Oggi parliamo di patate indice glicemico e accorgimenti utili per la preparazione al fine di ridurne l’impatto glicemico in caso di iperglicemia, prediabete e diabete di tipo 2.
FAQ – Domande frequenti su patate e diabete
Tra le domande più frequenti in tema di diabete e patate:
– Chi ha il diabete può mangiare le patate?
– Come cucinare le patate per diabetici?
– Come deamidare le patate?
Sono tutte domande che dovresti porre al tuo diabetologo!
Detto questo, ti lascio i miei appunti personali sull’argomento.
Attingendo ai contributi divulgativi del Professore Enzo Bonora, annoto alcune considerazioni.
Importante in ogni caso, in presenza di diabete, è fondamentale costruirsi un’esperienza sull’impatto di questo e tutti gli altri alimenti sulla glicemia. Significa misurare prima e due ore dopo averlo mangiato. Possibilmente più di una volta per avere informazione più affidabile. Se l’incremento glicemico è contenuto [inferiore a 50 mg] si può mettere un “bollino verde” su quel tipo di alimento. Altrimenti meglio lasciar perdere.
Puoi seguire il Professore Enzo Bonora sui suoi canali social Facebook Enzo Bonora contro il Diabete e Youtube Enzo Bonora – Divulgazione in tema di Diabete.
Le patate
Le patate contengono una quantità significativa di amido: pur essendo dei vegetali, dal punto di vista nutrizionale sono più simili ai cereali.
Se presenti nel proprio schema alimentare possono essere consumate in sostituzione a pane, pasta e riso.
Inizia il pasto con una porzione abbondante di verdura cruda o cotta e abbina le patate a fibre, proteine e grassi buoni per rallentare l’assorbimento dei carboidrati.
Consigli
- scegli patate novelle che tendono ad avere meno amido, le patate vecchie sono solitamente più farinose e ricche di amido;
- deamida le patate prima della cottura;
- se possibile consuma le patate con la buccia, ricca di fibre;
- meglio mangiarle fredde: durante il raffreddamento parte dell’amido diventa resistente, meno solubile quindi meno digeribile, con impatto glicemico inferiore.

Consigli per la preparazione delle patate
DEAMIDA LE PATATE
Per chi segue una dieta a basso indice glicemico e per chi è diabetico è utile deamidare le patate.
Deamidazione, deamidare = privare di una parte di amido.
– sbuccia le patate;
la buccia è ricca di fibre quindi laddove possibile salta questo passaggio.
– tagliale nella forma che preferisci: a metà se piccole, fette, listarelle, tocchetti;
– immergi le patate in una ciotola con acqua fredda e riponile in frigo per 12 ore;
– sciacquale accuratamente sotto l’acqua corrente prima di cucinarle.
Fonte: annachiararagone.it.
Le ricette con le patate presenti nel blog prevedono e descrivono il procedimento della deamidazione.
Indice glicemico patate
Chiacchierando di indice glicemico abbiamo visto come al fine di prevenire o tardare l’insorgenza del diabete attraverso un’alimentazione corretta sia bene preferire alimenti a basso indice glicemico.
Le patate hanno un indice glicemico elevato e che assume valori differenti secondo il tipo di cottura:
– patate al forno IG 95;
– patate ridotte in purè IG 80;
– patate bollite senza buccia IG 70;
– patate bollite con la buccia IG 65;
– patate fritte IG più basso ma sono ricche di grassi quindi da limitare.
CHO per porzione di patate
Nel dietometro Accu-Check trovi indicato il conteggio dei CHO per porzione:
- porzione da 150 g di patate lessate peso crudo
peso cotto 130 g
CHO 26,8 g; - porzione da 200 g di patate lessate peso crudo
peso cotto 175 g
CHO 35,8 g; - porzione da 250 g di patate lessate peso crudo
peso cotto 220 g
CHO 44,7 g.
Patate precotte
Un’alternativa valida e veloce sembrano essere le patate novelle precotte sottovuoto in vendita al banco frigo del supermercato, da lavare e lessare o cuocere al forno – sempre da testare.
Se desideri approfondire anche l’argomento diabete e riso leggi l’articolo cliccando sul seguente link: riso e diabete.
