Oggi parliamo di patate indice glicemico e accorgimenti utili ad abbassarlo.
Domande frequenti
Tra le domande più frequenti in tema di diabete e patate:
• Chi ha il diabete può mangiare le patate?
• Come cucinare le patate per diabetici?
• Come deamidare le patate?
Le patate
Le patate sono caratterizzate da una notevole quantità di amido: pur essendo dei vegetali, dal punto di vista nutrizionale sono più simili ai cereali.
Possono essere consumate se presenti nel proprio schema alimentare – senza eccedere in frequenza e in quantità – in sostituzione a pane, pasta e riso e in abbinamento ad una fonte proteica dopo un’abbondante porzione di verdura.
A parità di calorie, le patate danno maggiore sazietà rispetto a pane e pasta [“personalmente di questo non sono così convinta”].
Chiacchierando di indice glicemico abbiamo visto come al fine di prevenire o tardare l’insorgenza del diabete attraverso un’alimentazione corretta sia bene preferire alimenti a basso indice glicemico.
Patate e indice glicemico
Le patate hanno un indice glicemico elevato e che assume valori differenti secondo il tipo di cottura:
• patate al forno → IG 95;
• patate ridotte in purè → IG 80;
• patate bollite senza buccia → IG 70;
• patate bollite con la buccia → IG 65;
• patate fritte → IG più basso ma sono ricche di grassi quindi limitarne il consumo.
Consigli per abbassare l’indice glicemico delle patate
• scegliere patate novelle e non vecchie: quest’ultime sono solitamente più farinose e ricche di amido;
• deamidarle;
• consumarle con la buccia ricca di fibre;
• consumarle fredde: l’amido che le compone, durante il raffreddamento, diventa meno solubile quindi meno disponibile abbassandone ulteriormente l’indice glicemico con un conseguente minor impatto sui livelli di glicemia.
Esiste un metodo in grado di ridurre il livello dell’amido delle patate: la deamidazione [deamidare = privare di una parte di amido].
Come deamidare le patate?
PER CHI SEGUE UNA DIETA A BASSO INDICE GLICEMICO E PER CHI È DIABETICO È UTILE DEAMIDARE LE PATATE:
• sbuccia le patate;
• tagliale a pezzi;
• lasciale in ammollo in una ciotola, in acqua fredda e in frigo per 12 ore;
• sciacquale accuratamente sotto l’acqua corrente prima dell’utilizzo.
Fonte: annachiararagone.it.
Le ricette con le patate presenti nel blog descrivono e prevedono il procedimento della deamidazione.
La deamidazione può variare i tempi di cottura delle patate.
Patate precotte
Un’alternativa valida e veloce sembrano essere le patate novelle precotte sottovuoto in vendita al banco frigo del supermercato, da lavare e lessare o cuocere al forno [sempre da testare su se stessi].
CHO per porzione di patate lessate
Nel dietometro Accu-Check trovi indicato il conteggio dei CHO per porzione:
• porzione da 150 g di patate lessate peso crudo [cotto 130 g] → CHO 26,8 g;
• porzione da 200 g di patate lessate peso crudo [cotto 175 g] → CHO 35,8 g;
• porzione da 250 g di patate lessate peso crudo [cotto 220 g] → CHO 44,7 g.
Come suggerisce in generale il Professore Enzo Bonora
Importante in ogni caso, in presenza di diabete, è fondamentale costruirsi un’esperienza sull’impatto di questo e tutti gli altri alimenti sulla glicemia. Significa misurare prima e due ore dopo averlo mangiato. Possibilmente più di una volta per avere informazione più affidabile. Se l’incremento glicemico è contenuto [inferiore a 50 mg] si può mettere un “bollino verde” su quel tipo di alimento. Altrimenti meglio lasciar perdere.
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Note
Iperglicemia, prediabete e diabete.
Qui trovi ricette dedicate.
Ricorda:
• inizia il pasto con un’abbondante porzione di verdura [cruda o cotta];
• un pasto bilanciato deve contenere tutti i nutrienti: carboidrati, proteine, grassi & fibre;
• preparalo sempre nel rispetto delle proporzioni e delle combinazioni alimentari indicate nel tuo schema alimentare.
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Grazie.
Brava Francesca… Permettimi un piccolo consiglio… Fermo restando che è tutto ineccepibile… Perché si consiglia tutto in negativo e non, invece, in positivo? Cioè quali cibi ” preferire”. E non solo “quelli da evitare”. È un approccio più accettabile.. Non ti pare?
Ciao 🙂 grazie, sopratutto per l’appunto.
Ti confesso che pensavo di avere un approccio già di per se propositivo in quanto il mio mood è: proporre un’alternativa alla rinuncia”.
Mi hai fatti riflettere.
Cercherò di farlo meglio 🙂 grazie!
Grazie per le informazioni. Vorrei sapere se posso tagliare a pezzi e lasciare in acqua fredda le patate (per deamidarle) lasciando la buccia. Grazie!
Ciao 🙂 grazie a te!
Si; quando compro patate bio o di provenienza certa e la buccia si presenta liscia e pulita la mangiamo pure, apporta fibra.
Ciao,
Sono arrivato alla deamidificazione da me facendo 2 + 2 dopo aver sentito una ricetta su youtube. Mi piacerebbe sapere quanto si abbassa il potere calorico delle patate.
Ciao Marco, mi dispiace non riuscire a darti una risposta precisa.