Ciambelline all’anice

Le ciambelline all’anice propriamente chiamate “Tisichelle” hanno origine nei primi del ‘900, quando lo zucchero dopo la nascita degli zuccherifici divenne un bene accessibile a tutti. Il primo zuccherificio italiano nasce proprio nel Lazio, a Rieti, nel 1887. E’ un “dolce” che accompagnava gli spostamenti nel corso delle fiere, grazie ai lunghi periodi di conservazione consentiti dalla sua preparazione. Le ciambelline all’anice preparate con la nocciola gentile romana, è uno dei prodotti tipici più diffusi e rappresentativi della Tuscia viterbese, che basa gran parte della sua attività agricola proprio sulla coltivazione delle nocciole, più comunemente chiamate “nocchie”. La ricetta varia spostandosi da comune a comune in tutta la provincia viterbese, ma gli ingredienti principali restano sempre gli stessi, vino bianco, olio e nocciole, tutti prodotti tipici del territorio. La ricetta che vi propongo è quella della mia famiglia.


ciambelline all'anice

 


INGREDIENTI: Ciambelline all’anice

  • 1 tazza di olio extravergine di oliva
  • 1 tazza di vino bianco secco o prosecco
  • 1 tazza di zucchero
  • 1 tazza di nocciole tritate
  • 1 cucchiaio di anice
  • farina q.b.
  • zucchero

PROCEDIMENTO:

  1. Mescolare tutti gli ingredienti e aggiungere la farina q.b. fino ad ottenere un impasto morbido che non si attacca alle mani.
  2. Tagliare in pezzi e fare delle strisce tipo quelle per gli gnocchi.
  3. Tagliare della misura che si preferisce e formare una ciambella e passare nello zucchero.
  4. Disporre su una teglia con lo zucchero rivolto verso l’alto.
  5. Cottura 15 minuti a 190°C.
  6. Si conservano in un barattolo ermetico o in busta chiusa per 1 mese circa.
  7. In alternativa si possono congelare.

 

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