Strudel di mele infallibile. Ricetta di Ortisei

Strudel di mele infallibile

Conservo gelosamente questa ricetta di mia nonna, che le diede a suo tempo un’amica nata ad Ortisei, trapiantata a Napoli. E’un dolce meraviglioso, profumato e goloso, il mio comfort food durante i mesi autunnali/invernali, qui ve lo spiego passo dopo passo, quindi lo può preparare chiunque, anche chi è alle prime armi in cucina, la ricetta del resto è super collaudata da generazioni, quindi infallibile ed a prova di flop.

Lo strudel è un dolce di origini antiche tipico del Trentino Alto Adige, di pasta sottilissima (deve essere trasparente) arrotolata, ripieno di mele, uvetta e burro fuso profumato di cannella. L’aspetto del dolce non rende giustizia alla sua sublime bontà, il grande Artusi a tal proposito scriveva: ““Non vi sgomentate se questo dolce vi pare un intruglio nella sua composizione e se dopo cotto vi sembrerà qualche cosa di brutto, come un’enorme sanguisuga, o un informe serpentaccio, perché poi al gusto vi piacerà”.

Il termine tedesco “strudel” è traducibile con “vortice”, ricordando la forma arrotolata del dolce, secondo la tradizione, la giusta consistenza della sfoglia sarebbe quella che consente di leggervi in trasparenza una lettera d’amore infilata al suo interno.

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  • DifficoltàFacile
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura50 Minuti
  • Porzioni8 persone
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàAutunno, Inverno

Ingredienti per lo Strudel di mele infallibile

Per la pasta matta

260 g farina 00
50 g burro (di qualità)
1 uovo (intero)
100 ml latte intero
3 g sale fino
15 g zucchero semolato (facoltativo)
2 g estratto di vaniglia (facoltativo)

Per il Ripieno delo Strudel

1.200 g mele Renette (o golden gialle, 700 g pulite)
1 bustina cannella in polvere
160 g burro (di qualità)
85 g uvetta di Corinto (o sultanina)
150 g zucchero a velo (o semolato)
1 scorza di limone (grattata)
40 ml rum (o grappa, facoltativo serve per insaporire uvetta)
50 g noci (tritate, facoltativo)
q.b. zucchero a velo vanigliato (per guarnire la superficie)
250 ml panna fresca da montare (per accompagnare lo strudel, facoltativo)

Passaggi per lo Strudel di mele infallibile

Prima di tutto mettete ad ammollare l’uvetta per 10 minuti in acqua bollente, poi scolate l’acqua, prendete una ciotolina, versate l’uvetta ed aggiungete il rum ed un cucchiaio piccolo di zucchero semolato, fate insaporire 30 minuti.

Intanto lavate e sbucciate anche le mele, eliminate il torsolo (alla fine dovranno pesare 700 g circa) quindi tagliatele a fettine sottili, trasferitele in una ciotola, aggiungete l’uvetta con il suo rum, la scorza di un limone grattugiata, la bustina di cannella, 150 di zucchero (volendo, potete aggiungere anche noci tritate) e amalgamate il tutto, coprite con la pellicola e lasciate insaporire per 30 minuti a temperatura ambiente.

Dedicatevi ora all’impasto per lo strudel:

Prendete un pentolino e fate sciogliere a bagnomaria i 40 g di burro nel latte.
Quindi mettete nella ciotola della planetaria: la farina, un pizzico di sale, il composto di latte e burro intiepidito, un uovo intero, i 15 g di zucchero semolato e la vanillina (facoltativo) mescolate il tutto con la frusta a foglia per almeno 15 minuti, dovrà risultare un composto liscio e omogeneo che non si attacca alle mani ed alle pareti della ciotola. Volendo, potete lavorare l’impasto a mano energicamente per almeno 20 minuti.

Riscaldate una pentola, spolverate il piano di lavoro di farina, riponete la pasta sul piano di lavoro e copritela con la pentola calda, fate riposare la pasta per 30 minuti, in modo che acquisti elasticità. L’impasto tiepido risulterà più malleabile.

