La pinsa romana

La pinsa romana

Ricetta tradizionale e con il Bimby.

Una squisitezza leggera e digeribile ormai spopola in tutte le pizzerie e pinserie. Si differisce dalla pizza per la composizione delle farine utilizzate: per la pinsa una miscela di farina di grano duro, di riso, di soia, mentre per la pizza solo farina di grano.

Per condirla lascio spazio alla vostra fantasia, prendendo spunto dalle mie pizze, Margherita, norma, etc

Questo impasto ha bisogno di una lunga lievitazione che va dalle 24 a lle 48 ore la metà delle quali in frigo.

L’impasto così fatto si presenta molto digeribile anche per l’alta idratazione e il poco lievito con la quale l’andremo a realizzare.

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La pinsa romana
La pinsa romana
  • DifficoltàMedia
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo2 Giorni 6 Ore
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaRegionale Italiana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

Facciamo la spesa per realizzare l’impasto della

La pinsa romana

700 g farina (per pinsa)
5 g lievito di birra fresco
500 g acqua (ghiacciata)
15 g sale fino
15 g olio extravergine d’oliva
q.b. farina di grano duro (semola per spolverare)

La pinsa romana

657,04 Kcal
calorie per porzione
Info Chiudi
  • Energia 657,04 (Kcal)
  • Carboidrati 138,78 (g) di cui Zuccheri 2,19 (g)
  • Proteine 19,01 (g)
  • Grassi 7,32 (g) di cui saturi 1,27 (g)di cui insaturi 2,58 (g)
  • Fibre 24,22 (g)
  • Sodio 1.464,09 (mg)

Valori indicativi per una porzione di 300 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.

* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov

Passaggi

Andiamo a cucinare

Impasto a mano

Se volete impastare con la planetaria potete seguire i passaggi della lavorazione in ciotola.

In una ciotola bella grande versate la farina per pinsa, poi il lievito di birra fresco sbriciolato, quindi, versate 450 g di acqua poco a poco e mescolate, fino a completo assorbimento

A questo punto trasferite l’impasto su una spianatoia, senza aggiungere altra farina, e iniziate ad impastate.

Inizialmente l’impasto sembrerà grezzo, non preoccupatevi è tutto ok.

Dovete strapazzare un bel pò la pasta e vedrete che poco a poco, otterrete un impasto più liscio e piuttosto compatto

Trasferite l’impasto in ciotola e realizzate una croce incisa con il coltello che ci servirà alla lievitazione e per far penetrare bene gli altri ingredienti

Ora versate il sale , l’olio e il resto dell’ acqua fredda, 50 g. poco a poco impastando.

Lavorate sempre a mano nella ciotola per alcuni minuti per far assorbire bene.

Se preferite potete continuare sulla spianatoia, dando delle pieghe di rinforzo.

allargate e ripiegate poi su se stesso l’impasto più volte

Ora coprite con un canovaccio e lasciate riposare per 20 minuti

Trascorso il tempo, infarinate la spianatoia rovesciate l’impasto sopra e date altre pieghe:
prendete man a mano il bordo dell’impasto e riportatelo verso il centro.

Poi sotto sopra e formate una palla, pirlando sulla base per sigillare bene la chiusura.

Oleate una ciotola e riponete l’impasto. Coprite con pellicola e lasciate a temperatura ambiente per 2 ore. Poi trasferite in frigorifero dalle 24 alle 48 ore.

Appena lo riprenderete sarà molto gonfio e pieno di bolle .

Con le mani umide mozzate le 4 pinse strozzando ogni pezzo come se fossero mozzarelle, e poggiatelo sulla semola, quindi formate una palla come fosse un panino formando delle pieghe e poi pirlando bene alla giuntura delle pieghe.

Poi mettete la parte pirlata alla sulla spianatoia e formate una palla roteando la mano su ogni pezzo di pasta. Formate le 4 palle di pinsa mettetele a lievitare con la pellicola sopra.

Ci vorranno circa 3-4 ore a temperatura ambiente per il raddoppio.

Nel frattempo preparate i condimenti che più vi piacciono.

Trascorsa l’ultima lievitazione, prendete la prima pinsa e allargatela sulla spianatoia con tanta semola intorno, con le punte delle dita partite dal centro per arrivare a 1 cm dal bordo dando una forma ovale

La pinsa romana

Io ho utilizzato il forno di casa, per cui ho trasferito le pinse su una teglia antiaderente e li stesso le ho condite, senza mettere però subito la mozzarella, ma aggiungendola negli ultimi 2 minuti

La pinsa romana

Ho messo il forno alla massima potenza a modalità pizza, che sarebbe acceso solo sotto.

Ho cotto la pinsa per 5 minuti poi l’ho tirata fuori e ho aggiunto la mozzarella, per poi passarla al grill alla massima potenza per altri 2 minuti.

La pinsa romana

Se voi volete utilizzare invece la pietra refrattaria, la dovete scaldare almeno 1 ora prima

La pinsa romana
La pinsa romana

Impastare con il Bimby

Ritagliate un foglio di carta forno della stessa diemensione della base del recipiente del Varoma, sistematelo al suo interno e ungetelo con un filo di olio extravergine di oliva.

Mettete nel boccale l’acqua e il lievito, mescolare: 1 min./vel. 1.

Bimby
Bimby

Aggiungere la farina, l’olio extravergine di oliva e il sale, impastare: 15 min./spiga.

Trasferite l’impasto sul piano di lavoro, compattatelo in un panetto e sistematelo nel recipiente del Varoma. Chiudete il Varoma con il coperchio e tenete da parte.

Versate nel boccale 1000 g di acqua e impostare Pulizia impasto, quindi svuotate il boccale. Mettete nel boccale 250 g di acqua, posizionare il Varoma e impostare Fermentazione /3 h/37°C. Togliete con attenzione il Varoma, e….

varoma

proseguite la ricetta dal punto 6.

Seguendo le giuste indicazioni riuscirete a fare la pinsa romana più buona del mondo

La pinsa romana
La pinsa romana

Note

La pinsa romana per venire bene deve per forza essere fatta con la sua miscela di farina adatta.

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