Cotognata ricetta della nonna

Cotognata ricetta della nonna: la ricetta della cotognata siciliana che ho imparato a fare da mia nonna, che fra l’altro era trentina Una “marmellata dura” di mele cotogne buonissima, simile ne gusto alla confettura di cotogne, ma diversa nella consistenza. . Mia nonna era del Trentino è vero, ma avendo sposato un siciliano, aveva imparato le nostre ricette della tradizione e le cotognata era uno dei dolci autunnali che preparava più spesso. Infatti avendo in giardino un albero di mele cotogne (o pere cotogne, non ricordo), questi frutti a novembre erano sempre disponibili e lei ci preparava la famosa gelatina di mele cotogne o appunto cotognata. Ma sapete cos’è la mela cotogna? Ricca di proprietà benefiche per la nostra salute, la mela o pera cotogna (il nome varia a seconda della forma dei frutti) è un frutto che aiuta il cuore l’ intestino tenendo sotto controllo il colesterolo e combattendo la stipsi. Conosciuta sin dall’antichità, oggi è un frutto quasi dimenticato, dal sapore acidulo e dalla consistenza dura, praticamente immangiabile crudo, ma sicuramente meraviglioso da cotto e utilizzato per confezionare piatti dolci e salati di tutti i tipi.Oggi insieme a voi voglio preparare la cotognata, la stessa ricetta profumata e infallibile che faceva mia nonna, un dolce tipico per eccellenza di molte zone d’Italia, facile da preparare, sfizioso e molto energetico, che insieme alle rame di Napoli, alle ossa di morto e alle nzudde rappresentano il vasto corredo dei dolci autunnali della tradizione siciliana legata alla “festa dei morti” o di “Tutti i Santi”.

Dolce povero e antico, la cotognata veniva formata negli appositi stampi di terracotta utilizzati anche per la mostarda di mosto o fichi d’India ed erano omaggiati a parenti, amici e soprattutto ai bambini da novembre fino a Natale.

Oggi la cotognata si trova in commercio raramente e solo in qualche pasticceria più rinomata la si può trova come piccolo dessert magari glassato al cioccolato, noi invece ci regaleremo la vera ricetta della cotognata siciliana e la formeremo nei tradizionali stampi che si usavano una volta.
Pronti a correre in cucina? Andiamo, la nostra ricetta ci aspetta, ma prima di correre ai fornelli vi ricordo che se volete restare aggiornati sulle nuove ricette potete seguire mia pagina Facebooke il mio profilo Instagram.
  • DifficoltàBassa
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di cottura3 Ore
  • Porzioni20 (1,600 kg circa)
  • CucinaItaliana

Ingredienti per fare la cotognata

  • 1.200 kgmele cotogne (o poco più)
  • 800 gZucchero
  • 1 cucchiainoCannella in polvere
  • 2Chiodi di garofano (macinati)
  • 1limone (succoso )

Strumenti

  • Pentola
  • Passaverdure
  • Fornello
  • Cucchiaio di legno

come si fa la cotognata

  1. Lavate per bene le mele cotogne ed eliminate la peluria.  Tagliatele in 4 ed eliminate semi e torsoli, la buccia non va toccata, contiene la pectina, necessaria a farle rassodare.

    Tagliate a tocchetti le mele, inseritele in una pentola e coprite d’acqua per metà e unite il succo di un limone (succoso). Lasciate cuocere fino a che l’acqua non sia evaporata e le mele non si siano disfatte.

  2. Passate le mele cotogne cotte al setaccio, ricavate la purea e pesatela.

    Aggiungete poco meno dell’equivalente in peso di zucchero, io ne ho messi 800g per 1 kg circa di purea, unite la cannella in polvere e due chiodi di garofano macinati, in polvere o pestati finemente.

    Lasciate cuocere a fuoco bassissimo per circa 2 ore e 30 minuti, verso la fine dovrete mescolare molto, ma molto spesso, per evitare che si attacchi.

  3. Quando la cotognata sarà pronta, noterete che risulterà un po’ più scura in superficie lo zucchero tenderà a cristallizzarsi, la consistenza del composto, da opaca diventerà quasi traslucida, mescolando tenderà a staccarsi dalla pentola e stenterà invece a staccarsi dal cucchiaio di legno.

    Unite ancora un cucchiaio di succo di un limone, lasciate andare qualche altro minuto e spegnete.

    A questo punto potrete riempire i vostri stampi, io utilizzo degli stampi in terracotta tradizionali,ma potrete usare anche dei piatti inumiditi o unti o anche  una teglia inumidita o unta anch’essa.

    Se la cottura della cotognata è andata a buon fine, vedrete che si rapprenderà in un paio d’ore,e potrete sformala non appena si sarà raffreddata.

    Se invece siete rimasti indietro di cottura, la cotognata impiegherà più tempo ad diventare soda, a volte anche giorni ed in questo caso c’è poco da fare, se non aspettare che asciughi.

    Una volta sformata, lasciate la cotognata all’aria aperta poggiata su una gratella, dovrà asciugare ancora, e più sarà asciutta più si formerà una patina biancastra sulla superficie, data zucchero cristallizzato.

    L’asciugatura è fondamentale se si vuole conservare il prodotto per i mesi invernali, non è indispensabile se si desidera consumarla subito.

    Conservate la cotognata asciutta in luogo fresco e e asciutto, si indurirà ulteriormente ma resterà comunque deliziosa.

     

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Pubblicato da ilcaldosaporedelsud

Salve, mi chiamo Fernanda, sono siciliana di Catania e sono nata nel 1980. Ho uno splendida brigata composta da mio marito e tre meravigliosi figli. Quando mi annoio o sono triste non perdo tempo, faccio le svolte alle maniche e poi di corsa in cucina a preparare qualcosa di buono e sfizioso. Nel mio blog troverete un ampia varietà di ricette, dalle più semplici alle più elaborate, dalle più golose a quelle più giornaliere per approntare un pasto in maniera semplice, pratica e gustosa, ma troverete anche ricette light per quando occorre rimettersi in forma... Insomma, un diario di cucina adatto ad ogni esigenza, che aspettate allora? Andiamo in cucina e prepariamo insieme qualcosa di buono!!

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