo dopo passo

Versate innanzitutto, nella planetaria sugna e farina e dare un giro con frusta K, poi aggiungere le uova (5 intere e due rossi) lo zucchero (60 g), sale, vanillina, scorza grattata di 1 limone, la cannella e l’anice e impastare fino a quando l’impasto non appiccica le mani. Poi mettete l’impato a riposare in frigo coperto per un oretta circa (il riposo dell’impasto è importante).

Struffoli napoletani tutti i segreti passo impastodopo passo
Impasto a riposo

Trascorso il tempo necessario, si passa a formare i filoncini di pasta (oppure per velocizzare, potete utilizzare la sfogliatrice) infarinando poco il piano da lavoro e cercando di utilizzare meno farina possibile.

I filoncini devono essere sottili (questo è il segreto per averli più friabili !) e una volta formati si tagliano con il coltello a piccolissimi dadini (in frittura, per la presenza delle uova crescono e si gonfiano) e si dispongono su di un piano infarinato, senza sovrapporli.

Una volta terminato l’impasto, mettere a riscaldare una padella a bordi alti (o l’apposita friggitrice) l’olio di oliva (deve essere bollente, a circa 175° gradi) e friggere gli struffoli pochi alla volta (importante !) avendo cura di passarli prima in un passino per eliminare la farina in eccesso (questo è il segreto ! per evitare che durante la frittura fuoriesca l’olio dalla padella) l’olio deve essere caldo, ma non bollente (altrimenti coloriscono troppo esternamente e non cuociono bene dentro) appena sono dorati, porli in un piatto su carta assorbente.

P.S. : nel caso, durante la frittura, l’olio cominci a fare schiuma, inserite un cucchiaio di acciaio e girare per evitare che l’olio fuoriesca dalla padella.

Terminata la frittura, fare sciogliere in una pentola larga a bordi alti, 400 g di miele grezzo (in genere si calcola per mezzo chilo di struffoli già cotti, 250 g di miele grezzo, questi della foto erano 700g) con 30 g di zucchero, due arance, due mandarini ed un limone grattati ed appena il miele si è sciolto e bolle, si versano gli struffoli e si intridono tutti bene con il miele girandoli delicatamente con un cucchiaio grande, attenzione farli stare troppo sul fuoco, altrimenti caramellano e diventano duri, invece devono essere friabili, ma NON morbidi !!

struffoli napoletani tutti i segreti
Struffoli napoletani

Versate gli struffoli in un piatto da portata, con al centro un bicchiere, date la forma di ciambella(se volete potete aiutarvi con un’arancia divisa in due, perchè altrimenti vi scottate) e cospargete di confettini colorati (a Napoli si chiamano “diavolilli) e ciliegie candite.

Gli struffoli durano anche una settimana, ma in genere finiscono mooolto prima 😉 )

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Se volete preparare questi magnifici struffoli in grandi quantità, per velocizzare la preparazione vi consiglio (invece di formare i filoncini di pasta) di stendere la pasta in sfoglie sottili con la sfogliatrice elettrica per la pasta. Io possiedo questa Marcato Atlasmotor è la migliore e mi trovo benissimo, perchè è dotata di motore e tre formati di pasta diversi (ve la ritrovate anche a Carnevale per le chiacchiere) e la trovate su Amazon ad un prezzo speciale, cliccando QUI. #adv

Per friggere velocemente gli struffoli senza che l’olio fuoriesca dalla pentola, utilizzo questa pratica friggitrice di 3 l di capienza, le pareti fredde evitano che i residui di cibo brucino sul fondo, è dotata di filtro olio di sicurezza che evita schizzi eccessivi, bollore e fuoriuscite, particolarmente utile per friggere anche cibo congelato, facile da smontare per la pulizia in lavastoviglie, la trovate su Amazon ad un prezzo speciale. #adv

FAQ (Domande e Risposte)

Perché il vero struffolo dev’essere piccolo?

Perché così aumenta la superficie di pasta che entra in contatto  col miele, e il sapore ne guadagna.

Qual è l’origine e la storia degli Struffoli ?

Sembra che nel Golfo di Napoli ce li abbiano portati i Greci, già ai tempi della Magna Grecia. Peraltro, nella cucina greca attuale, esiste ancora una preparazione simile, i loukoumades.

Cosa sono gli Struffoli ?

Palline piccole di pasta, di non più di 1 cm di diametro, fritte nell’olio (o nello strutto) e poi avvolte in miele caldo e disposte in un piatto da portata dando loro forma di ciambella o di beneaugurante cornucopia, decorati con frutta candita e confettini colorati.

Come evitare la schiuma degli Struffoli in frittura ?

Togliendo la farina in eccesso con un passino, aggiungendo un cucchiaio di accaio (o un tappo di sughero) e cambiando spesso l’olio di frittura.

Perchè si chiamano Struffoli ?

ll Dizionario etimologico napoletano, accosta lo “struffolo” ad una “piccola matassa di paglia o stoppa”: il termine utilizzato comunemente in cucina sarebbe derivato, per somiglianza, dallo “struffo”, il batuffolo utilizzato per pulire e lucidare il marmo. A sua volta questa parola sarebbe stata introdotta in Italia, entrando successivamente a far parte del vocabolario vernacolare, dai longobardi, che usavano definire “struff” qualcosa che veniva “asportata da un pezzo più grande”.
Ma l’ipotesi più accreditata è quella che fa risalire l’etimologia dello “struffolo” al greco “strongoulos”, che vuol dire appunto “rotondo” .

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