Storia di una bambina che ama cucinare.
Chi sono:
Ho 60 anni sono moglie madre e nonna, e a casa mia la prima cosa che dico al mattino dopo il buongiorno è : Cosa cucino oggi?
In questa mia esperienza da food blogger ho messo tanto della mia vita e anche la mia trasformazione, da obesa a normo peso mangiando con gusto.
Ho perso 44 kg, per cui scrivo anche ricette dietetiche e a basso indice glicemico low carb e ketogenico.
Chi mi segue:
Sono seguitissima sui social, Instagram, Twitter, Pinterest.
Ma è su Facebook che faccio il botto, con 3 pagine 6 gruppi di cui sono fondatrice e altri 15 che seguo insieme da amministratrice e/o moderatore.
Inoltre ho anche un gruppo waz up , dove le persone mi scrivono per chiedere ricette e consigli di cucina.
Il mio desiderio:
Vorrei tramandare alla generazioni di oggi l’arte di saper fare tanto con poco, infatti il mio motto è: “Fai quel che puoi con quello che hai, ovunque tu sia”
Le mie specialità:
Oltre le ricette dietetiche sono le ricette di pesce, la pasticceria e la cucina della Sicilia Nord Orientale, in special modo Messinese.
Come sono nata Food blogger:
Ho iniziato un pò per gioco, come tutte le casalinghe che pubblicano i loro piatti sui social, fino a quando sono stata notata da un’esperta del settore, e, da li sono finita su una rivista giapponese che tratta alimentazione di tutto il mondo, Ho vinto un contest, con la mia “Norma di pesce spada dello stretto”.
Poi sul quotidiano ” la Gazzetta del Sud” da li su un libro che tratta dei “100 messinesi che si sono distinti nel mondo” , per poi approdare per caso sulla piattaforma di Giallo zafferano, dove pubblico dal 2019.
Ho all’attivo circa 800 ricette, quasi 1 al giorno, e parecchie delle quali in versione tradizionale e Bimby Thermomix.
1/3 di questi piatti sono di pesce.
Sono concorrente della trasmissione Messintavola sulla cucina messinese, partecipando al Messina strett food e come giurata al “Naxos street food festival 2024”
Un pochino della mia vita:
Sono cresciuta in un laboratorio di pasticceria di Messina sotto le gonne di nonna Maria.
I miei giochi erano le canne dei cannoli, la macchina per il gelato con la pala, le ostie dei coni , e con i primi brik del latte a forma piramidale costruivo immaginari castelli Lego.
Mi divertivo a bucare i bignè con la punta di una penna Bic, e mi affascinava guardare i pasticceri che come architetti creavano con la sac-a-poche ghirigori sulle torte.
Zio Nicola con i pennelli che dipingeva la frutta Martorana, o che creava con il cioccolato casette per Natale e uova di Pasqua artistici.
Era un lavoro in effetti, ma io lo facevo per gioco, non mi pesava, nessuno si preoccupava se i miei vestitini di tulle erano pieni di macchie di pasta Gianduia o se i miei capelli biondi odoravano di anice dei biscotti.
Poi i nonni andarono in pensione e si trasferirono a Panarea, cosi un giorno verso i 9 anni mia madre non mi mandò in vacanza con loro perchè “dovevo” aiutare in casa come una donnina.
Io, di pulizie no ne volevo sapere, allora le dissi di voler cucinare.
Lei si mise a ridere prendendomi in giro e mi disse: Una bambina che ama cucinare… dove si è mai vista”? “Ma se non sei capace!”
Io le risposi seria e anche un pò offesa: “scrivimi le ricette che io cucinerò per tutti”.
I miei primi piatti furono La pasta al sugo e le cotolette di carne alla siciliana.
Da allora non ho più smesso.
Oggi sto qui a raccontarvi la Storia di una bambina che ama cucinare, si, parlo al presente perchè dentro di me è ancora viva quella bambina con il vestito di tulle sporco di pasta gianduia, e che profumava di anice .
Le mie maestre di cucina:
Proseguendo negli anni, ho assimilato la cucina di tutte le donne importanti della mia vita: le nonne e mia suocera.
Ho rubato i loro segreti in special modo da mia suocera, che conobbi all’età di 16 anni. Lei era una maestra nel trattare il pesce e le conserve.
Moglie di un pescatore, é a lei devo gran parte della mia maestria nel trattare il pescato, sia che sia povero, che pregiato.
Ho appreso l’arte di arrangiarsi con poco e realizzare un “piatto da Re” come mio marito mi dice ogni giorno da 42 anni.