Le pittule salentine, sono delle deliziose palline di pasta lievitata, tipiche della cucina pugliese. Uno dei piatti tipici della gastronomia pugliese sono Le Pittule. Le Pittule chiamate anche pittole, pettole, pettule fanno parte dell’antica tradizione culinaria pugliese, tramandata dalle nonne. Un vero e proprio piatto della tradizione legato soprattutto alle festività natalizie. L’origine di questo piatto va ricercata nella tradizione contadina dove, per l’appunto, trionfano gli ingredienti poveri, ma ricchi di gusto! Le Pittule sono sfiziose palline di pasta lievitata, fritte in abbondante olio caldo. La tradizione vuole che vengano servite rigorosamente calde per apprezzare il contrasto tra la morbida pasta e la crosticina dorata e croccante esterna.
Sono molto facili e veloci da realizzare: prevedono un impasto a base di farina, acqua e lievito di birra che, una volta lievitato, viene prelevato a cucchiaiate e poi fritto in olio di semi bollente fino a leggera doratura. Oggi ve le propongo in una versione classica, ma si possono fare in una miriade di varianti. Fragranti e irresistibili, possono essere servite come antipasto, per l’aperitivo, per un buffet di festa o come dolcetto goloso a conclusione del pasto. Soffici e fragranti, si preparano in casa in pochi e semplici passaggi…
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- DifficoltàMedia
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di riposo2 Ore
- Tempo di cottura10 Minuti
- Metodo di cotturaFrittura
- CucinaItaliana
- StagionalitàAutunno, Inverno e Primavera
Ingredienti:
Strumenti
PASSAGGI:
Per preparare le pittule salentine, per prima cosa in una ciotola sciogli il lievito di birra l’acqua tiepida. Successivamente in una altra ciotola versa la farina e incorpora man mano l’acqua con il lievito, mescolando gli ingredienti e ottenendo un impasto che deve essere lavorato a lungo con le mani, fino ad avere una massa elastica, morbida e bollosa e che soprattutto non si attacchi. A questo punto unite il sale e lavora ancora fino a quando non si scioglie del tutto. Ottenuta questa pasta, lasciala lievitare per circa 1/2 – 2 ore, fino a quando non raddoppia di volume (compariranno al suo interno delle bolle d’aria). Dopo la lievitazione, con le mani precedentemente intinte nell’ acqua, devi formare delle palline della grandezza di un pugno, strappando e allungando i pezzi di pasta. (semmai aiutati con un cucchiaio). Ogni pallina immergila nell’olio bollente, successivamente estraetele una volta diventate ben dorate. Eliminato l’olio in eccesso, ti consigliamo di servirle e consumarle calde. BUON APPETITO!!!
CONSERVAZIONE:
Potete conservare le pittule salentine in frigorifero, in un apposito contenitore ermetico, per massimo 2 giorni.
CONSIGLI:
Alla massa lievitata è possibile aggiungere ingredienti per insaporire le frittelle, preparando un impasto a parte con capperi, olive, pomodorini, ecc. oppure una delle varianti che preferisco, del cavolfiore precedentemente lesso, da aggiungere prima di formare le palline, ma il risultato è ottimo anche utilizzando solo gli ingredienti base.
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