Criscito o pasta di riporto

Criscito o pasta di riporto il lievito di birra di una volta….
In questo strano periodo che stiamo vivendo a causa dell’isolamento dovuto al coronavirus, molti di noi si stanno dedicando alla cucina e per lo più è tornata la voglia d’impastare. Fare pane, pizze e focacce in casa è diventata una moda e soprattutto un’esigenza, purtroppo però, nei supermercati comincia a non trovarsi più il lievito di birra e chi in casa se ne trova un po’, teme di finirlo.
Già sul blog ho scritto la ricetta per creare il lievito madre, ma oggi voglio spiegarvi un trucco per rendere il vostro ultimo pezzetto di lievito di birra “infinito”, parlandovi della pasta di riporto: una tecnica antica che usavano le nostre nonne quando non avevano il lievito di birra sempre a portata di mano.
Una volta, si era sempre soliti lasciare da parte un pezzo dell’impasto del pane o della pizza e conservarlo al fresco coperto da farina (poi con l’invenzione del frigo si è potuto conservarlo in frigo), questo pezzo detto “pasta di riporto” era appunto l’impasto riportato dal giorno prima, ma una volta non esisteva il lievito di birra e si utilizzava la pasta madre, quindi la pasta di riporto era un impasto con lievito madre già salato preso da un massa più grande lavorata per fare il pane, oggi invece per pasta di riporto, si intende un impasto che può essere già salato, preso da un impasto più grande, ma fatto con lievito di birra.
Come sicuramente già sapete, i lieviti sono elementi vivi che hanno bisogno di nutrirsi, così è anche il nostro lievito di birra, che nutrendosi degli zuccheri presenti nella farina cresce e si moltiplica e trasformando tutto il nostro impasto in una grande colonia di “lieviti” che produce anidride carbonica ( che intrappolata nella maglia glutina fa crescere la pasta) . Ciò vuole dire che, se con 10 g di lievito facciamo lievitare 1kg di farina, quello stesso kg di farina lievitata, può farne lievitare altri dieci e così via all’infinito.
Detto questo vi viene facile capire, che se avete 1g di lievito di birra e lo impastate con 100g di farina e 60g d’acqua, alla fine a lievitazione avvenuta avrete ben 161g di lievito di birra, ma sotto forma di pane impasta.
Come sarebbe giusto, dovremmo quindi cuocere il nostro impasto lievitato e farne ciò che desideriamo, ma se invece di cuocerlo tutto, ne mettessimo un pezzo da parte, quel pezzo potrebbe essere il nostro lievito di birra per far lievitare altre pasta, il tutto, come se fosse lievito madre, ma con tempi di lievitazione molto più veloci.
Ma come si fa la pasta di riporto? Per fare la pasta di riporto o il criscito servono o un po’ di lievito di birra o un pezzetto di pasta lievitata riportata da atro impasto (già salato) lavorato con lievito di birra: ecco che questi saranno i nostri starter, che dovremo rinnovare di volta in volta.
Sotto cercherò di darvi delle indicazioni più precise, ma sappiate che non ci sono numeri precisi, potrete andare sempre ad occhio, ma l’importante è avere sempre un pezzo di pasta di riporto o criscito da poter rinnovare.


Crescito o pasta di riporto il lievito di birra di una volta
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 1g Lievito di birra secco o fresco
  • 100 gFarina
  • 60 gAcqua

Preparazione

  1. Impastate insieme gli ingredienti fino ad ottenere una pasta soda, lasciatela lievitare fino al raddoppio.

    Mettetene da parte 60g, i 100g rimasti potrete utilizzarli come se fossero lievito di birra secco o in panetto per far lievitare 1kg di farina.

    1kg di farina, lavorata con 600g d’acqua e 100g di crescito, tenuto al caldo in forno con luce accesa, impiegherà circa 2 ore e 30 minuti a lievitare.

    I 60g di crescito messi da parte andranno tenuti in frigo e rinfrescati almeno una volta a settimana e (sempre) prima di essere utilizzati.

    Questo vuole dire che: una volta a settimana impasterete 60g di crescito con 100g di farina e 60g d’acqua, otterrete un bel panetto che lievitato potrete utilizzare per in vostri impasti (lasciandone sempre un pezzo da parte) o che potrete conservare in frigo.

    Il crescito va nutrito, quindi sia che lo utilizziate per fare qualcosa, sia che non lo utilizziate, almeno una volta a settimana va curato.

    Gli esuberi, che altro non sono che crescito pure questi potrete utilizzarli o buttarli.

    Nel caso non abbiate lievito di birra, ma qualcuno dei vostri conoscenti ne abbia un po’, alla prima occasione fatevi dare un pezzetto di pasta lievitata, potrete rinfrescarla e utilizzarla come lievito.

    Evitate per quanto possibile di mischiare sale o olio al criscito o alla pasta di riporto, al lungo andare lo rovinerebbero, mettendo da parte l’impasto dopo il rinfresco.

  2. Crescito o pasta di riporto il lievito di birra di una volta

    Se comunque avete dubbi, contattatemi in pagina o su facebook, vi seguirò darò delucidazioni molto volentieri!!

    Grazie del tempo che mi avete dedicato, spero che il tutorial vi sia piaciuto e vi invito a visitare la mia pagina facebook , dove troverete molte idee stuzzicanti e se lascerete il vostro like resterete aggiornati su tante nuove e golose preparazioni!

    Seguitemi anche:

    su pinterest ,

    su instagram

    e su twitter,  

    troverete anche li le mie ricette!

    Inoltre se volete ricevere un messaggio su Facebook con gli aggiornamenti su ogni nuova ricetta, clicca QUI e seleziona il tasto ISCRIVITI.

    Da qui, potrai tornare alla HOME e scoprire le nuove ricette!

    Guarda pure:

    Come si fa il lievito madre.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da ilcaldosaporedelsud

Salve, mi chiamo Fernanda, sono siciliana di Catania e sono nata nel 1980. Ho uno splendida brigata composta da mio marito e tre meravigliosi figli. Quando mi annoio o sono triste non perdo tempo, faccio le svolte alle maniche e poi di corsa in cucina a preparare qualcosa di buono e sfizioso. Nel mio blog troverete un ampia varietà di ricette, dalle più semplici alle più elaborate, dalle più golose a quelle più giornaliere per approntare un pasto in maniera semplice, pratica e gustosa, ma troverete anche ricette light per quando occorre rimettersi in forma... Insomma, un diario di cucina adatto ad ogni esigenza, che aspettate allora? Andiamo in cucina e prepariamo insieme qualcosa di buono!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.