Mettete intanto i 160 g di burro a fondere a bagnomaria. Trascorsa la mezz’ora di riposo della pasta, prendete un canovaccio pulito, infarinatelo e stendete la pasta a rettangolo con il mattarello, poi tiratela con il dorso delle mani infarinate fino a renderla sottilissima, dovrà essere talmente trasparente che si dovrà intravedere il canovaccio, come in foto (v.freccia rossa in foto).

Spennellate la superficie dello strudel con 20 g di burro fuso (presi dai 160 g), distribuite in modo uniforme tutto il ripieno di mele e uvetta anche con il loro liquido di macerazione. Infine versate 100 g di burro fuso (conservate i restanti 40 g di burro per spennnellare la superficie del rotolo)

Ripiegate i bordi laterali verso l’interno in modo da coprire di qualche centimetro le mele, così facendo non si correrà il rischio di far uscire il ripieno dello strudel. Quindi arrotolate la pasta su sè stessa dal basso verso l’alto, aiutandovi con il canovaccio.

A questo punto, sempre con l’aiuto del canovaccio, trasferite lo strudel su di una teglia (o leccarda) ricoperta di carta forno e poi imburrata molto bene ed al termine cercate di tenere la parte della chiusura sotto. Infine spennellate bene tutta la superficie dello strudel con i restanti 40 g di burro fuso.

Trasferite la teglia in forno pre-riscaldato statico a 180°C per 50 minuti. Man mano che lo strudel cuoce, aprite ogni tanto il forno e con un cucchiaio raccogliete il liquido che fuoriesce dal dolce e spennellate la superficie, a fine cottura si formerà una deliziosa crosticina semi caramellata (facoltativo).

Sfornate lo strudel e lasciatelo raffreddare per un minimo di almeno un paio di ore, prima di servire cosparso di zucchero a velo, in modo da far compattare bene il dolce e poterlo tagliare a fette più facilmente.

Volendo, potete accompagnare lo strudel di mele con panna fresca semi-montata con un cucchiaio di zucchero.

Questa è la fetta (purtroppo la foto è venuta sfocata) ….una vera delizia per il palato.

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FAQ (Domande e Risposte)

Origini e storia dello Strudel ?

La storia dello strudel parte dalle regioni asiatiche, dove dolci caratterizzati dall’utilizzo di pasta sfoglia con ripieno risale addirittura dai lontani tempi della Mesopotamia. È stato ritrovato infatti un manoscritto assiro dell’VIII secolo a.C. in cui si parla di un dessert che era stato preparato per la corte assira e che si presentava come una serie di strati sottili di pasta sfoglia farciti con delle noci e del miele. Da quel momento, molto probabilmente, l’uso di questo tipo di pasta leggermente croccante si espanse fino alla Turchia, alla Grecia e in tutto il Mediterraneo. Questi dolci presero il nome di Baclava e si diffusero velocemente grazie ai mercanti e alle flotte che si occupavano dei commerci tra Asia e Europa orientale, vendendo e acquistando spezie, tessuti e altri beni preziosi. I piccoli dolci in pasta sfoglia passarono dalla Turchia all’Ungheria in poco tempo, dove diventarono anche più grandi.
Nel 1699 l’Ungheria entrò a far parte dell’Impero austriaco e da lì, quindi, la diffusione verso Vienna fu molto rapida. In città i dolci vennero subito chiamati strudel, a causa della loro forma, visto che la parola significa rotolo o vortice. Furono proprio i pasticceri austriaci ad apportare gli ultimi significativi accorgimenti al dolce, che divenne così celebre in tutto il mondo. La ricetta viennese vede l’impiego di una sfoglia sottilissima e di ingredienti tipici della zona. Vengono infatti usate le mele, l’uvetta e i pinoli per la preparazione del ripieno del tipico Apfelsrudel; esistono poi differenti varianti in cui vengono aggiunte, ad esempio, le ciliegie, oppure il formaggio. (v.qui)


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