Conclusioni
Patate e riso possono rientrare nell’alimentazione di una persona che soffre di iperglicemia, prediabete o diabete nelle grammature e con la frequenza indicate nello schema alimentare dal professionista che la segue.
Gli abbinamenti incidono sulla risposta glicemica che rimane sempre e comunque personale e ci sono casi in cui il professionista ritiene opportuno non inserirli nella dieta.
Tieni in considerazione le patate dolci, patate americane o batate che hanno un IG più basso.
Le patate dolci contengono più carboidrati ma poco amido per cui non è necessario deamidarle.
Note
Iperglicemia, prediabete e diabete.
Qui trovi ricette dedicate... che fanno felice tutta la famiglia!
I contenuti del blog sono costantemente aggiornati: non ho mai smesso di imparare e integrare.
Abitudini che possono aiutare a gestire la glicemia:
• inizia il pasto con un’abbondante porzione di verdura cruda o cotta;
• inverti l’ordine delle portate: consuma prima il contorno e il secondo poi il primo piatto;
Secondo uno studio della Società Italiana di Diabetologia – SID, 2016, invertire l’ordine delle portate principali può contribuire a ridurre la glicemia post-prandiale.
Tuttavia, questa pratica non è più presente nelle linee guida aggiornate della stessa SID.
Ricorda:
• un pasto bilanciato deve contenere tutti i nutrienti: carboidrati, proteine, grassi & fibre.
Importante:
• le ricette – in generale – vanno adeguate e preparate nel rispetto delle proporzioni e delle combinazioni alimentari indicate nel proprio schema alimentare.
***
NON COPIARE E INCOLLARE MATERIALE DAL BLOG in generale e in particolare SUI PROFILI E SUI GRUPPI SOCIAL [foto, ingredienti, procedimento – NEANCHE SOTTO FORMA DI RIASSUNTO]: è corretto condividere le proprie foto delle ricette eseguite indicando la fonte cioè linkando il blog dove è possibile leggere la ricetta per intero.
PER MOTIVI DI COPYRIGHT E ANCHE PER IL TANTO LAVORO CHE C’È DIETRO.
Grazie!
Chi sono in breve
Mi chiamo Francesca.
Racconto la nostra esperienza dalla diagnosi di prediabete, in cucina e a tavola: condivido le mie ricette, i miei appunti, gli strumenti acquisiti eccetera.
La laurea in Scienze Agrarie mi ha fornito un’ottima conoscenza della chimica degli alimenti e degli alimenti.
Obiettivo: imparare, tutt* dalla stessa parte del campo.
Sul blog, sui social e sui canali collegati troverai un ambiente familiare con info scientifiche ma semplici.
Ti aspetto sulla Pagina Facebook collegata al Blog → A zucchero zero – Pagina Facebook e sul gruppo Le ricettedi ‘a zucchero zero’ sulla tua tavola.
Segui foto e stories sul Profilo Instagram → A zucchero zero – Profilo Instagram.

Brava Francesca… Permettimi un piccolo consiglio… Fermo restando che è tutto ineccepibile… Perché si consiglia tutto in negativo e non, invece, in positivo? Cioè quali cibi ” preferire”. E non solo “quelli da evitare”. È un approccio più accettabile.. Non ti pare?
Ciao 🙂 grazie, sopratutto per l’appunto.
Ti confesso che pensavo di avere un approccio già di per se propositivo in quanto il mio mood è: proporre un’alternativa alla rinuncia”.
Mi hai fatti riflettere.
Cercherò di farlo meglio 🙂 grazie!
Grazie per le informazioni. Vorrei sapere se posso tagliare a pezzi e lasciare in acqua fredda le patate (per deamidarle) lasciando la buccia. Grazie!
Ciao 🙂 grazie a te!
Si; quando compro patate bio o di provenienza certa e la buccia si presenta liscia e pulita la mangiamo pure, apporta fibra.
Ciao,
Sono arrivato alla deamidificazione da me facendo 2 + 2 dopo aver sentito una ricetta su youtube. Mi piacerebbe sapere quanto si abbassa il potere calorico delle patate.
Ciao Marco, mi dispiace non riuscire a darti una risposta precisa.